Marquez mette paura ai rivali: “E non sono neanche al massimo”

Dopo il secondo tempo dietro Marini, Marquez conferma i passi in avanti con la Honda ma soprattutto con la condizione fisica.

Solo 192 millesimi separano Marc Marquez dal leader della seconda giornata di test in Indonesia, sul nuovo tracciato di Mandalika che da quest’anno entrerà nel calendario del Motomondiale. Un primo approccio per i piloti della classe regina abbastanza difficoltoso a causa delle condizioni decisamente non perfette del tracciato, alle prese con lavori in corso che rendono l’asfalto decisamente sporto e pericoloso, soprattutto fuori traiettoria. Una condizione questa senz’altro non facile per lo spagnolo che, visti i noti problemi al braccio destro e una diplopia ancora in agguato, non può minimamente distrarsi.

Marc Marquez (foto account ufficiale Facebook)
Marc Marquez (foto account ufficiale Facebook)

Ben 74 i giri messi a referto dal numero 93, che sta continuando l’apprendistato con la nuova Honda, decisamente diversa sia fuori che dentro rispetto al recente passato. Ma soprattutto sta mettendo in cascina chilometri importanti per ritrovare confidenza con la moto e il suo corpo.

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Marquez, primi segnali di “risveglio dal torpore”

La prima cosa che ho detto stamattina è che sto iniziando a sentire la moto“, ha detto il fuoriclasse della Honda. E in effetti il ritmo imposto in questa seconda giornata di prove lo dimostra. Sempre sull’1’32”-1’33”, un vero martello. Ed è proprio la costanza che Marquez sta cercando di trovare. Lo scorso anno infatti, a causa dei problemi alla spalla destra, ha sempre fatto fatica a forzare i ritmi a lungo. E questo periodo sta servendo proprio per testare la situazione e capire cosa potrà fare in questa annata.

“Nel corso della giornata siamo riusciti a fare un altro passo avanti. Ma è vero che ho prestato poca attenzione al ‘time attack’ e al tempo sul giro di oggi“, ha aggiunto. Quindi, vedendo la situazione, Marquez poteva fare ancora meglio. E non è un bel segnale per gli avversari. “Prima di tutto volevo trovare un buon ritmo di gara. Anche all’ultima uscita, quando inseguivamo i tempi, abbiamo comunque provato qualcosa che funzionasse. Sono contento perché stiamo tenendo il passo, anche se vorremmo vedere più progressi. Ci aspettiamo di riuscire in questo progetto. È importante che ora abbia un feeling con la nuova moto”.

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Da questo punto di vista quindi il lavoro sembra essere molto simile a quanto sta seguendo il team ufficiale Ducati, con Pecco Bagnaia soprattutto che sta prendendo queste prime sessioni di test non come semplici prove di forza ma come test di confidenza con la nuova moto.

Infine Marquez ha fatto riferimento alla sua condizione fisica: “Sono stato via per quasi tre mesi e mezzo. Dopo di che ho detto che devo mettere a punto la moto a mio piacimento ora a Mandalika, devo davvero abituarmici. Qui in Indonesia ho adattato la moto al mio stile di guida, l’ho portata dalla mia parte. Ieri ho sentito un sussulto, oggi ho adattato ancora di più la Honda al mio stile di guida. Domani continueremo con questo stile”. Insomma tutti avvisati, perché Marquez, quello vero, sta tornando.

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