Vi sono verità che vanno confessate e che solo un campionissimo del passato può dire senza essere attaccato. Marc Marquez ha gongolato alle dichiarazioni di Casey Stoner.
Casey Stoner conosce benissimo il mondo della MotoGP, nonostante abbia deciso di appendere il casco al chiodo nel 2012, lasciando la Honda RC213V nelle mani di un giovanissimo Marc Marquez. La sua decisione ha lasciato l’amaro in bocca a tutti quei fan che si aspettavano battaglie epiche con Jorge Lorenzo, Valentino Rossi, Dani Pedrosa e Andrea Dovizioso. I campioni dell’epoca attuale, Mir, Quartararo, Martin e Bagnaia, avrebbero fatto fatica a salire sul podio nel periodo d’oro della top class. Non a caso il Dovi e Pedrosa non sono mai riusciti a coronarsi campioni del mondo in MotoGP.
Marc Marquez è l’ultimo rimasto di una stirpe di campioni che non sono cresciuti con l’elettronica nella testa. Oltre 10 anni fa Stoner mise tutti in riga su una Ducati Desmosedici che non era nemmeno lontana parente del bolide attuale. Non c’era ancora di mezzo Audi e la Casa di Borgo Panigale, nella classe regina, riuscì in una impresa impensabile, mettendosi alle spalle Honda e Yamaha. Era un periodo in cui il pilota faceva ancora la differenza rispetto al mezzo.
L’australiano avrebbe potuto dire la sua per ancora per tantissimi anni se solo non avesse avuto i problemi che lo hanno portato al ritiro anticipato. Insieme a Valentino Rossi, è stato l’unico a riuscire a vincere in MotoGP con due moto diverse. Marc Marquez potrebbe entrare in questa ristrettissima cerchia nel 2025, conquistando il suo nono riconoscimento iridato con Ducati.
Le parole di Stoner sui competitor di Marc Marquez
“Questo campionato è chiaramente un dominio di Ducati e di Marc. Non so se qualcuno avrebbe potuto prevedere quello che sarebbe successo, all’inizio della stagione tutti sapevano che Marc sarebbe stato veloce ma non pensavo che sarebbe stato così forte – ha affermato Stoner a TNT Sports – Lo avevamo già visto sulla Ducati l’anno scorso, stava migliorando e stava ancora prendendo confidenza con la spalla, ma non avevo previsto il dominio che ha avuto finora quest’anno. Alla gente piace mettergli contro Bagnaia perché sono nella stessa squadra, ma in realtà Marc sta facendo la stessa cosa con tutti gli altri in pista. È stata davvero una stagione fenomenale”.
“Penso che sia molto rilassato. Non sta neanche guidando al massimo, e in realtà credo che questo sia parte del segreto. La vecchia guardia sa ancora cosa significa trovare aderenza, sa ancora cosa significa guidare senza l’ausilio dell’elettronica. La generazione attuale invece no, sa solo che gli ingegneri si occupano della messa a punto e che c’è l’abbassatore. Non c’è nulla di manuale. Marc ha ancora un’idea di quale dovrebbe essere il livello di aderenza, quindi guida in anticipo, prevede cosa succederà ed è in grado di affidarsi all’elettronica e trovare un ritmo che nessun altro riesce a raggiungere”, ha concluso il bicampione australiano.