Sul mercato vi sono auto che non sono mai riuscite a creare appeal. Un modello di Peugeot, nato per diventare best seller, non ebbe successo.
Non tutte le ciambelle escono con il buco e Peugeot ne sa qualcosa. Apriamo insieme un cassetto dei ricordi e spolveriamo un’auto che è stata per la casa francese un vero fiasco. Spostiamo l’orologio indietro di vent’anni, siamo in Francia, la 1007 rappresenta l’esordio della Peugeot nel settore delle mini-monovolume, un settore largamente dominato dalle giapponesi e dalle coreane. La 1007 si basa sul prototipo Sesame, sul quale la casa francese si era esercitata fin dal 2002 con l’intento di fornire nuove idee per le auto da utilizzare in città.
Polaroid di un auto incompresa: Il design, curato da Pininfarina, aveva poco a che fare con la tradizione del Leone transalpino. Il corpo vettura era piuttosto squadrato con linee tese che andavano in controtendenza rispetto alla 206 e alle 307 che stavano dominando la scena e arricchendo le casse del brand parigino. Caratterizzata da linee spigolose e da un corpo vettura piuttosto squadrato, la 1007 propone come elemento distintivo la soluzione delle portiere anteriori scorrevoli. Tale soluzione, che in realtà si è già vista su altre monovolume, trova la sua particolarità sulla 1007 per il fatto di essere adottata sulle portiere anteriori (tra l’altro la 1007 non ha portiere posteriori) e per il fatto di essere ad apertura e chiusura elettrica, azionabili anche a distanza tramite due pulsanti sul telecomando.
Il modello 1007 della Peugeot
Un’altra caratteristica della 1007 è la possibilità di personalizzare gli interni attraverso vari kit denominati Cameleo, sostituendo i pezzi originari con quelli di colore diverso forniti nel kit. Le motorizzazioni disponibili sulla 1007 sono quattro, un 1.4 litri, due a benzina e due a gasolio, c’erano poi altre due versioni da 1.6 litri, sempre una a benzina e una a gasolio.

La Peugeot 1007 è stata realizzata dal 2005 al 2010, dopo circa 120.000 unità prodotte e senza nessuna erede annunciata è uscita di scena in Italia nel maggio 2010, senza nessun rimpianto da parte degli automobilisti, che a stento la ricordano.