F1 e quel carburante “particolare”: ecco cosa utilizzano le monoposto

Le monoposto di F1 usano un carburante green che vuole portare a ridurre le emissioni. Ecco di cosa si tratta e come è fatto.

La F1 sarà mai elettrica? Questa è la domanda che terrorizza i fan in giro per il mondo, e la speranza è che ciò non accada. Per far sì che tutto resti come ora, è in atto un enorme studio sui carburanti alternativi, quelli che Sebastian Vettel ha sempre sponsorizzato. Il suo sogno era quello di tornare ai vecchi V8 e V10 spinti proprio da queste miscele, per far tornare a battere i cuori dei tifosi con il rumore che ormai abbiamo perso da un decennio.

F1 ecco che benzina usano (LaPresse)
F1 ecco che benzina usano (LaPresse)

La F1 sta facendo dei grandi passi in avanti da questo punto di vista, ma è chiaro che non sarà facile eliminare le emissioni di punto in bianco. L’obiettivo del Circus è di farlo entro il 2030, e per questo si sta lavorando a stretto contatto con l’Aramco per produrre miscele sempre meno inquinanti.

F1, ecco qual è il tipo di benzina che viene usata

Le monoposto di F1 utilizzano da inizio 2022 una miscela che è chiamata E10, che è fatto per il 10% dall’etanolo. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo gli impatti ambientali durante le gare o durante tutte le sessioni di prove e test, ma c’è già un target ancor più importante da raggiungere.

Nel 2026 le emissioni dovranno diventare neutre, per poi toccare quota zero nel 2030. Si tratta di un qualcosa di molto ambizioso, ma che potrà fare la differenza in chiave futura. L’Aramco, colosso saudita che è entrato come sponsor ufficiale in F1 nel 2020, sta testando ben 39 miscele differenti per cercare di capire quanto possano migliorare sul fronte dell’impatto climatico, mantenendo comunque alte prestazioni.

Alcune parole molto confortanti sono state utilizzate da Ross Brawn qualche tempo fa, all’epoca managing director del Circus. L’ex Ferrari e Mercedes ha infatti detto che questo tipo di carburanti potrebbero salvare i motori termici nel mondo del motorsport, evitando così il passaggio all’elettrico.

L’ombra dell’elettrico e la speranza nei nuovi carburanti

La Formula E è al momento l’unico campionato mondiale in cui non è presente il motore a combustione, che invece regna in tutte le altre categorie. Tuttavia, man mano, qualcosa sta cambiando, ed è così anche in F1. I primi motori elettrici si sono visti nel 2009, anche se all’epoca si parlava del KERS, ovvero un sistema di recupero dell’energia cinetica, un qualcosa di non paragonabile a ciò che avvenne sin dagli anni seguenti.

Infatti, nel 2014 sono arrivate le power unit turbo-ibride, che non sono mai cambiate da quel momento in poi, ma la prossima rivoluzione tecnica le vedrà protagoniste. Il prossimo, grande passo verso l’ecologia avverrà nel 2026, quando debutteranno i nuovi motori, in cui la parte elettrica avrà un’importanza ancor maggiore.

Infatti, nonostante l’eliminazione della MGU-H, la potenza elettrica andrà praticamente a pareggiare quella del termico, e la cosa potrebbe avere anche dei pesanti impatti sul sound. La domanda che tutti i fans si fanno è relativa al futuro dei motori termici, per capire se essi spariranno o meno dalla massima formula e dal resto del motorsport.

Come detto da Ross Brawn, i carburanti alternativi potrebbero essere la soluzione, ed attorno ad essi c’è un grande studio da parte delle multinazionali mondiali. Lo stesso discorso è valido per il settore automotive, nel quale c’è un continuo braccio di ferro, soprattutto in Europa. Se il Circus dovesse diventare full electric, con ogni probabilità, perderebbe buona parte del suo seguito, e questo sarebbe un disastro sul fronte del business.

F1 Ferrari e Red Bull (LaPresse)
F1 Ferrari e Red Bull in Bahrain (LaPresse)

Da questo punto di vista, i prossimi anni e le scoperte che verranno fatte sulle benzine e sull’E10 saranno fondamentali, nella speranza che si trovi una soluzione utile all’ambiente ma che non vada a distruggere il nostro sport. Il sound dei vecchi V8 e V10 è ormai un qualcosa che appartiene alla storia, ma non va mai dimenticato.

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