Ferrari pronta a cambiare tutto: ecco come sarà rivoluzionata l’auto

La Ferrari si prepara ad una lenta e lunga rivoluzione, necessaria per tornare al top. Il concept della monoposto cambierà del tutto.

Dopo due gare da incubo, in casa Ferrari si alza bandiera bianca. Nelle parole di Frederic Vasseur si legge rassegnazione per quello che riguarda la stagione attuale, ma c’è gran voglia di ripartire per un futuro migliore. La situazione che si ritrova nelle mani il manager francese è simile a quella di Jean Todt di trent’anni fa, nella speranza che gli esiti siano simili.

Ferrari SF-23 con Leclerc in Bahrain (LaPresse)
Ferrari SF-23 con Leclerc in Bahrain (LaPresse)

La Red Bull fa uno sport totalmente differente, mentre a Maranello si ragiona su chi potrà restare a lavorare nella Gestione Sportiva e su chi, invece, verrà silurato dopo anni di gravi errori. La Ferrari è un’eccellenza che non merita di essere profanata come sta avvenendo in questi ultimi periodi, soprattutto viste le voci invernali che parlavano di un progetto vincente. Nelle ultime ore, invece, sono fuoriuscite indiscrezioni che portano a pensare ad una immediata rivoluzione.

Ferrari, nel 2024 una macchina in stile Red Bull

La Ferrari deve fare i conti con la realtà, ed appare ormai chiaro che il problema di questa vettura non sia l’assetto, come affermato da Frederic Vasseur al termine del Gran Premio del Bahrain, ma è la vettura in sé a non funzionare. Il concept della Red Bull, che aveva faticato ad inizio 2022, si è poi stabilizzato grazie alla perdita di peso, iniziando a farsi valere per ciò che è realmente.

Il siluro di Adrian Newey è la perfetta interpretazione delle regole sull’effetto suolo, e la prima a capirlo in modo chiaro è stata l’Aston Martin. Lawrence Stroll ed il team principal Mike Krack hanno capito tutto, strappando Dan Fellows alla Red Bull e portando concetti innovativi alla squadra di Silverstone, che ora è seconda forza.

Stando a quanto riportato da “Motorsport.com“, ci sono buone ragioni per credere che anche la Ferrari seguirà la strada della verdona il prossimo anno, presentandosi al via della prossima stagione con una vettura che somiglierà alla Red Bull. La notizia è stata riportata in queste ore, ed è già stato chiarito che, a causa del Budget Cap, non verrà anticipato il suo debutto a questo 2023.

Si tratterà di un cambiamento radicale per la Scuderia modenese, e la cosa fa ben intendere che questa stagione verrà praticamente abbandonata. Il rischio è che Charles Leclerc e Carlos Sainz si ritroveranno a correre ben altre 21 gare da spettatori, e comunque non è affatto sicuro che ciò basti per battere la Red Bull.

Infatti, con il vantaggio che ha il team di Milton Keynes, è facile che anche loro abbandoni presto lo sviluppo, per iniziare a pensare al 2024 rinforzando i concetti dominanti visti su questa vettura, ma per questo c’è ancora tanto tempo. La sensazione è che assisteremo ad una stagione molto noiosa, nella speranza che qualcosa possa cambiare in chiave futura.

A Maranello occorre fare come in Mercedes per rinascere

La Mercedes si conferma una macchina organizzativa perfetta nonostante le grandi difficoltà accusate in questo ultimo biennio, visto che Toto Wolff ha annunciato una grande notivà, che farà scuola anche per la Ferrari. Infatti, in cantiere c’è già una versione B della F1 W14, la quale andrà a seguire i concetti imposti dalla Red Bull.

Senza neanche nascondersi troppo, il team principal della casa della Stella a tre punte ha dichiarato che “non bisognerà vergognarsi del fatto che la vettura somiglierà a quella vincente, perché abbiamo già degli ottimi riscontri al simulatore ed in galleria del vento, e l’importante è che sarà veloce“.

A Maranello, invece, tutto ciò non accadrà, e come detto bisognerà attendere il 2024 per pensare di portare una monoposto del tutto diversa. Questo perché c’era la certezza che la SF-23 sarebbe stata competitiva, in base a ciò che dicevano le indiscrezioni fuoriuscite nel corso dell’inverno.

Lewis Hamilton su Mercedes
Lewis Hamilton su Mercedes (Ansa Foto)

Le gare di Sakhir e di Jeddah sono state una doccia fredda, che hanno portato questa squadra a scendere dal piedistallo. Frederic Vasseur dovrà ora spingere forte per portare dentro tecnici di livello, facendo spesa dagli altri team e facendo crollare l’organizzazione orizzontale voluta da Sergio Marchionne. Non c’è più tempo per le chiacchiere e le promesse, occorre agire.

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