Hamilton non ci sta: l’inglese infuriato durante i test del Bahrain

Irritato per una Mercedes non all’altezza, Hamilton ha trovato un’altra ragione per essere scontento. Lo sfogo in diretta dal Bahrain.

A breve la F1 si troverà ad affrontare un nuovo cambiamento epocale. Quale? La messa al bando delle termocoperte. Ossia di quello strumento utilissimo ai piloti, specialmente in uscita dai box, in quanto consente di avere da subito una buona aderenza. Nulla, per adesso, è ancora deciso, ma la sensazione è che si andrà verso un avvallo. Questo almeno è quanto emerso dal Bahrain, dove il Circus ha appena concluso i suoi tre giorni di test invernali.

Il pilota Mercedes Lewis Hamilton (Ansa Foto)
Il pilota Mercedes Lewis Hamilton (Ansa Foto)

Per avere un responso definitivo sulla questione bisognerà attendere il GP di Silverstone del prossimo luglio. Allora le scuderie, la FOM e la Federazione Internazionale saranno chiamate ad un voto per dare la direzione definitiva alla massima serie.

Anche se oggi questa intenzione fa discutere, non è la prima volta che se ne parla. Già in passato i vertici dello sport avevano tentato di far passare il divieto per ragioni di sostenibilità e costi, ma sempre, la questione si era conclusa in un nulla di fatto.  Il motivo? Trovare un tipo di pneumatico in grado di far fronte alle variazioni di pressione e temperatura non è affatto semplice. Ed è anche per questo che i driver continuano a storcere in naso.

Da qui al round della Gran Bretagna Pirelli dovrà quindi studiare una soluzione per mettere d’accordo tutti.

Hamilton scettico, il suo grido dal Bahrain

Molto preoccupato per il provvedimento drastico che potrebbe abbattersi sui protagonisti del Circus, Lewis Hamilton non ha taciuto il proprio disappunto direttamente dal circuito di Sakhir. “Penso sia pericoloso. Ho avuto l’opportunità di fare una prova e si rischiano incidenti. A mio avviso è una decisione sbagliata“, ha detto piuttosto critico.

Per il sette volte iridato rimuovere tale ausilio significa costringere chi è al volante ad uno sforzo suppletivo per far funzionare le coperture. Allo stesso modo la monoposto è costretta a bruciare un maggior quantitativo di carburante, creando inquinamento.

Il peggio, poi, avviene quando si esce dal proprio garage, in quanto la macchina pattina ed è nervosa. Per cui vi è il pericolo di entrare in collisione con chi, al contrario, ha “scarpe” già rodate“, la sua disanima.

Per nulla convinto della bontà dell’idea della dirigenza della massima categoria a ruote scoperte, pure il ferrarista Carlos Sainz, il quale ha addirittura confidato di non comprendere le ragioni di questa probabile novità, tacciandola di essere, parole sue, “senza senso“.

Come il collega della Stella ha ricordato come la rimozione delle termocoperte conduce ad un maggior utilizzo della benzina e delle stesse gomme.  “Inoltre non è sicuro con macchine come le nostra ad altezza ridotta”, ha puntualizzato, prima di professarsi, in ogni caso, disposto ad accettare qualunque revisione del regolamento.

Alla luce di queste voci decisamente poco propense e favorevoli, Mario Isola, responsabile sportivo del fornitore unico degli pneumatici per la F1, ha dichiarato di non essere sicuro che la proposta passerà. “E’ difficile fare una previsione“, ha commentato. “Tutti desiderano una disciplina più rispettosa dell’ambiente, ma non a scapito dello spettacolo. Non voglio dire che sia un target impossibile perché non lo è. Ma è certamente una sfida rilevante“, la sua ammissione.

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