Joan Mir, un paragone dalla Honda che non gli piacerà

La Honda proverà il rilancio nel 2023 con una coppia di piloti tutta nuova. Il campione 2020, Joan Mir, è stato scelto ed esaltato dal manager della Hrc.

Atmosfera rovente in casa Honda in vista dell’inizio della stagione che, in teoria, sarebbe quella della svolta. La casa di Tokyo è scivolata all’ultimo posto della classifica costruttori nel 2022 soprattutto a causa di un progetto che si è dimostrato fallimentare. Marc Marquez e Pol Espargaró non sono riusciti a vincere nemmeno un Gran Premio, rischiando anche di farsi molto male in sella alla RC213V.

Joan Mir (LaPresse)
Joan Mir (LaPresse)

A causa di una caduta nel weekend di Mandalika il #93 si è ritrovato, nuovamente, nella difficile condizione della scorsa stagione. Il guaio della visione doppia è ripiombato in modo violento, facendogli saltare due Gran Premi. Nel 2021, invece, il centauro di Cervera fu costretto a fermarsi anche a causa del riacutizzarsi della diplopia per una caduta sulla moto da cross, in un test in Spagna. Se in quell’anno, nonostante tutti i guai fisici, l’otto volte iridato vinse 3 Gran Premi, riuscendo a mettere in difficoltà persino Bagnaia e Quartararo in sella a moto più competitive, nel 2022 lo spagnolo non ha trovato il feeling migliore.

La squadra ha rivoluzionato la moto nel tentativo di renderla più alla portata anche di Pol Espargaró, Takaaki Nakagami e Alex Marquez. Il risultato finale è stato disastroso, uno dei peggiori nella storia della casa di Tokyo. Per ovviare a questo problema nel 2023 hanno selezionato due nuovi centauri che hanno già acquisito una grande esperienza in top class. Nel team di punta HRC è stato scelto Joan Mir, campione del mondo 2020 con la Suzuki. Si trattò di un campionato anomalo, contraddistinto da una lotta tra più centauri proprio a causa del dominatore con il #93. L’infortunio alla spalla gli fece saltare l’intera annata. Il maiorchino della Suzuki si laureò campione con un solo trionfo. Un evento più unico che raro.

Honda, gli obiettivi di Joan Mir

Nelle annate successive Joan non è riuscito a confermarsi ai massimi livelli, mentre il teammate Alex Rins si è tolto qualche soddisfazione. Lo spagnolo ha vinto due Gran Premi nel finale della scorsa annata, guadagnandosi il posto nel team satellite di Lucio Cecchinello. Rins prenderà il posto di Alex Marquez che è stato premiato con la sella della Ducati Desmosedici del team Gresini, occupata nel 2022 da Enea Bastianini. Joan Mir ha la grossa chance di poter ritornare a lottare per le posizioni nobili della classifica. Per farlo avrà bisogno di una Honda all’altezza delle sue ambizioni, confrontandosi con un mastino come Marc Marquez.

Il catalano vuole tornare a lottare per il titolo mondiale, tuttavia la strada è sembrata in salita. Nei primi test prestagionali la Honda non è apparsa al medesimo livello della Ducati. Nonostante le tante novità tecniche la casa dell’ala dorata ha fatto fatica nei tratti misti e anche sul piano della potenza non pare essere a livello delle missile della casa di Borgo Panigale. La Honda ha cercato di comporre un dream team di campioni nel tentativo di lottare contro un’armata di Ducati che sembra poter dominare anche nella prossima annata.

L’ingaggio di Mir è dovuto “ciò che rappresenta questa squadra, è lo stesso motivo per cui abbiamo ingaggiato Jorge Lorenzo, per i risultati che aveva ottenuto e perché pensiamo potrebbe andare bene. Nel caso di Pol Espargaró, abbiamo pensato che potesse contribuire con la sua esperienza dopo essere stato con un’altra casa, siamo stati in grado di raccogliere molte informazioni e beneficiare dello sviluppo della nostra moto”, ha assicurato Puig ai microfoni di Todocircuito.

Abbiamo ingaggiato Joan perché crediamo che abbia molte qualità che si adattano alla nostra mentalità, è un pilota veloce con esperienza. Quando si diventa un campione c’è un motivo. Ha vinto un titolo con la Suzuki in modo molto ponderato e studiato. Abbiamo piena fiducia in quello che può fare”, ha aggiunto il team manager della Honda Hrc. Negli ultimi anni solo Marc è stato l’unico ad essere riuscito a vincere dei Gran Premi e lo ha fatto con un solo braccio e mezzo. Ora la Honda potrebbe aver ritrovato la quadra, moto competitiva permettendo.

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