F1, Hamilton sta pensando al ritiro? Ha già un’idea in mente

Il contratto dell’anglocaraibico scadrà al termine della prossima stagione. Ecco cosa vorrà fare Hamilton una volta appeso il casco al chiodo.

Lewis Hamilton ha festeggiato i 16 anni nel circus, lo scorso anno, nel peggiore dei modi. Dopo aver dichiarato ai fan che avrebbero visto la migliore versione di lui nel 2022, a causa di una vettura non all’altezza del suo talento, è riuscito a dimostrare, esattamente, il contrario. Lewis non era mai arrivato al sesto posto della graduatoria mondiale e, soprattutto, aveva sempre vinto almeno un GP all’anno.

Lewis Hamilton (Ansa Foto)
Lewis Hamilton (Ansa Foto)

Non è stata la primissima volta per il #44 al volante di un’auto poco performante, ma non è riuscito a rimettersi in carreggiata. In passato ha guidato diverse vetture problematiche, ma estraendo il massimo potenziale. Stavolta pare che gli incubi per la fine del campionato 2021 siano riemersi nella testa dell’esperto pilota della Mercedes. Era stato caparbio e fortunato a beffare un rivale all’ultimo giro, nel concitato finale di Interlagos 2008, mentre ad Abu Dhabi ciò che è accaduto ha lasciato una ferita nel cuore del nativo di Stevenage.

Dopo una super rimonta nell’ultima fase del campionato, Hamilton credeva di aver già vinto l’ottava corona. Scampato il pericolo di una penalità per il taglio della chicane nelle prime battute del Gran Premio di Abu Dhabi, il #44 mai si sarebbe potuto immaginare di ritrovarsi beffato all’ultimo giro. Ritenne, immediatamente, che qualcosa fu manipolato, come dichiarò a caldo in un team radio. Per consentire ai due rivali alla corona di sfidarsi all’ultimo respiro, Masi prese una decisione ardita. Il crash contro le barriere di Latifi, al volante della Williams, riaprì la contesa. L’ex direttore Michael Masi non avrebbe mai concluso il mondiale alle spalle di una Safety Car, tuttavia fece sdoppiare solo le auto che separavano Verstappen da Hamilton.

Sulle mescole soft nuove, nonostante un crampo, il #33, oggi numero 1 della griglia, sverniciò Hamilton. Il resto è storia. Lewis nel 2022 non ha potuto replicare alle super performance del campione olandese. Il suo desiderio è elevarsi lì dove nessuno è mai arrivato, ma tutto dipenderà da una wing car rivoluzionaria. La W13 si è dimostrata un progetto fallimentare, ma a preoccupare la Mercedes è anche la condizione contrattuale di Lewis. L’attuale accordo scadrà al termine del 2023 e non si è ancora intavolato un discorso sul rinnovo.

Sono state smentite le voci su un prolungamento garantito. Il vincitore di 103 Gran Premi, certamente, non accetterà un contratto al ribasso. Si parla, infatti, di cifre da capogiro. A differenza di prima, però, il team teutonico ha le spalle coperte, grazie all’ottimo debutto di Russell. L’unico Gran Premio vinto in stagione lo ha portato a casa l’ex Williams. I 35 punti di distacco tra i britannici, a favore del giovane, potrebbero aver indebolito la forza contrattuale del trentottenne.

Le parole di Lewis Hamilton

Dopo aver vinto tutto in carriera il #44 ha compreso che occorre trovare anche delle alternative in futuro, per non cadere in una forma depressiva. Molti atleti sentono di non avere nulla su cui ripiegare perché non hanno capito cosa fare dopo. “Quando ho parlato con altri atleti, ci concentriamo così tanto sull’essere i migliori in quell’unica cosa che le altre cose che ci piacciono, come suonare uno strumento musicale o scrivere, svaniscono. Ci sono molte persone che mettono un’etichetta su di te o dicono che puoi fare solo una cosa”, ha affermato Lewis nel podcast On Purpose.

“Ho parlato con molte persone che sono attive e in pensione, e molte mi dicono che quando vanno in pensione, tutto crolla, come se non avessero nulla su cui appoggiarsi e non avessero capito cosa avrebbero dovuto fare dopo. Quindi io sono in un emozionante viaggio di scoperta e ci vuole tempo. Cerco di imparare da queste cose, applicarle e trovare altri aspetti che mi appassionano. Ho molte cose in cantiere e quando lo lascerò sarò molto grato alla Formula 1, ma avrò qualcosa di meglio”, ha aggiunto Lewis.

Il campione ha già dimostrato di essere interessato a tanti settore. Dalla moda, passando per la musica e i viaggi. Lewis è diventato anche un simbolo nella lotta al razzismo. In ogni caso, la sua preparazione fisica estrema e le sue affermazioni secondo cui “non c’è stato un pilota in F1 come me nella storia”, non sembrano lasciare dubbi sul fatto che voglia continuare a lottare per il massimo traguardo nella categoria regina del Motorsport.

Non sarà facile nemmeno per lui riuscire a battere una nuova generazione di fenomeni, capitanata dal bicampione Verstappen. Il suo prolungamento contrattuale potrebbe dipendere molto dai risultati nelle prime uscite stagionali del 2023. In Mercedes sognano di poter tornare a vincere. Toto Wolff ha affermato che si troverà un accordo perché entrambe le parti vogliono ottenere il massimo.

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