Mercedes, doccia fredda per Hamilton: ecco la verità sul rinnovo

Sembrava tutto fatto dopo le dichiarazioni del team principal Toto Wolff, ma Lewis Hamilton e la Mercedes sono ancora distanti. Ecco i motivi.

Hamilton e Mercedes è un matrimonio che, non è detto, si celebrerà nel 2023. Il sette volte iridato è rimasto molto colpito dalle scarse performance della prima auto ad effetto suolo della casa teutonica. Dopo un 2021 combattuto sino all’ultimo giro, il #44 sperava di avere in dote una wing car di altissimo piano per poter risfidare Max Verstappen.

Lewis Hamilton (Ansa Foto).
Lewis Hamilton (Ansa Foto).

Il campione del mondo olandese ha potuto beneficiare, per la prima volta in carriera, di una monoposto nettamente più forte della concorrenza. Una volta risolti i guasti tecnici e alleggerita la RB18, il figlio d’arte di Jos ha preso il largo, facendo segnare un record storico della categoria. Seppur l’anglocaraibico ha avuto a disposizione, nell’era ibrida della Formula 1, auto sensazionali, non è mai riuscito ad eguagliare il primato di Michael Schumacher e Sebastian Vettel di 13 trionfi in un singolo campionato. Verstappen è stato in grado di conquistare ben 15 Gran Premi su 22, oltre a 2 Sprint Race.

La superiorità schiacciante dell’auto ad effetto suolo austriaca rappresenta per la concorrenza una fonte di preoccupazione. La Ferrari, dopo una partenza sprint, ha raccolto appena 4 vittorie. Tre GP li ha portati a casa Charles Leclerc, mentre Sainz ha rotto il suo tabù nella tappa di Silverstone. E’ andata peggio alla Mercedes che ha potuto festeggiare solo a Interlagos. In modo non casuale George Russell, al debutto nel team con sede a Brackley, ha conquistato la prima posizione nella Sprint Race e si è poi ripetuto in gara. Per la prima volta in carriera Lewis non ha messo piede sul primo gradino del podio in una stagione di F1.

Dal 2007 ad oggi il nativo di Stevenage non aveva mai concluso in sesta posizione. Di fatto Hamilton ha chiuso alle spalle di tutti gli altri driver degli altri top team. A Russell è bastata una grande costanza nella prima fase di campionato per accumulare un discreto bottino di punti. Un passo indietro non di poco conto per il vincitore di 103 Gran Premi che, in precedenza, aveva avuto le spalle coperte da una seconda guida tranquilla come Valtteri Bottas. Chissà cosa sarebbe accaduto all’interno del box Mercedes se Rosberg avesse deciso di rinnovare il contratto e continuare a sfidare il teammate.

Dopo il titolo perso nel 2016, l’ingaggio del finlandese ha rappresentato una svolta. Lewis non si è dovuto più preoccupare delle insidie di un secondo pilota di altissimo profilo. Ora la musica è cambiata. Dopo il titolo piloti perso nel 2021, Wolff ha finalmente promosso in squadra il talento della Williams. George Russell rappresenta il futuro della Stella a tre punte, mentre Lewis potrebbe essere arrivato ai titoli di coda.

Mercedes, contratto di Lewis Hamilton

Tutto dipenderà dal livello di competitività della W14. L’evoluzione dell’auto ad effetto suolo del 2022 dovrà garantire all’anglocaraibico performance in linea con il suo talento. Per un campione abituato a collezionare mondiali qualche sporadico podio non rappresenta più una grande spinta motivazionale. Del resto, in carriera, Lewis ha sempre avuto auto competitive. Ad eccezione di qualche annata, il #44 è stato baciato dalla fortuna. Ora se avrà a disposizione una wing car di alto profilo dovrà, però, considerare anche la forza del giovane teammate.

Lewis ha ancora tantissime energie e vorrebbe ricucire quell’ottavo titolo che sente suo. L’atto conclusivo di Abu Dhabi, nel 2021, ha lasciato delle pesanti conseguenze nella testa del pilota. Nei primi GP del 2022 il 7 volte iridato si è lamentato, pesantemente, dei rimbalzi ad alte velocità dell’auto e delle prestazioni generali. La W13 si è presto rivelata un fiasco. Lenta sul dritto, a causa anche del porpoising, non sprizzava agilità nei tratti misti. I driver britannici hanno cercato di fare il possibile, ma Ferrari F1-75 e RB18 erano superiori.

Ricucire il gap non sarà facile, ma il futuro dell’anglocaraibico dovrebbe dipendere proprio dal livello di competitività della nuova monoposto. Se dovesse ripetersi una situazione simile al 2022, Lewis potrebbe anche decidere di appendere il casco al chiodo. Secondo Sportune, le trattative tra le due parti sarebbero a buon punto.

Wolff stesso dichiarò in passato che si sarebbero concluse dopo una piacevole e rapida chiacchierata. Secondo quanto riportato, invece, dal web magazine Formu1a.uno un portavoce della Mercedes avrebbe ammesso che le trattative non sono nemmeno cominciate. “E’ stato divertente leggere speculazioni su discussioni contrattuali quando non sono ancora iniziate. Le voci sembrano essere iniziate su un blog francese, Sportune, con il quale non hanno una relazione, sono piuttosto selvaggi in termini di ciò che suggeriscono! Toto ha dichiarato a verbale lo scorso venerdì che le discussioni non sono ancora iniziate, ed è esattamente questa la situazione”, ha ammesso portavoce della scuderia tedesca.

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