Dopo essere stato uno dei piloti più vincenti nella storia del Motomondiale, Valentino Rossi sta scrivendo una nuova storia di successo con i giovani della sua Academy.
Il 2022 sarebbe dovuto essere un anno complesso per il nove volte campione del mondo di Tavullia. Il ritiro dal Motomondiale, dopo un quarto di secolo ad altissimo livello, è stato gestito nel migliore dei modi. Valentino Rossi ha sempre avuto in mente un futuro manageriale nel settore che, da sempre, lo ha stimolato. In qualità di pilota è passato dalle due alle quattro ruote, divertendosi al volante di una Audi R8 LMS nel campionato GT. In passato Valentino Rossi si era già cimentato su vetture GT, Rally e persino monoposto di Formula 1. Quali gare correrà il #46 nel 2023? Ecco l’elenco completo.
Nel 2021 VR46 non ha calcato, per la prima volta in carriera, neanche un podio in 18 gare complessive. Il Dottore ha deciso di rimettersi in gioco nell’automobilismo con meno pressioni ed impegni. Del resto in questa annata, la sua bella compagna, Francesca Sofia Novella, ha dato alla luce Giulietta. La coppia è più unita che mai e la fortunata si è divisa tra i Paddock e il mondo della moda. Valentino Rossi non ha, semplicemente, lanciato il suo team in MotoGP, ma ha avuto un ruolo di primo piano nella crescita di tanti giovani talenti in tutte le categorie del Motomondiale. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e chi è passato dall’Academy, oggi, è diventato campione del mondo in top class.
Pecco Bagnaia è diventato il pilota più vincente della scuola di Valentino Rossi. Il suo feeling sulla Ducati Desmosedici è risultato determinante e ha regalato una immensa gioia a tutti i tifosi italiani. Dopo 50 anni un centauro nostrano è tornato a vincere in sella ad una moto italiana. L’ultimo a riuscirci era stato Giacomo Agostini sulla Mv Agusta nel 1972. Pecco Bagnaia, nel corso della stagione più importante della sua vita, ha ricevuto i consigli di Valentino Rossi e anche di Casey Stoner. Pecco Bagnaia aveva già vinto in Moto2, nel 2018, nel team SKY Racing VR46, alla guida di una Kalex.
Al fianco del fratello di Valentino, Luca Marini, Pecco mise in mostra qualità velocistiche straordinarie. Conquistò una super vittoria in Qatar, nella prima uscita stagionale, e replicò sul primo gradino del podio in altre 7 occasioni. In Thailandia centrò una vittoria fondamentale e, grazie anche al secondo posto di Luca Marini, fece felice Rossi con la prima doppietta in gara per lo SKY Racing Team VR46. Inoltre, Bagnaia festeggiò la vittoria numero 800 per un pilota italiano nel Motomondiale. Il terzo posto malesiano gli valse la corona della classe di mezzo con una gara d’anticipo. Chiuse l’annata con 306 punti e fu ingaggiato dal team Pramac.
La squadra satellite della Ducati lo affiancò ad un mastino come Jack Miller. Nei primi due anni in sella alla Desmosedici l’australiano fece meglio dell’italiano, ma le cose cambiarono nella squadra corse ufficiale. Nel 2021, Pecco ha lottato per la conquista del titolo iridato, mettendo il fiato sul collo a Quartararo. In realtà prese solo le misure al campione del mondo della Yamaha, battendolo di gran carriera nel 2022. La rimonta da -91, iniziata con l’acuto di Assen, è stata epica. Non solo Bagnaia ha succeduto, 15 anni dopo, all’unico campione del mondo in MotoGP della storia della casa di Borgo Panigale, Casey Stoner, ma anche al suo maestro.
Valentino Rossi, una Academy stellare
L’ultimo titolo di un rider italiano in MotoGP era arrivato nel 2009 con Valentino Rossi sulla Yamaha M1. Il trionfo nell’atto conclusivo di Valencia ha creato una super aspettativa anche sui futuri piloti dell’Academy. Bezzecchi e Marini stanno crescendo. In passato, Franco Morbidelli, attuale compagno di squadra in Yamaha di Fabio Quartararo, ha sfiorato il mondiale nella squadra Petronas, arrivando secondo nel 2020 alle spalle di Joan Mir sulla Suzuki. Il primo prodotto della scuola del Dottore ha fatto molta più fatica nel team ufficiale della casa di Iwata. In ogni caso il cammino del rider italo brasiliano è risultato importante per il percorso di crescita del ducatista.
Pecco Bagnaia, elogiando l’Academy, ha ricordato anche la cavalcata del Morbido. “Il mio titolo è il primo in MotoGP per il mondo accademico (di Valentino Rossi, ndr), ma il terzo assoluto con i titoli vinti da Franky Morbidelli e da me in Moto2. Se guardiamo alle prestazioni di tutti i membri dell’Academy, sfortunatamente, quest’anno abbiamo avuto piccoli problemi in Moto3 e Moto2, ma se analizziamo le prestazioni in MotoGP possiamo vedere chiaramente che tutti i piloti dell’Academy sono incredibilmente veloci”, ha analizzato a Speedweek il campione del mondo.
Il rapporto con Morbidelli è rimasto fantastico. “Lavoriamo insieme, ci impegniamo l’uno per l’altro. Quando ho visto Frank al secondo posto in campionato con tre vittorie nel 2020, è stato come un riferimento per me, qualcosa che volevo superare. Questo mi ha aiutato molto a migliorare. Ecco perché sono grato all’Academy”, ha sancito Bagnaia.