Ferrari, risolto il problema delle Power Unit? Ecco cosa è andato storto

Nel 2022 la Ferrari ha avuto una serie di problemi di affidabilità clamorosi. Il motore Superfast ha lasciato a piedi Sainz e Leclerc in diverse occasioni.

La Ferrari può partire da alcune certezze, dal punto di vista telaistico, ma ha ancora un bel po’ di problemi da risolvere sul piano motoristico. La F1-75 è sembrata un’auto veloce e agile, ma molto fragile sul piano dell’affidabilità. I motori scoppiati nel corso del 2022 hanno inciso, in modo importante, sulla cavalcata di Charles Leclerc. Il monegasco aveva iniziato l’anno con le convincenti affermazioni in Bahrain e Australia, non dando scampo alla concorrenza.

Ferrari F1-75 (Ansa Foto)
Ferrari F1-75 (Ansa Foto)

Nei primi round l’ex team principal della Ferrari, Mattia Binotto, ha glorificato il lavoro dei tecnici italiani. Il motore Superfast, però, ha poi dato numerosi problemi. Alla lunga non è sembrato né il più performante né il più affidabile. Le Power Unit giapponesi della Red Bull Racing hanno toccato picchi inimmaginabili. La squadra di Milton Keynes ha collezionato la bellezza di 17 vittorie su 22 Gran Premi, oltre a 2 Sprint Race. Un dominio assoluto, accentuato dalla striscia di trionfi di Max Verstappen. Quest’ultimo ha demolito il primato di Michael Schumacher e Sebastian Vettel che si erano fermati a 13. Il figlio d’arte di Jos si è riconfermato campione del mondo con 15 vittorie, mentre il team austriaco ha festeggiato il quinto titolo costruttori della loro giovane storia.

Il distacco della Rossa dall’armata austriaca è stato di oltre 200 punti. La Mercedes ha fatto, decisamente, peggio della Scuderia modenese, collezionando un solo successo. Quantomeno la W13 si è rivelata essere una vettura molto affidabile sul piano tecnico. La Ferrari, invece, ha conquistato il maggior numero di pole e si è portata a casa 4 Gran Premi, ma è risultata la vettura più delicata sul piano motoristico. I risultati della Ferrari sarebbero dovuti essere molto diversi, riprendendo le parole di John Elkann e Mattia Binotto.

Con i proclami non si è mai vinto nulla. Charles Leclerc ha ritrovato il gusto della vittoria due anni e mezzo dopo la P1 di Monza, ma il team non è mai stato in lotta per il Mondiale. Già dalla quarta gara in poi la Red Bull Racing prese il largo con la prima doppietta stagionale. Il monegasco ha aspettato con grande pazienza il cambio di regolamento, ma non ha potuto lottare per il titolo. Il prossimo anno sarà un anno chiave per entrambi i ferraristi. Leclerc ha fatto una promessa da brividi ai tifosi. I tifosi, i tecnici e i piloti della Ferrari vorranno tornare a festeggiare nel 2023, ma dovranno prima risolvere gli annosi problemi legati alle Power Unit.

F1, i guai della Ferrari nel 2022

I ritiri di Leclerc in Spagna e Azerbaijan hanno avuto un peso importante, determinando una quantità di punti persi enorme. Dopo essersi ritrovato a +46 su Verstappen, Leclerc ha visto dilapidare il vantaggio molto velocemente, anche a causa di errori di strategia inaccettabili. Se uno stratega può essere sostituito, sul piano tecnico, il lavoro sulle PU è molto più complesso. Negli ultimi Gran Premi stagionali le Ferrari hanno corso depotenziate per evitare ulteriori guai. Leclerc è riuscito a difendere la seconda piazza dagli attacchi arrembanti di Sergio Perez.

La Scuderia dovrà anche aspettarsi una rinascita del team Mercedes. La squadra teutonica, dopo otto anni di successi di fila, è stata detronizzata dalla Red Bull Racing. Difficilmente sbaglieranno un altro progetto tecnico e hanno trovato nel giovane Russell un degno erede di Lewis Hamilton. Hanno chiuso, del resto, in crescendo nel 2022, quasi agguantando il secondo posto della Rossa. Leclerc ha, compreso molto presto, che non avrebbe potuto battagliare con Verstappen sino alla fine. Un altro colpo pesante è arrivato con il ritiro in Francia. Le nuove Power Unit della F1-75 hanno deluso le aspettative. L’esplosione del motore di Sainz in Austria, anche con evidenti rischi connessi al ritiro, è stata pesantissima. Entrambi i ferraristi sono stati costretti a sostituire 6 Power Unit.

Tutto ciò ha determinato ulteriori problemi e penalità in griglia. Alla fine della stagione i vertici hanno scelto di sostituire Mattia Binotto, ingaggiando Frederic Vasseur dal team Sauber. Ecco cosa farà Binotto in futuro. Per evitare anche un danno d’immagine al Cavallino i tecnici sono a lavoro a Maranello per comprendere le avarie del Superfast. Il giornalista Michael Schmidt, sulle colonne di AMuS, ha affermato che la Ferrari ha dovuto ridurre la potenza della PU a causa di guai con le valvole durante la stagione. Questo problema è stato analizzato e risolto.

La PU dovrebbe riprendere la potenza di inizio 2022. ll pacchetto di aggiornamento, portato al Paul Ricard, ha dato più carico aerodinamico, ma l’auto è diventata squilibrata e questo ha causato problemi di degrado degli pneumatici. Secondo Michael Schmidt in Ferrari hanno capito cosa è andato storto sulla F1-75. Il reporter tedesco ha ribadito che dovrebbe tornare all’ovile Simone Resta, dopo le esperienze in Haas e Alfa.

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