F1, addio a Spa-Francorchamps? Max Verstappen dice la sua sul futuro

La F1 potrebbe estromettere dal calendario il Gran Premio del Belgio, uno dei più belli dell’intero mondiale. Ecco il pensiero di Verstappen.

Il mondiale di F1 sta viaggiando sempre più verso dei lidi remoti, che poco hanno a che fare con la storia di questo sport. Le avventure dei cavalieri del rischio erano iniziate in Europa nel secondo dopoguerra, e le gare fuori dal Vecchio Continente erano molto rare, anche se man mano hanno iniziato a trovare spazio nel calendario.

F1 Max Verstappen (ANSA)
F1 Max Verstappen (ANSA)

Tuttavia, la situazione odierna è ormai davvero fuori controllo, e la sensazione è che Liberty Media non sia minimamente interessata alla bellezza delle gare o al pensiero degli appassionati. Ciò che preme agli organizzatori è solo una cosa: fare profitto, guadagnare soldi su soldi, senza pensare a come e dove farne.

Dall’arrivo degli americani, con il passaggio avvenuto dalle mani di Bernie Ecclestone alla fine del 2016, sono stati inseriti in calendario diverse nuove piste cittadine, come quella di Jeddah o di Miami, mentre tante altre rischiano di sparire o hanno già abbandonato il mondo della F1.

Un chiaro esempio viene dal Gran Premio di Germania, con la pista di Hockenheim che manca al Circus già dal 2019, mentre l’anno dopo si corse al Nurburgring in GP dell’Eifel, ma solo per via della gravissima situazione legata al Covid-19 che impediva i viaggi all’estero. Tra le altre piste in posti assurdi era stato inserito anche il Vietnam, poi sparito dai radar a causa della situazione pandemica. Il tracciato ora è in fase di smobilitamento per problemi economici.

Per il prossimo anno è stato firmato un contratto con Las Vegas, che rienterà nel Circus con l’ennesimo tracciato cittadino, andando a portare a tre il numero delle gare negli Stati Uniti d’America dopo Miami ed Austin. Oltreoceano ci sono tantissimi splendidi tracciati, dove gareggiano categorie come la Indycar o l’IMSA, e Sebastian Vettel ha già detto più volte che converrebbe andare a correre in quelle piste piuttosto che costruirne di nuove.

Tuttavia, gareggiare tra i palazzi di Las Vegas o nel lusso di Miami garantisce un profitto nettamente diverso rispetto a luoghi come Road Atlanta, sperduto tra le colline della Georgia o Mid-Ohio, tracciati meravigliosi ma che sicuramente risulterebbero troppo difficili da raggiungere e poco appetibili a livello economico.

Le logiche di mercato stanno portando la massima serie automobilistica sempre più in basso, con sorpassi artificiali basati soltanto sul DRS e regole assurde, per poi accorgersi che le gare più spettacolari sono sempre quelle che si vedono sui circuiti storici. O meglio, regalano uno spettacolo ben più reale di quello che si può trovare in Arabia Saudita, dove è diventato normale correre nonostante attentati terroristici che si svolgono vicino alla pista.

F1, Verstappen contro l’addio del GP del Belgio

La bozza del calendario di F1 targato 2023 potrebbe rifilare agli appassionati una pessima notizia: si parla infatti dell’addio al Gran Premio del Belgio, che si disputa sul tracciato di Spa-Francorchamps, l’università della massima serie automobilistica. Assieme alla gara che si svolge in Vallonia, anche il GP di Francia del Paul Ricard potrebbe essere giunto al capolinea, con l’edizione di domenica che rischia di essere l’ultima.

Max Verstappen, vincitore in Belgio lo scorso anno, nel giorno della farsa causata dalla pioggia e dall’incapacità gestionale dei giudici di gara, ha parlato in un’intervista riportata da “Motorsport.com” del grande rischio che sta correndo la F1, augurandosi che almeno per il Gran Premio del Belgio si possa tornare indietro e confermarlo in calendario.

Credo che sarebbe un grande peccato fare a meno di Spa-Francorchamps, per me in particolare perché è la mia pista preferita. E questo nonostante le recenti modifiche e tutto ciò che ci circonda questo evento. Credo che sia un tracciato magnifico per noi piloti, con curve da percorrere a delle velocità elevate e per via di tutte le sue caratteristiche“.

Come Verstappen, anche Carlos Sainz crede che il Circus debba ripensarci, per provare a confermare un circuito in cui si respira la storia ed il vero amore per le corse: “Si deve trovare un compromesso per correre in Belgio, ma è vero che il nostro sport sta crescendo molto in questo periodo storico“.

Dobbiamo ammettere che ci sono tantissimi posti disposti a pagare molto per vederci correre, non posso espormi più di tanto su queste cose perché capisco che gli affari la fanno da padrone, ma il miglior compromesso sarebbe quello magari di avere un’alternanza tra Spa e Francia, che mi piacerebbe avere almeno ogni due o tre anni nel calendario. Anche se dovessimo avere Las Vegas o il Sudafrica, vorrei che ogni tanto si tornasse da queste parti in futuro“.

Stando alle parole dei piloti, appare davvero difficile che Spa possa essere confermata, in barba a chi possiede il vero amore per le corse. Nel nuovo millennio, questa gara è mancata all’appello soltanto nel 2003 e nel 2006, ma soltanto per via dei lavori di rifacimento della pista, con i cambiamenti che hanno riguardato la Bus Stop e tutta la zona dei box. Al giorno d’oggi, invece, i problemi sono ben altri e di difficile soluzione.

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