Sainz, arriva la rivelazione: ecco cosa lo ha sconvolto a Silverstone

Carlos Sainz si è preso la prima vittoria in carriera domenica scorsa, ma un episodio ha condizionato i suoi festeggiamenti post-gara.

Questo è un giorno che non dimenticherò mai, grazie a tutti!“, queste sono state le prime parole di Carlos Sainz appena tagliato il traguardo del Gran Premio di Gran Bretagna, dove si è preso la prima vittoria in carriera dopo 150 tentativi. Lo spagnolo ha dovuto attendere un anno e mezzo dal suo arrivo in Ferrari per festeggiare il successo, dopo esserci andato vicino per diverse volte.

Sainz (ANSA)
Sainz (ANSA)

La sua prima grande occasione arrivò a Monza, nel 2020, quando era al volante della McLaren nel corso di una gara davvero pazza. Il figlio del due volte campione del mondo rally si ritrovò in seconda posizione dopo una bandiera rossa, alle spalle dell’AlphaTauri di Pierre Gasly. Il team di Woking disponeva di una monoposto superiore sui rettilinei, ma Carlitos non riuscì a trovare il sorpasso e fu così il francese a fare festa.

Nel team radio, Sainz non nascose la sua delusione, piangendo disperatamente per l’occasione sfuggita. Anche lo scorso anno, a Monaco, il nativo di Madrid chiuse secondo, al suo primo podio in Ferrari dietro alla Red Bull di Max Verstappen. Prima di Silverstone, l’occasione più ghiotta fu quella di Montreal, due settimane fa, quando riuscì a mantenersi nella scia del campione del mondo sino alla bandiera a scacchi.

La prima vittoria sembrava essere diventata una sorta di maledizione, quasi come accadde a Charles Leclerc nel suo primo anno a Maranello. Dopo tante pole position, il monegasco si sbloccò a Spa-Francorchamps, per poi ripetersi subito dopo anche a Monza. Carlitos ha ottenuto un gran bel risultato, facendo sua la prima pole position e la prima vittoria nello stesso fine settimana.

Una cosa simile non capitava dal 2012, quando Nico Rosberg sulla Mercedes in Cina e Pastor Maldonado con la Williams in Spagna non furono in grado di portare a casa questi risultati nell’arco di due giorni. Prima di loro, parlando di un’epoca abbastanza recente, ce la fecero anche Sebastian Vettel con la Toro Rosso, a Monza nel 2008, e Lewis Hamilton con la McLaren, nel Gran Premio del Canada del 2007.

Una cosa così è dunque accaduta a ben tre campioni del mondo, e c’è la certezza che Carlitos ora potrebbe essersi sbloccato, dopo una prima parte di stagione non certo esaltantante. Va detto che la dea bendata gli ha dato una gran bella mano, dal momento che, anche durante questo fine settimana di Silverstone, il ritmo di Leclerc era di gran lunga superiore.

Tuttavia, la strategia della Ferrari ha chiaramente favorito lo spagnolo, che si è preso il sorpasso sul monegasco nel finale in una situazione impari a livello di gomme. Dopo le tantissime polemiche che si sono scatenate in questi giorni, non c’è più tempo per guardarsi alle spalle. Tra poche ore si scenderà in pista per le prime prove libere del Gran Premio d’Austria, dove da Carlos ci si attende una riconferma.

Sainz, che shock l’incidente di Zhou

Il Gran Premio di Gran Bretagna vinto da Carlos Sainz è iniziato con una carambola che sarebbe potuta risultare fatale. L’Alfa Romeo Racing di Guanyu Zhou è volata via in cappottamento dopo una carambola con la Mercedes di George Russell e l’AlphaTauri di Pierre Gasly, e c’è da dire che è andata davvero bene.

A fine gara, Sainz ha dichiarato che non ha voluto rivedere immediatamente le immagini del botto, così come riportato in un’intervista pubblicata da “Motorsport.com“: “Ho deciso di non vedere quello che era successo. Quando è stata data la bandiera rossa, si è capito che era successo qualcosa di grave, ma ho preferito non vedere le immagini al replay“.

Carlitos non ha nascosto la propria gioia nel sapere che il pilota cinese era risultato illeso: “Ovviamente, sono molto contento che Zhou sia uscito indenne da quello schianto, ma quando ho visto tutta la dinamica nel retropodio sono rimasto scioccato. È stato incredibile ed è stato altrettanto incredibile che non abbia riportato nemmeno un graffio“.

Lo spagnolo ha voluto lodare la Federazione Internazionale per i progressi svolti in merito alla sicurezza: “A volte critichiamo la FIA, ma in questi casi bisogna riconoscere che ci ha aiutato e se si guarda a quanto accaduto in Formula 2 possiamo affermare che oggi l’Halo abbia salvato due vite, anche se spesso questo dispositivo viene definito brutto da vedere, ma quello che importa è la salute dei piloti. Bisogna rendere merito alla Federazione ed all’incredibile lavoro che stanno facendo per la sicurezza“.

Una domenica di sport si sarebbe potuta trasformare in tragedia, ma per fortuna tutto si è risolto nel migliore dei modi. Zhou sarà tranquillamente al via del Gran Premio d’Austria, così come Alexander Albon, finito a sua volta in ospedale per dei controlli dopo un brutto impatto contro il muretto interno della prima curva. Mai come in questi casi, ci piace dire che tutto è bene ciò che finisce bene, sperando che cose simili accadano di rado.

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