Ferrari, spunta un altro guaio: il problema va risolto immediatamente

La Ferrari è tornata alla vittoria in quel di Silverstone, ma le polemiche non sono mancate per la strategia scelta. Ora c’è un problema.

Il Gran Premio d’Austria è alle porte e si correrà in un clima turbolento, soprattutto in casa Ferrari per quanto accaduto domenica scorsa a Silverstone. La gestione del Cavallino è stata a dir poco scellerata, ed è stata tolta una vittoria a Charles Leclerc che avrebbe riaperto del tutto il mondiale, consegnandone una utile a Carlos Sainz solo per fini personali e statistici.

Ferrari F1-75 (ANSA)
Ferrari F1-75 (ANSA)

In F1 non c’è spazio per i sentimenti, ed ai tifosi ed al monegasco stesso poco interessa se lo spagnolo si è tolto la soddisfazione del primo successo in carriera. Un team come la Scuderia modenese, che ha a disposizione una vettura finalmente competitiva, non può non pensare al campionato ed alle singole vittorie di tappa, ma quanto accaduto a Silverstone qualche dubbio lo fa venire.

Sui social c’è chi urla addirittura al complotto ordito per aiutare Sainz a battere Leclerc, visti i tanti soldi che lo spagnolo porta alla Ferrari, con sponsor come Santander o Estrella Galicia. La rabbia dei fan è giustificatissima, dal momento che la gestione di Mattia Binotto, iniziata nel 2019, non ha fatto altro che peggiorare la crisi di risultati che era già presente da almeno un decennio.

In tre anni e mezzo, quella ottenuta da Carlitos a Silverstone è la sesta vittoria, e nel biennio 2020-2021 non ne è arrivata neanche una. Decisamente troppo poco per un team come il Cavallino, ma ciò che fa arrabbiare non sono le sconfitte, ma le brutte figure e la cattiva pubblicità che il marchio italiano si fa ogni domenica in pista.

Come è possibile che lo stratega Inaki Rueda non sia ancora stato allontanato dal suo ruolo, nonostante una serie imbarazzante di errori? In un qualsiasi ambiente lavorativo, chi sbaglia è sempre punito severamente, ma ciò non sembra valere per la Rossa che prosegue a suon di errori e brutte figure.

Già a Monte-Carlo, la squadra italiana si era auto-ridicolizzata con una strategia da far rabbrividere, togliendo a Leclerc una vittoria certa e facendolo finire dietro a  Sainz. Ancora una volta, domenica a Silverstone, il Cavallino sembra aver inspiegabilmente favorito lo spagnolo, che nulla aveva fatto per meritare la vittoria più del compagno di squadra.

Carlitos aveva fatto la pole position solo grazie a circostanze fortunate, per poi sbagliare durante la gara non appena Max Verstappen gli si era fatto sotto, esattamente quello che non era accaduto in Canada a ruoli invertiti. In seguito, il problema del campione del mondo alla guida della sua Red Bull lo aveva rimesso davanti, ma con un passo decisamente più lento rispetto a quello di Leclerc che aveva anche l’ala danneggiata. In seguito, sapete tutto ormai come è andata a finire.

Ferrari, ora c’è il problema delle partenze

La Ferrari ha tanti guai da risolvere, ai quali si è aggiunto quello delle partenze. Da Baku in poi, si è assistito ad un netto peggioramento nello scatto al via. In Azerbaijan era Charles Leclerc a partire dalla pole position, ed il suo stacco della frizione era stato molto buono, ma poi qualcosa è andato storto.

Dalle immagini, sembra chiaro che al monegasco sia mancato lo spunto necessario per tenere dietro Sergio Perez, e la cosa non è di facile spiegazione. Sembra quasi che manchi la spinta necessaria da parte della parte elettrica, che è dallo scorso anno il vero punto di forza della power unit Honda che equipaggia la Red Bull.

A Silverstone, la scena si è ripetuta, ma questa volta in ben due occasioni vista la bandiera rossa per l’incidente dell’Alfa Romeo Racing di Guanyu Zhou e tutto il trambusto che ne è conseguito. Al primo verde, Carlos Sainz non ha potuto nulla per contrastare Max Verstappen, ma questo non è un discorso giustificabile solo pensando alle gomme Soft calzate dal campione del mondo.

Entrambe le Ferrari, Perez e Lewis Hamilton con la Mercedes partivano con le gialle, ed il messicano ed il sette volte campione del mondo hanno fatto un sol boccone di Leclerc nei primi metri. Al secondo start, Sainz si è dovuto impegnare per rintuzzare l’affondo dell’olandese, mentre Charles è stato nuovamente infilato da Checo, per poi riprendersi la posizione con una manovra molto rischiosa che ha portato al danneggiamento della bandella sinistra dell’ala anteriore.

Quello delle partenze sta diventando un problema serio, visto che la Red Bull ha qualcosa in più sul passo gara ed è una vettura impossibile da superare. Sin qui, le Rosse non hanno mai operato un sorpasso sulle RB18 durante le gare, mentre Verstappen ha sverniciato più volte Leclerc grazie ad una velocità di punta nettamente superiore.

Ciò è avvenuto in Arabia Saudita, ad Imola ed a Miami, ma anche a Silverstone l’iridato avrebbe passato agevolmente Sainz senza l’errore dello spagnolo. Quando la Red Bull apre l’ala mobile non c’è niente da fare per nessuno, a causa di un’efficienza aerodinamica a dir poco ineguagliabile.

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