F1, attacco durissimo alla Red Bull: l’ex non le manda a dire

Daniel Ricciardo, pilota della McLaren in F1, ha lanciato una bella frecciata contro la sua ex squadra. Ecco cosa ha dichiarato.

La F1 è pronta per tornare in pista dopo un inverno ricco di tensioni. Il mondiale 2021 è stato vinto all’ultimo giro da Max Verstappen, in grado di interrompere il dominio della Mercedes di Lewis Hamilton dopo anni di passeggiate solitarie. L’olandese ha sfruttato una Red Bull finalmente competitiva, resa tale anche dalla grande crescita della power unit Honda.

Red Bull (LaPresse)
Red Bull (LaPresse)

Gli ultimi giri di Abu Dhabi hanno scatenato delle aspre polemiche, facendo finire sotto l’occhio del ciclone il direttore di gara Michael Masi. Tra pochi giorni verranno pubblicati i risultati dell’inchiesta della Federazione Internazionale sui fatti di Yas Marina, ed il giudice australiano non può dormire sonni tranquilli.

Stando alle ultime indiscrezioni, la F1 potrebbe decidere di sostituire Masi, portando al suo posto Eduardo Freitas, storico direttore di gara del mondiale endurance. Hamilton stesso ha preso malissimo il finale di stagione, che lo ha privato della possibilità di scavalcare Michael Schumacher e salire ad otto titoli mondiali.

Per almeno un mese e mezzo si è parlato di un suo papabile ritiro, che da una settimana esatta è stato smentito del tutto da un suo post pubblicato sui canali social del pilota. Per quanto riguarda la Red Bull, il 2022 è già arrivato e la RB18 è attesa come grande protagonista, anche se la presentazione di pochi giorni fa ha deluso tutti.

La monoposto messa in mostra non era altro che la showcar della FIA dotata della nuova livrea dominata dallo sponsor Oracle, diventato partner principale del team dopo un solo anno di collaborazione. La vera creatura di Adrian Newey non si vedrà prima del 23 febbraio, quando a Barcellona scatteranno i test invernali.

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F1, Ricciardo non si pente di aver lasciato la Red Bull

Venerdì è stato il turno della McLaren, che ha lanciato la nuovissima MCL36 con sospensione anteriore pull-rod. In F1, tale soluzione era stata usata per l’ultima volta dalla Ferrari nel 2015, per poi essere accantonata dopo quattro anni di utilizzo. Daniel Ricciardo sa benissimo di dover incrementare le proprie prestazioni dopo un 2021 deludente, in cui ha preso paga costantemente da Lando Norris.

L’australiano si è tolto la soddisfazione di essere tornato alla vittoria dopo tre anni e mezzo, rompendo il digiuno a Monza. L’ultimo successo di Daniel era risalente al maggio 2018, quando si impose a Monaco a bordo della Red Bull. Alla fine di quella stagione, Ricciardo abbandonò il team per passare in Renault, dove ha trascorso due campionati.

Nel 2018, dopo aver ottenuto due vittorie nelle prime sei gare, Daniel iniziò ad incappare in una serie interminabile di problemi di affidabilità, che alla fine lo portarono a rompere i rapporti con Christian Horner ed Helmut Marko. All’epoca, era ormai chiaro che la Red Bull avesse deciso di puntare tutto su Max Verstappen, che in fin dei conti ha raggiunto l’apice della F1 ripagando la fiducia della squadra.

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In un’intervista concessa a “Motorsport.com“, Ricciardo ha confermato quanto il team di Milton Keynes sia stato importante nella sua carriera, ma non è pentito di averla lasciata dopo cinque stagioni. Evidentemente, l’australiano aveva capito che non vi erano alcune possibilità di vincere, preferendo cercare fortuna altrove. La prossima stagione potrebbe rilanciarlo o condannarlo ad una carriera da comprimario.

 

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