Il modello di Lancia Delta unico al mondo: l’ha voluta così Gianni Agnelli

L’Avvocato poteva ottenere qualsiasi tipo di vettura. Dalla Lancia ricevette un esemplare esclusivo di Delta. Vedere per credere.

II potere di Gianni Agnelli nei marchi automobilistici che deteneva nel suo vasto impero economico non lo scopriamo oggi. Il rampollo della famiglia piemontese era stato in grado di portare avanti l’egemonia italiana nel settore delle quattro ruote con idee rivoluzionarie. La Ferrari lo omaggiò con una Testarossa bianca in versione cabrio, ma stenterete a credere alla creazione che ebbe in dote dal marchio Lancia.

Il modello di Lancia Delta unico al mondo
Gianni Agnelli scelse una Delta molto speciale (Ansa) tuttomotoriweb.it

La Delta fu nominata Auto dell’anno nel 1980, diventando una regina incontrastata nelle competizioni rallistiche. La vettura della casa torinese per 13 anni fece segnare numeri clamorosi. Ancora oggi la Delta è il secondo modello più venduto nella storia della Lancia con 776.970 unità prodotte che includono i 525.231 esemplari della prima serie, i 138.980 esemplari della seconda gen e i 112.759 esemplari della terza serie.

E’ palese che fu la prima generazione a far impazzire gli appassionati e anche l’Avvocato. In Italia, in quell’epoca, erano seguitissimi i Rally e la Delta riusciva a dare spettacolo, vincendo titoli a raffica. Per l’epoca vantava soluzioni avveniristiche, grazie alle sospensioni anteriori e posteriori a ruote indipendenti di tipo MacPherson. I paraurti anteriori e posteriori erano prodotti in resina poliestere rinforzata con fibre di vetro, ma era il cuore pulsante sotto il cofano a far salire un brivido ai puristi.

La speciale Lancia Delta di Gianni Agnelli

“Voglio una Delta cabrio per andare a Saint Moritz!”, esordì con questa frase Gianni Agnelli agli specialisti del marchio piemontese. Era una fredda giornata di inverno 1992 ma l’Avvocato già guardava oltre. Date una occhiata alla vecchia casa di Gianni Agnelli. Gaffino Rodolfo Rossi, capo Squadra lastratura, poi Capo Reparto Verniciatura e Responsabile per diversi anni, e dal 1° febbraio 2001 Direttore e Amministratore del Museo Nazionale dell’Automobile “Carlo Biscaretti di Ruffia” di Torino, decise di assecondare la volontà di Gianni Agnelli.

La classica 4 porte venne trasformata una 2 porte cabrio. La vettura scoperta era grigia con capote blu in tela, interni in pelle e motore 2.0 litri turbo da 250 cavalli. Una bestia che comportò 6 mesi di lavoro. L’Avvocato amava sentire il vento tra i suoi capelli e insistette per poter viaggiare a cielo aperto per Saint Moritz a bordo della Delta cabrio.

Nel video in alto caricato dal canale YouTube DeltaTheLegendVideos potrete osservarla nei minimi dettagli, conservata in un museo. Sul piano estetico la versione tradizionale, probabilmente, risulta più armoniosa ma solo Gianni Agnelli poteva frusciarsi del modello scoperto.

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