Auto, conoscete il misterioso metallo che è nelle marmitte? Vale una fortuna

Le nostre auto sono fatte da un numero elevatissimo di materiali, ed oggi vi parleremo di uno dei meno noti. Ecco qual è.

Oggi vi parleremo di una grande curiosità che riguarda il mondo delle auto, e di un elemento, o meglio di un metallo, che tutti abbiamo a bordo ma che in pochi conoscono. Le nostre vetture sono dotate di tantissimi sistemi di cui non siamo nemmeno a conoscenza, ed anche di un metallo che è bene conoscere.

Auto, conoscete il misterioso metallo che è nelle marmitte? Vale una fortuna
Marmitta – Tuttomotoriweb.it

In particolare, stiamo facendo riferimento al palladio, che secondo molti vale anche più dell’oro, e che viene utilizzato nelle nostre auto per uno scopo molto importante. Di certo, non si tratta di un materiale sfruttato per rendere più grazioso il nostro abitacolo, dal momento che lo troviamo nei pressi di tubi di scarico. Ecco la verità su di esso.

Auto, scopriamo il palladio che è nelle marmitte

Sulle colonne di “Virgilio.it“, è stato approfondito il tema del palladio, un metallo che si trova nelle marmitte delle nostre auto. Il suo valore è assolutamente incredibile, dal momento che ha un prezzo che è pari a 2.500 dollari l’oncia, ben cinque volte in più rispetto a quanto valeva nel 2016, periodo nel quale si fermava a quota 470 dollari l’oncia. L’ascesa dei suoi prezzi è stata impressionante, e per gli esperti si lega ad un fattore molto chiaro.

Palladio marmitta vale tantissimo
Palladio marmitta in mostra – Tuttomotoriweb.it

Infatti, il prezzo del palladio è in aumento perché ce n’è sempre di meno, a fronte di una domanda in netta crescita. Il palladio viene usato nelle auto a benzina ed in quelle ibride, mentre non viene montato su quelle a gasolio. Considerando che la vendita delle prime due è in costante crescita, mentre quelle diesel sono in calo, non stupisce sapere che se ne trovi sempre di meno.

Ma perché il palladio è tanto importante? In sostanza, ha la capacità di velocizzare la reazione di ossidazione dell’ossido di carbonio, così come degli idrocarburi in combustione, facendola avvenire a ben 300 gradi. Si tratta di una temperatura ben più bassa rispetto a quella che si può realizzare in una fiamma o nei cilindri del motore, ed è per questo considerato molto efficiente.

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