Marc Marquez, si è steso ancora: i motivi dell’inizio da incubo in Giappone

Il 2023 per Marc Marquez è un calvario senza fine. A Motegi il pilota è finito al suolo nel finale della sessione di libere. Ecco cosa è successo.

Per la Honda ben figurare nella gara di casa rappresenta un esigenza primaria in una fase così critica. La casa di Tokyo è il fanalino di coda della graduatoria costruttori, a -2 dalla Yamaha. Il team di Iwata, però, corre con sole due moto in pista nel 2023 per la mancanza di una squadra satellite. La Honda si è tenuta in piedi grazie alla vittoria di Alex Rins, rider del Lucio Cecchinello Racing, al COTA.

Marc Marquez si è steso ancora
L’amarezza di Marc Marquez (LaPresse) tuttomotoriweb.it

Il team satellite della squadra dell’ala dorata, alla vigilia della tappa in Giappone, ha 30 punti in più del Repsol Honda Team, fanalino di coda anche della graduatoria dei team. Basterebbe questo a far comprendere a tutti l’importanza della sfida di Motegi. I riscontri della giornata di venerdì dedicata alle prove libere sono tutt’altro che incoraggianti.

Alex Rins ha alzato bandiera bianca e sarà sostituito dal tester Bradl che, nello scorso weekend, ha combinato un disastro al via della SR in India. Avanti a tutte c’è una splendida KTM con Brad Binder che ha dettato il passo di una anomala TOP-10, già ammessi direttamente alla Q2. Il sudafricano ha fatto registrare il nuovo record della pista che resisteva dai tempi di Jorge Lorenzo in Yamaha. Demolito il crono del 2016 con un clamoroso 1’43″489, destinato a scendere domani in qualifica.

La Ducati è sul pezzo con un Bagnaia pimpante che ha chiuso a soli 29 millesimi dal sudafricano. Al terzo posto l’Aprilia di Aleix Espargaró. Seguono gli osservati speciali Jorge Martin e Marco Bezzecchi. Vi sono tutti gli elementi per assistere ad una super battaglia senza esclusione di colpi. E le giapponesi? Marc Marquez e Fabio Quartararo, alfieri di Honda e Yamaha, sono finiti al suolo nella parte finale della sessione.

L’amarezza di Marc Marquez

Il trentenne aveva la possibilità di fissare un buon crono per un accesso diretto in Q2, ma, proprio come il campione 2021 della Yamaha, è caduto sul più bello. El Diablo ha provato ad entrare in TOP-10 con una seconda moto ma non ci è riuscito. Il pilota della Honda ha fatto un errore e c’è stata una gran confusione con le bandiere gialle.

L’amarezza di Marc Marquez
Marquez sulla RC213V (Ansa) tuttomotoriweb.it

Ha affrontato l’ultimo giro, pensando che avrebbe dovuto abbassare il tempo in un 1:44.0. Avrebbe dovuto andare al limite in tutte le curve e nella prima è scivolato. Un bel problema perché l’otto volte iridato non ha feeling con la RC213V. Per andare oltre i limiti deve prendersi dei rischi enorme, come del resto in India, ma le cadute sono un fattore. Ecco il futuro di Marc secondo il connazionale Jorge Lorenzo.

Ci sono più rischi. Può andare bene ma anche no. Quindi vediamo domani se le sensazioni sono buone, se ho la gomma giusta, se mi sento bene, allora, forse, c’è la possibilità di passare alla Q2. Ma molte cose devono andare a posto. Guido bene, ma in molte curve guido in modo innaturale“, ha sancito il #95, come riportato su MARCA. Sta provando ad adattarsi ad una moto nata male, ma guida in modo, totalmente, innaturale rispetto al suo periodo aureo.

Gestione cookie