La Mercedes ha una lunga storia nel mondo delle corse, ed ha dominato la F1 recente. Ecco il perché del loro appellativo.
La Mercedes è tornata in F1 nel 2010, optando per Michael Schumacher e Nico Rosberg come piloti, a seguito dell’acquisizione della Brawn GP, che vinse un clamoroso mondiale nel 2009 con Jenson Button. Una squadra di proprietà della squadra di Stoccarda mancava dagli albori della massima formula, precisamente dal bienno 1954-1955.
All’epoca, Juan Manuel Fangio dominò la scena, ma poi i tedeschi si ritirarono da ogni categoria del motorsport dopo la tragedia di Le Mans del 1955, quella in cui Pierre Levegh, al volante di una Mercedes, uccise 83 persone in un incidente, nel quale andò ad investire il pubblico.
Dopo un’assenza di oltre trent’anni, il marchio teutonico si riaffacciò al mondo dei motori proprio nel mondiale prototipi ed alla 24 ore di Le Mans, fornendo motori e supporto tecnico alla Sauber, vincendo con la C9 l’edizione del 1989. La partnership con la casa svizzera arrivò anche in F1, con la fornitura dei motori del 1993.
In seguito, fu firmato l’accordo con la McLaren, che andò avanti dal 1996 al 2014, sino al nuovo legame che è stato stretto nel 2021. Con il team di Woking sono stati vinti tre mondiali piloti, nel 1998 e nel 1999 con Mika Hakkinen e nel 2008 con Lewis Hamilton, ed anche un titolo costruttori, nel 1998 con il finlandese e David Coulthard.
Come detto, il grande ritorno avvenne nel 2010, e dopo qualche anno difficile, con l’avvento dell’era ibrida, il team con sede a Brackley ha iniziato a dominare la scena, vincendo 8 titoli costruttori e 7 piloti tra il 2014 ed il 2021. Ora andremo a vedere il motivo dell’appellativo frecce d’argento, che da sempre viene dato alle auto della casa della Stella a tre punte.
Mercedes, ecco perché si chiamano frecce d’argento
Le Mercedes da competizione sono sempre state chiamate frecce d’argento, ed ovviamente il motivo si lega al loro colore. Pensate che l’origine delle frecce d’argento risale al 1934, ovvero agli albori dell’automobilismo, quando mancavano ancora 16 anni alla prima edizione del mondiale di F1.
Secondo la leggenda, in occasione di una gara al Nurburgring, in Germania, la W25 da competizione risultò un chilo più pesante del limite regolamentare, di 750 kg. Dunque, Alfred Neabauer, che era il direttore sportivo dello squadrone della casa tedesca, prese una decisione che avrebbe cambiato la storia di questo marchio.
Infatti, diede ordine di raschiare la vernice bianca per togliere peso, lasciando in vista l’argento dell’alluminio. A quel punto, la Mercedes prese l’abitudine di correre con questa tipologia di livrea, che non avrebbe più abbandonato se non in questi ultimi anni, come molti di voi avranno notato.
Infatti, nelle ultime stagioni di F1, dal 2020 in particolare, le frecce d’argento sono diventate frecce nere, ed il motivo sta nella lotta al razzismo. Nel biennio 2020-2021 si è usata una livrea del tutto nera, prima del ritorno all’argento nel 2022. Con grande sorpresa di tutti, la F1 W14 di quest’anno è tornata nera, ed è probabile che anche in futuro venga adottata questa colorazione.