La Punto è stata tra le vetture FIAT più apprezzate dagli italiani nel nuovo millennio, insieme alla Panda e alla 500. Ecco quali erano i suoi consumi.
Gli amanti delle FIAT ci saranno rimasti male quando i vertici annunciarono la sua uscita di scena. Il canto del cigno della Punto avvenne nel 2018. Lo stabilimento di Melfi sfornò gli ultimi telai, terminando la produzione di un’auto che, a distanza di 5 anni, conserva ancora una linea moderna e piacevole.
La prima serie, nata nel 1993 e disegnata da Giorgetto Giugiaro, era un utilitaria perfetta per la città con delle linee sinuose. La seconda gen arrivò nel 1999 con un design più spigoloso e fu realizzata nel Centro Stile FIAT. La terza, lanciata nel 2005, fu costruita dall’Italdesign Giugiaro. L’ultima generazione fu declinata in tre varianti. Il modello di punta, la Grande Punto, rappresentava il perfetto connubio tra versatilità e abitabilità.
Ogni generazione ha avuto il suo perché, riscontrando un grande successo di pubblico. Con gli ultimi ritocchi estetici la linea dell’utilitaria FIAT divenne filante e molto pulita. Perfetta per le giungle urbane, era ideale per una famiglia che volesse anche spaziare in gite fuori porta.
La dotazione standard crebbe con airbag frontali e per la testa, laterali anteriori e quello per le ginocchia del guidatore, l’Esp, i fendinebbia con funzione di luci di svolta e il cruise control. Spaziosa per quattro passeggeri godeva anche di un discreto bagagliaio.
I consumi della FIAT Punto
La vettura risultò solida anche secondo i rigorosi standard dell’Euro NCAP, ottenendo una valutazione globale di 5 stelle. Anche i bambini risultavano molto protetti. La Punto aveva una motorizzazione molto ricca. Con bicilindrico 0.9 TwinAir presentava un certo brio e consumi contenuti. Il bicilindrico turbo a benzina con valvole d’aspirazione ad apertura variabile in base al regime di rotazione e alla potenza necessaria era una garanzia.
Qualora trovaste sul mercato dell’usato una Punto di ultima gen con questo motore ve lo consigliamo. Con 85 CV, in modalità Eco, è possibile contenere i consumi. La casa torinese dichiarò 23,8 km/l. Un dato difficile da strappare, soprattutto dopo anni utilizzo.
La ripresa era uno tratti di forza, godendo di una erogazione ottima. Le dimensioni (lunga appena 407 cm) la rendevano anche una regina nei parcheggi. Con il tasto city l’auto diventava un piuma, facilitando le manovre. Unico neo la limitata visuale dal lunotto. L’auto non era pensata solo per i giovani, come le precedenti serie. Tra gli optional c’erano il tetto apribile panoramico in vetro, il climatizzatore automatico e il navigatore estraibile.
Secondo un test effettuato su AlVolante la Fiat Punto 0.9 TwinAir 5 porte, con la funzione Eco, raggiungeva i consumi più bassi rispetto agli standard del 5%. Secondo i rilevamenti nel traffico di città l’utilitaria FIAT raggiungeva i 13,5 km/l, presentando una erogazione bicilindrica pulita e fluida già a bassi regimi.
La spesa per coprire i 100 chilometri, secondo i dati dell’epoca, erano per il 1.4 8v aspirato benzina: 13.40 euro. Per il TwinAir 0.9 turbo benzina: 8.87 euro. Per l’EasyPower 1.4 benzina-gpl: 6.84 euro. Il NaturalPower 1.4 benzina-metano: 5.29 euro. Il Multijet 1.3 diesel 75: 9.46 euro. Il Multijet 1.3 diesel 85 S&S: 7.56 euro e Multijet 1.3 diesel 95 S&S: 9.11 euro. Oggi vi servirà un extra.