Cosa rappresenta il simbolo Benetton? Ecco svelato il significato del logo

Benetton è stato tra i primi marchi in assoluto a credere nell’inclusione. Le collezioni maschili e femminili hanno avuto un grande impatto, grazie anche ai successi in F1.

La storia del marchio Benetton è cominciata negli anni ’60. Giuliana Benetton, in un piccolo negozietto, confezionava maglie e regalò un maglione di colore giallo a suo fratello Luciano. All’epoca c’erano rigorosi colori smorti, mentre luminosissimi maglioni di colori accesi erano molto rari. Il maglione indossato da Luciano divenne un must have.

Il simbolo Benetton
Logo Benetton (Ansa) tuttomotoriweb.it

Tutti lo volevano e a quel punto Giuliana creò nuovi maglioni e Luciano iniziò a venderli. Tutto è cominciato con una vecchia macchina per la produzione di calze a rete. Da allora fu un crescendo di vendite e richieste. A volte basta solo una idea per ottenere un successo planetario. Benetton ha avuto una grande intuizione, ma prima di arrivare ai piani alti ci volle del tempo.

La famiglia Benetton si è rivelata molto unita. Gli altri fratelli, Gilberto e Carlo, gestivano aspetti finanziari e produttivi. Un tempo determinate scalate erano possibili grazie ad un aiuto reciproco dei membri familiari. Le piccole e medie imprese familiari hanno fatto la storia, infatti, del Belpaese.

La storia del logo Benetton

Una delle caratteristiche che rese noto il brand anche al di fuori del confini nazionali fu il “folpetto”, il logo disegnato nel 1971 da Franco Giacometti e Giulio Cittato che diede un immagine distintiva. Il piccolo polpo, che riporta alla mente anche l’intreccio della particolare trama di tessuto dei maglioni è diventato un simbolo.

La soluzione diede un ulteriore impulso al marchio per aggiornare il classico maglione di lana. Un proddot che non era mai stato cool divenne, in 36 colori differenti, un capo alla moda. L’idea fu quella di produrre, con una speciale tecnica di tintura, maglioni pre-confezionati in lana non candeggiata, in grado di realizzare diverse varianti in modo veloce ed economico.

Famiglia Benetton
Benetton (Ansa) tuttomotoriweb.it

Il primo negozio, aperto a Belluno nel 1966, fu preso d’assalto. Grazie agli introiti nacquero ulteriori shop a macchia d’olio in altre città. Il sistema di franchising, strutturato su partnership indipendenti risultò vincente. Il sistema informativo in grado di mettere in collegamento diretto ordini, magazzino e distribuzione fu spettacolare.

Dietro a certe storie vi sono tante idee nelle idee che portarono al primo punto vendita completamente robotizzato già nel 1984. Si tratta di intuizioni imprenditoriali che hanno reso il brand di Treviso apprezzato in ogni angolo della terra. La collaborazione con Oliviero Toscani con lo slogan “Tutti i colori del mondo”, poi “United Colors of Benetton”, frase che riporta ai capi colorati, lanciando un’idea positiva di diversità culturale.

Le foto fecero il giro del mondo e con Flavio Briatore e Michael Schumacher il successo arrivò anche nella categoria regina del Motorsport. Il tedesco celebrò i suoi primi due titoli mondiali in carriera a bordo di una Benetton, poi divenuta Renault.

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