Mercedes, appello di Wolff alla FIA: vuole fermare la Red Bull

L’inizio di Mondiale 2023 di F1 della Stella non si è rivelato particolarmente positivo, e ora il team principal Wolff si appella ai federali.

Dopo aver dominato dal 2014 al 2020 tra i piloti, e fino al 2021 tra i costruttori, la Mercedes sta vivendo un periodo di bassa. Il suo ciclo si è evidentemente ultimato, e il responsabile del muretto Toto Wolff non se ne riesce a fare una ragione. D’altronde per lui è la prima volta. Mai da quando è a Stoccarda, si era trovato in una situazione del genere. E per questo non ha nascosto il disappunto.

Wolff contro la Red Bull
Tuttomotoriweb.it (Ansa Foto)

A suo avviso la Red Bull vince troppo e necessita di essere fermata. Nel 2022 tra Verstappen e Perez, la scuderia energetica si era portata a casa 17 successi di gara in 22 disputate. Mentre quest’anno è già a quota quattro su quattro. Il rischio della Formula Noia è dunque dietro l’angolo. E ovviamente quando non è la tua squadra ad ammazzare la concorrenza, il fatto brucia e parecchio.

A poche ore dell’inizio del weekend di Miami, il primo dei tre in programma negli States, il manager austriaco si è quindi fatto sentire, chiedendo una mano dall’alto. Non alto alto, intendiamo. Ma dagli uffici della Federazione.

L’imbattibile Red Bull dà fastidio a Wolff

A dare più fastidio al 51enne, sarebbero in particolare le doppiette marchiate equipe di Milton Keynes. Quelle che, alla lunga e se dovessero continuare a ripetersi, potrebbero allontanare il pubblico dagli spalti, e gli spettatori dalla tv. “Il GP dell’Azerbaijan è stato noioso“, ha affermato, puntando il dito contro un regolamento che avrebbe dovuto garantire mari e monti in termini di spettacolo, ma che si è rivelato fallimentare.  “Non ci sono stati sorpassi e anche con una differenza di passo notevole, non era possibile sopravanzare nessuno a meno che questi non commettesse un errore“.

Sotto accusa sono pure le zone DRS, che ad esempio, a Baku sono state accorciate. “Dopo un fine settimana del genere, sebbene non si possa dire che la direzione intrapresa sia sbagliata e che si debba cambiare tutto, ci si dovrebbe invece chiedere come mai non c’è stata azione e trovare una soluzione“.

Sul Caspio, la F1 ha sperimentato un nuovo format. Le libere 1 sono state immediatamente seguite dalle qualifiche per il gran premio domenicale, mentre il sabato è stato a sé stante. Un test generale per l’obiettivo Liberty Media. Ovvero due corse per vendere più ticket. Peccato che, appunto come detto dal dirigente delle Frecce Nere, entrambi i GP siano stati soporiferi.

Colpa delle regole? Non solo. Per il marito di Susie Stoddard, anche della Red Bull. “Loro sono al top. Poi dietro ci sono sei macchine. E successivamente, a forte distanza un altro gruppetto”, ha analizzato lo stato dello schieramento.

Che implicitamente la richiesta sia quella di invitare Christian Horner e soci a limitare il motore della loro monoposto? Chi lo sa. Per spegnere le polemiche il viennese ha assolto i rivali dall’accusa di giocare a nascondino. “Domenica hanno spinto, mostrando il loro vero potenziale. Considerando il vantaggio su Leclerc, hanno un margine di mezzo secondo“.

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