Quali sono i marchi appartenenti alla famiglia Agnelli? Ne hanno tantissimi

La famiglia Agnelli è una delle più ricche d’Italia, ed è sicuramente la casata di imprenditori più famosa. Ecco di cosa sono proprietari.

Nella giornata di oggi, vi parleremo di un argomento sempre molto interessante, che vede protagonista la famiglia Agnelli. Stiamo parlando di veri e propri giganti dell’imprenditoria italiana, una casata che ha fatto la storia e che continuerà a farla anche in futuro, grazie all’attenta gestione di un patrimonio incalcolabile.

Agnelli Elkann (Ansa Foto - LaPresse)
Agnelli Elkann (Ansa Foto – LaPresse)

In particolare, gli Agnelli, uniti agli Elkann, stanno affidando tutte le loro attività di investimento su Exor, che è controllata da John e che ha le mani in pasta in praticamente tutto il mondo degli investimenti, con dei dati da brividi per ciò che riguarda i fatturati ed i guadagni annui.

Agnelli, ecco i marchi che sono associati alla famiglia

La famiglia Agnelli ha generato e genera la maggior fonte di guadagno dal marchio FIAT, ovvero la più nota casa automobilistica italiana, anche se le cose sono leggermente cambiate rispetto al passato. Oggi, infatti, questo marchio non è più solo e soltanto legato a Torino, ma al gruppo Stellantis diretto da Carlos Tavares, anche se pure lì ci sono gli Elkann ben coinvolti.

La Exor è la holding finanziaria olandese che controlla tutti i marchi legati a questa famiglia, che ha una capitalizzazione di quasi 17 miliardi di euro al 2021. In questo gigante del mondo dell’imprenditoria, sono racchiusi tutti i marchi che appartengono alla famiglia Agnelli, ed ora li andremo ad elencare.

Di Exor fa infatti parte lo stesso gruppo Stellantis, la compagnia di capital good CNH Industrial, il gruppo industriale Iveco, ma non potevano mancare neanche i due gruppi sportivi più importanti, ovvero la Ferrari, intesa sia come azienda del reparto prodotto che del settore motorsport, e la squadra di calcio Juventus, uno dei club più vincenti del mondo e vero orgoglio ed amore di questa casata di imprenditori.

Anche il settimanale The Economist fa parte di Exor, così come il gruppo editoriale GEDI, che è proprietario di alcuni dei quotidiani più noti, come Repubblica, La Stampa ed il Secolo XIX. Exor è stata quotata alla borsa di Milano nell’indice FTSE MIB sino al settembre del 2022, ma ora è quotata soltanto a quella di Amsterdam.

Ricordiamo che Exor era nota, sino al 1927, come Istituto Finanziario Industriale, e poi ha assunto questa denominazione dopo la fusione con IFIL Investments. Insomma, la forza del gruppo è sempre stata la capacità di investire, e di non fermarsi mai con l’obiettivo di credere e sviluppare nuovi mercati, e c’è da dire che tutto ciò ha dato ragione ai grandi capi, che hanno generato dei guadagni sempre più importanti alla famiglia, già ricchissima di suo grazie a quanto fatto in passato.

A questo punto, per i fan dei motori, non resta che riportare la Ferrari ad andar forte, ma non pare esserci la passione di prima. L’Avvocato, morto nel 2003, era uno che amava il Cavallino e che spinse per assumere Michael Schumacher negli anni Novanta, ma ora non pare esserci la stessa passione di quel periodo. Qualcosa deve cambiare ed anche in fretta.

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