Bagnaia e quella maledizione che prosegue: ecco cosa non gli è ancora riuscito in carriera

Pecco Bagnaia è caduto mentre dominava il GP delle Americhe in quel di Austin, un errore grave e che di sicuro si farà sentire in futuro.

Una domenica nera quella vissuta da Pecco Bagnaia in quel di Austin, dove era tutto pronto per la festa e per il nuovo sorpasso in testa al mondiale ai danni di Marco Bezzecchi. Dopo la pole position ed il dominio nella Sprint Race del sabato, il successo domenicale sembrava scontato per il campione del mondo della MotoGP, che è invece crollato sotto il peso della tensione.

Bagnaia e la grande delusione di Austin (ANSA)
Bagnaia e la grande delusione di Austin (ANSA)

A differenza della “garetta” del sabato, Alex Rins con la sua Honda LCR è riuscito a mettere pressione a Pecco, restandogli negli scarichi per tutta la prima parte di gara. In maniera abbastanza clamorosa, il rider torinese è poi scivolato alla seconda curva, un punto dove di solito non si sbaglia, finendo la propria corsa nella ghiaia.

Per Bagnaia si è trattato di un errore molto grave, che ha scatenato nuove polemiche e feroci critiche sui social. Pecco è indiscutibilmente il pilota più veloce del momento, grazie ad una Ducati stellare e ad un talento che in termini di velocità pura gli permette di non essere invidioso di nessuno.

Tuttavia, sembra di essere tornati alla prima parte della scorsa stagione, quando Pecco gettò via tantissimi punti finendo spesso a terra, con errori di una certa gravità. La mancata vittoria di Austin corrisponde anche al proseguimento di una sorta di maledizione, che vi andremo a svelare nelle prossime righe.

Bagnaia, nessuna vittoria in America in MotoGP

Pecco Bagnaia non ha mai trovato un grande feeling ad Austin in MotoGP, e la conferma è arrivata dalla caduta di questa domenica. Il campione del mondo ha vinto qui nel 2018, quando correva in Moto2, nell’anno del titolo mondiale, ma in top class continua a fare fatica.

Sia nel 2021 che sabato scorso ha ottenuto la pole position, senza però riuscire a salire sul gradino più alto del podio. Considerando la caduta ed il conseguente ritiro di Termas de Rio Hondo, Pecco conferma il fatto di non riuscire a vincere nel continente americano, che ormai pare essere diventato una zona del mondo maledetta.

La Ducati stessa non ha mai trovato grande fortuna da queste parti, con l’unica vittoria in 10 edizioni che è stata ottenuta lo scorso anno da Enea Bastianini, ma con il Gresini Racing e non con il team ufficiale. Bagnaia, dunque, ha gettato via una vittoria che avrebbe anche avuto una certa rilevanza sul fronte delle statistiche, ma tutto si è invece concluso con una fredda delusione.

Il momento è molto delicato per il campione del mondo in carica, che senza errori avrebbe già messo una seria ipoteca sul secondo titolo mondiale consecutivo. Adesso c’è la necessità di reagire ed anche alla svelta, altrimenti potrebbero esserci problemi inattesi sino a poco fa.

Una serie di errori che possono pesare tanto

Pecco Bagnaia aveva iniziato la stagione in maniera perfetta, dominando sia la Sprint Race che la gara domenicale di Portimao, facendo subito capire chi fosse il favorito di questa stagione. In Argentina c’è poi stato un fine settimana non facile, ma durante il Gran Premio della domenica, le cose sembravano essersi messe al loro posto.

Dopo il sorpasso su Alex Marquez, Pecco era in seconda posizione, prima di farsi tradire dal fondo bagnato che lo ha portato a finire per le terre. In quel caso, sono andati perduti 20 punti, e se vogliamo essere buoni, si può dire che ci sta perdonare un errore sul bagnato, ma è chiaro che quello che è successo ad Austin possa cambiare del tutto le carte in tavola.

Pecco aveva ottenuto la pole position del GP delle Americhe per poi dominare la Sprint Race, ma la scivolata in gara è sintomo di una maturità che sembrava essere stata trovata, ma che ora è di nuovo persa per strada. Pecco è ora a -11 da Marco Bezzecchi, ma ne ha persi ben 45 nel corso delle ultime due tappe.

Ducati (ANSA)
Ducati con Pecco Bagnaia in Argentina (ANSA)

Se vogliamo, questo tiene in gioco anche Enea Bastianini, che dovrebbe rientrare tra due settimane a Jerez de la Frontera, e partirà con 53 lunghezze di distacco dal compagno di squadra. Il rider torinese resta comunque il grande favorito, ma è chiaro che questi continui errori siano una macchina importante sulla sua stagione.

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