Michelin avvisa la F1: ha preso una decisione clamorosa

La Michelin ha annunciato che non parteciperà alla gara per diventare nuovo fornitore unico delle gomme dalla F1. Svelata la ragione.

A fine marzo la FIA ha dato il via ad un nuovo tender per diventare gommista ufficiale del Circus e delle due categorie di supporto, Formula 2 e Formula 3, a partire dal 2025 fino al 2027 con la possibilità di opzione per il 2028. E da quanto si apprende la Michelin ha detto di no. Al momento solamente la Pirelli avrebbe mostrato interesse a fornire gli pneumatici da 18 pollici alla disciplina più in vista dell’automobilismo.

Gomme Michelin
Gomme Michelin (Ansa Foto)

Il motivo potrebbe essere quello dello scarso appeal sportivo della serie, ormai diventata un mero show da piattaforme web stile Netflix a scapito della sua primigenia ragione di nascita, ovvero permettere ai migliori costruttori di auto al mondo di confrontarsi in pista.

Michelin dice no alla F1, il perché

Da quanto si apprende, al momento, i produttori di gomme starebbero vagliando tutta la documentazione richiesta dalla Federazione Internazionale in vista della scadenza fissata al 15 maggio. Ma al contrario degli altri produttori che finora hanno taciuto, quello francesce ha dichiarato chiaro e tondo di non aver intenzione di parteciare al bando.

Come riferito dali federali, Liberty Media e le scuderie iscritte al campionato avrebbero dibattuto sul da farsi e sarebbero giunti ad una quadra sui punti imprescindibili. Ad esempio la riduzione del surriscaldamento e del degrado, pur dando spazio alla strategia.

Per il brand transalpino certe parole sarebbero state pronunciate a vanvera, in quanto i vertici della top class chiederebbero proprio la massima usura in modo da avere più soste e più occasioni di rimascolamento delle carte.

Ne abbiamo discusso a lungo con la dirigenza della classe regina. E non abbiamo trovato un accordo. In quanto loro sostengono che per il bene dello spettacolo bisogna avere coperture che si distruggono. Per quanto ci riguarda non sapremmo come fare. Quindi ci facciamo da parte”, ha confidato a The Drive il CEO della Casa di Clermond-Ferrand Florent Menegaux. Ribadendo poi la propria estraneità all’idea di un motorsport poco deciso dallo scontro in circuito dai piloti, e molto dalle tattiche dei vari box.

A questo proposito l’amministratore delegato Michelin ha sostenuto che andrebbe data l’opportunità ai driver di gestirsi in autonomia e di spingere liberamente. Ma non solo. I team dovrebbero avere ben chiaro come usare le “scarpe” per farle funzionare al massimo dal primo all’ultimo giro.

Insomma, finché la filosofia sarà quella attualmente in vigore, non vedremo mai il marchio francese nel Circus. “Dobbiamo ricordarci sempre del motivo che ci spinge alla competizioni. Ovvero la tecnologia. Il nostro impegno nelle corse è dovuto alla consapevolezza che è il modo migliore per testare rapidamente le novità“, ha spiegato.

E naturalmente ci sono dei vantaggi collaterali, come lo spettacolo e altresì l’aspetto  puramente legato al marketing. Da questo punto di vista va detto che noi siamo già molto conosciuti a livello internazionale, per cui non abbiamo bisogno di prendere parte al Mondiale“, ha chiuso la porta all’ipotetico ingresso in griglia, minimizzando l’aspetto della caccia alla notorietà.

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