Pirelli pronta a lasciare la F1? Ecco chi può sostituirla

Il mondiale di F1 è fornito dalla Pirelli ormai dal lontano 2011, ed a breve occorrerà decidere se proseguirà o meno in futuro.

La F1 è fornita dalle gomme Pirelli dal 2011, anno in cui il costruttore milanese subentrò alla Bridgestone. Ciò significa che questo marchio domina ormai la scena da 13 stagioni, e c’è da dire che ci sono state non poche polemiche in questo lungo periodo, visto ciò che è accaduto sin dai primi anni.

F1 Gomme Pirelli si decide il loro futuro (ANSA)
F1 Gomme Pirelli si decide il loro futuro (ANSA)

Nel 2013, prima di tutto, ci fu il test segreto della Mercedes che ribaltò le sorti di un team in netta crisi nella gestione degli pneumatici, ed in quella stagione avvenne anche un cambiamento nella costruzione a campionato in corso che diede una bella mano alla Red Bull ed allo stesso team di Brackley, tagliando le gambe alla Ferrari.

Anche nel 2018 non mancarono le polemiche, vista l’introduzione degli pneumatici con battistrada ridotto in alcune piste, ed anche in quel caso furono le frecce d’argento ad approfittarne. La Pirelli ha avuto un’esperienze ricca di luci ed ombre in F1, ed ora la FIA ha aperto un bando per il nuovo fornitore che ci sarà tra il 2025 ed il 2027, con il costruttore milanese che potrebbe comunque proseguire.

F1, la FIA apre un bando per la fornitura dal 2025 al 2027

La FIA hanno ufficialmente aperto il tender, ovvero il bando, per la fornitura unica di gomme che ci sarà in F1 tra il 2025 ed il 2027. La certezza è che si andrà avanti con il monogomma, e che i tempi della battaglia tra Bridgestone e Michelin, andata avanti dal 2001 al 2006, resteranno molto lontani.

Attualmente, la Pirelli ha un contratto per la fornitura degli pneumatici ai team di F1 che andrà in scadenza alla fine del 2024, e che ancora non è stato rinnovato. Va sottolineato che chiunque andrà a vincere il bando dovrà rifornire non solo la massima serie automobilistica, ma anche la Formula 2 e la Formula 3, un lavoro molto impegnativo.

Il tender è la prima fase di questo processo di selezione da parte della FIA, nella quale i costruttori interessati andranno a depositare le loro proposte. Dal 2025 in avanti si continuerà ad utilizzare le gomme introdotte lo scorso anno, ovvero quelle con cerchioni di 18 pollici, ma con obiettivi molto chiari e che dovranno perfezionare gli pneumatici attualmente in uso.

Infatti, occorrerà diminuire il più possibile il surriscaldamento, che non consente ai piloti di spingere ad ogni singolo giro come ben si è visto in Bahrain, andando a compromettere lo spettacolo. Inoltre, anche il degrado dovrà essere minore, senza tornare al passato in cui la strategia era obbligata con una sola sosta, per cui, ci sarà un bel dà fare per chiunque sarà interessato a questa nuova sfida.

Le gomme del futuro dovranno essere più sostenibili

Inoltre, c’è da segnalare anche la richiesta di un minor impatto ambientale da parte delle nuove gomme di F1, per cercare di rendere questo prodotto il più sostenibile possibile, in linea con obiettivi futuri del Circus. Uno dei grandi obiettivi della massima serie del futuro è quello di eliminare le termocoperte, cosa già fatta nel FIA WEC, dove operano la Michelin per quello che riguarda le classe Hypercar e GTE AM e la Goodyear per la LMP2.

I risultati di Sebring non sono stati esaltanti, visto che ci sono stati alcuni incidenti causati proprio dalla gomma fredda, ma su questo la FIA appare irremovibile. Secondo molte fonti, il Circus potrebbe eliminare le termocoperte già a partire dal 2024, anche se molti piloti, tra cui Lewis Hamilton e Max Verstappen, si sono dichiarati estremamente contrari a questa decisione.

Carlos Sainz su Ferrari
Carlos Sainz su Ferrari (Ansa Foto)

A questo punto, sarà da capire quella che sarà la volontà della Pirelli, che tramite le parole di Mario Isola e Simone Berra ha già fatto intendere di voler proseguire nella massima formula. Se la casa lombarda dovesse ufficialmente iscriversi al tender, è logico che avrà un bel vantaggio di esperienza sui nuovi candidati, soprattutto in termini di impatto ambientale e gestione del degrado.

Dispiace, tuttavia, che si vada avanti con il monogomma, perché dare la possibilità ai team di scegliere almeno tra due costruttori avrebbe sicuramente potuto aumentare lo spettacolo, ma non sembra esserci questa volontà. Nei prossimi mesi, si saprà chi vorrà candidarsi a questo ruolo.

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