Vettel torna già in F1? Sul piatto un’offerta irrinunciabile

Ritiratosi dalla F1 a fine 2022 Vettel potrebbe tornare l’anno prossimo in una veste inedita. Il paddock e i piloti già ne parlano.

Mentre ci si avvicina a passo lento al GP dell’Azerbaijan, nel Circus si mormora di scossoni in seno ad alcune scuderie. Tra queste l’Alpha Tauri, finora legata alla Red Bull. Sin dalla fondazione avvenuta nel 2006, al vertice del suo muretto c’è stato Franz Tost, tuttavia, di recente il manager austriaco ha accennato ad una sua uscita di scena per ragioni anagrafiche. Oggi 67enne, avrebbe infatti espresso la volontà di dire stop ai ritmi indiavolati della massima serie entro le 70 primavere. “Non so quando mi fermerò, ma posso assicurarvi al 100% che per quell’ora non mi vedrete più ai box“, ha affermato al magazine olandese Formule 1, confessando di essere ansioso di tornare ai suoi hobby e passioni.

Sebastian Vettel
Sebastian Vettel (Ansa Foto)

Finalmente potrò riprendere a sciare. I mesi migliori per farlo sono febbraio e marzo, però adesso sono sempre impegnato, tra la finalizzazione della nuova auto, e i test. Questa volta ad esempio ci sono stati i tre GP in Bahrain, Arabia Saudita e Australia“, ha confidato.

Vettel pronto ad una nuova carriera?

Ovviamente andando via lui, dovrà arrivare un sostituto ed è già partito il toto nomi. Interrogato sul tema dal podcast Beyond the Grid uno dei due portacolori del team Yuki Tsunoda ha rivelato di aspettarsi Sebastian Vettel di rientro nel gruppo energetico nelle vesti forse di boss, forse di altro. Magari al posto di Helmut Marko nella funzione di cacciatore di talenti. “Credo che farebbe un ottimo lavoro con i piloti in erba, in quanto è stato uno dei più vincenti di sempre“, ha analizzato.

A convincere il nipponico delle capacità amministrative e gestionali del tedesco, i svariati briefing che lo scorso campionato vedevano riuniti prima delle qualifiche tutti i corridori. “Segnalava sempre i punti in cui il tracciato avrebbe dovuto essere migliorato, a partire dai cordoli. Era il primo ad alzare la mano, quindi credo che sarebbe un’alternativa perfetta“, ne ha sottolineato la meticolosità e la precisione.

Dal punto di vista personale il 22enne, ha reso merito all’attuale responsabile della scuderia che dopo averlo accolto nel 2021, gli ha permesso di crescere sia come professionista, sia come uomo. Rispetto al suo ingresso in F1 il driver giapponese ha imparato a tenere a bada un carattere piuttosto fumantino. Tanto che di sovente, i suoi tecnici e meccanici si sono lamentati delle sue intemperanze, delle urla nei messaggi radio, perlopiù immotivati.

Parlando del dirigente di Trins il 16esimo della generale con un punto ha detto: “Sentirò certamente la sua mancanza. Abbiamo condiviso diversi momenti assieme. Siamo in sintonia“, si è lasciato andare. “Ha una forte leadership. Mi ha dato molto supporto, quindi quando andrà via non mi sentirò più a mio agio o euforico come adesso“, ha concluso.

La scomparsa improvvisa del patron di Red Bull e Alpha Tauri Dietrich Mateschitz avvenuta lo scorso ottobre ha provocato un inevitabile scossone interno, mettendo in circolo la voce di una possibile vendita di quella che prima si chiamava Toro Rosso.

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