In Red Bull favoriscono Verstappen? La risposta di papà Perez spiazza tutti

Verstappen è il pilota di riferimento della Red Bull a scapito di Perez. Il padre di Checo dà una sua versione dei fatti.

Quando sono state disputate tre gare dall’inizio della stagione 2023 di F1, Verstappen guida la classifica generale piloti con 69 punti contro i 54 di Perez. Una differenza ancora troppo marginale per permettere alla dirigenza Red Bull formata da Christian Horner ed Helmut Marko di definire chi sarà la punta della squadra. Colui su cui dovranno concentrarsi tutti gli sforzi. Questo almeno è ciò che crede il lato di box di Sergio.

D’altronde lo aveva detto lui stesso. Se nel 2022 aveva accettato di mettersi al servizio di Max, quest’anno dovrà essere il suo turno. Praticamente il messicano si attende un aiuto da parte dell’olandese. Che già detta così ha l’aria di essere una barzelletta. Essendo il 25enne un animale da corsa, oltre che un cannibale per nulla disposto a cedere qualunque cosa agli avversari, non riusciamo ad intravedere alcuna possibilità per il driver di Guadalajara per mettere a segno il suo obiettivo.

Sergio Perez
Sergio Perez (La Presse)

Ma evidentemente lui è convinto così. E’ certo che, ad un tratto, se il gap tra i due non sarà di rilievo, il due volte iridato restituirà il favore.

Perez secondo di Verstappen? Cosa ne pensa il papà

Questa lettura un po’ sui generis, da pari opportunità, è stata ora condivisa anche dal padre di Sergio, Antonio Perez Garibay, il quale ha dichiarato che non vi sono evidenze su una preferenza stabilita a priori. In pratica il contratto che il 33enne ha firmato non sarebbe da spalla, e non ci sarebbe scritto da nessuna parte che dovrà sempre e comunque piegarsi ai bisogni di Mad Max.

Sotto questo profilo va spezza una lancia a favore del centro-americano, ossia che lo stesso talent scout degli energetici, alla vigilia del Mondiale aveva aperto alla possibilità da una par condicio. Ovviamente dall’esterno non è possibile sostenere con certezza se, quelle pronunciate dall’austriaco fossero parole di circostanza per mettere di buon umore o in una predisposizione d’animo positiva l’ex Racing Point. O se effettivamente avessero un fondamento.

E’ probabile che, un po’ secondo la filosofia Ferrari e Mercedes, sia il marchio a contare, non importa chi lo porti sul tetto del mondo. Ma la sensazione è che lo status quo continuerà ad essere quello che si è avuto finora. Poi, al di là del presunto atteggiamento di favore nei confronti del #1, oggi la pista ci dice che è ancora il più forte e costante.

Non va dimenticato che in Australia, era stato lo stesso #11 a mettersi in difficoltà sbagliando nella prima fase delle qualifiche, e di fatto agevolando il compito del suo compagno di squadra/rivale.

Quanto resterà in F1 Checo

Il 63enne ha definito la line-up di Milton Keynes come “due tigri nella stessa gabbia“, prima di aggiungere. “E’ una bugia che preferiscano Max. Si tratta di una scuderia professionista, che come unico interesse ha quello di vincere con entrambi i suoi portacolori“, ha asserito a Marca. “Che sia in gara o nelle prove libere 1, loro desiderano le prime due posizioni. Il resto sono solo speculazioni“, ha proseguito e ribadito il suo credo.

Se non fossero sullo stesso livello, ciò che sta succedendo non accadrebbe“, ha altresì respinto l’ipotesi di differenziazione del materiale che, se venisse applicata, andrebbe a penalizzare chi viene sacrificato.

Nessun timore per il presente, e neppure per il futuro rappresentato dal talentuoso Daniel Ricciardo, la cui presenza nell’equipe nelle vesti di riserva e collaudatore, potrebbe rappresentare un fastidio per il suo ragazzo, in ottica riconferma. Sergio sta facendo un lavoro magnifico e resterà nel Circus per altri dieci anni. A fine 2020 era disoccupato, ma poi si è aperta per lui una nuova opportunità. E’ un grande ambasciatore per qualunque brand“, ha chiosato con tono trionfalistico.

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