Valentino Rossi, retroscena mai raccontato sulla Yamaha: spunta fuori tutta la verità

In una intervista a DAZN, un ex compagno in Yamaha di Valentino Rossi ha raccontato il suo arrivo nel 2004 e l’impatto del campione italiano.

Si è ritirato ormai due anni fa, ma Valentino Rossi ancora oggi fa parlare di sè. Non solo perché ora corre con le quattro ruote, ma anche perché continua a vincere in MotoGP. Infatti il successo in Argentina di Marco Bezzecchi con la Ducati gestita dal suo team è servito per parlare di nuovo del Dottore e del suo impatto ancora forte nel Motomondiale, visto che in questi anni ha allevato una vera generazione di talenti italiani che ora lottano non solo per la vittoria ma anche per il Mondiale.

Valentino Rossi (ANSA)
Valentino Rossi (ANSA)

Il campione di Tavullia da mesi poi è corteggiato da Yamaha, che vuole tornare ad avere un team satellite e che spera di convincere il suo ex pupillo a lasciare la Ducati nel 2024, quando scadrà il contratto con la casa di Borgo Panigale col suo team.

A più riprese Lin Jarvis ha accennato a questo, accompagnando il tutto anche a ricordi molto dolci nei confronti del suo ex pilota che tante soddisfazioni gli ha dato nei suoi anni con la casa di Iwata. Di quegli anni in Yamaha di Valentino Rossi sappiamo in pratica tutto, dei suoi trionfi, delle cadute, ma anche di come andò la clamorosa trattativa che portò il Dottore a mollare la Honda a fine 2003 per passare su una Yamaha M1 che in quel momento non era una moto vincente. Non sappiamo però di come quel clamoroso cambio fu preso dai piloti che guidavano già quella moto. E a raccontarlo è stato Carlos Checa.

Valentino Rossi e il suo approccio al mondo Yamaha

A suo tempo, Davide Brivio raccontò che il primo approccio con Vale ci fu addirittura nel febbraio 2003 ad Ibiza, con il campione italiano che si disse fin da subito possibilista. E in seguito disse anche che la sua volontà era quella di portare a casa , cosa che poi fece con una gara mitica a Welkom, vinta davanti al rivale ed ex Yamaha Max Biaggi.

Checa invece a DAZN, raccontando i suoi momenti che hanno segnato la carriera dello spagnolo nel paddock della 500, è tornato anche su come visse in carne e ossa l’arrivo di Valentino Rossi alla Yamaha, passaggio che avvenne dopo che il campione di Tavullia aveva vinto tre titoli consecutivi nella classe regina. La Yamaha, che non era performante nelle mani degli altri piloti, divenne una moto vincente nelle mani di Rossi, che fin dal suo primo approccio diede informazioni vitali e trasformò la YZR-M1 in una moto campione del mondo.

Lo stupore di Checa per l’impatto di Vale in Yamaha

Carlos Checa, allora compagno di squadra dell’italiano, ha raccontato: “Sinceramente non credevamo che Valentino fosse capace di vincere con la Yamaha, e lo ha fatto, e per me è stata una lezione, perché quando trovi dei limiti sulla moto… non lo so, forse ci siamo addormentati un po’“.

Poi ha aggiunto: “Valentino è arrivato con energia, credo sia stato il suo momento migliore. Inoltre, ha avuto una rivincita, ha pensato ‘pensi che vinco perché guido una Honda? Lo vedrai’. Yamaha ha anche lavorato sodo, fatto un cambio brutale, e allo stesso tempo ha ingaggiato Valentino Rossi. Abbiamo lavorato molto sulla moto, penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro con la Yamaha, infatti ho un ottimo rapporto con loro. Ma la soddisfazione è che l’anno dopo hanno fatto una nuova moto e sono dovuti tornare a quella vecchia“.

Checa poi ha ammesso apertamente che è stata una lezione per lui: “Valentino era una persona molto trasparente, come si vede. Molto competitivo, aveva enormi qualità e capacità di gestione mentale. Per me è stato un apprendistato, ho un rapporto eccezionale con lui, è stata l’occasione per condividere il box per un anno con uno dei migliori piloti mai esistiti“.

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