Russell svela il gioco sporco della Red Bull: ecco cosa sta facendo

In Australia è arrivata la terza vittoria in tre gare targata Red Bull. Un dominio schiacciante, ma per l’inglese Russell qualcosa non torna.

La F1 2023 ha finora fatto tappa in Bahrain, in Arabia Saudita e in Australia. E in ognuno degli appuntamenti ha vinto la Red Bull. A Sakhir e all’Albert Park si è imposto Verstappen, mentre a Jeddah è stato il turno di Perez. Alla luce di un tale standard prestazionale, Max svetta nella generale piloti con 69 punti, mentre Sergio è secondo con 54. Tra i costruttori il vantaggio sulla concorrenza è ancora più ampio, ovvero 123 lunghezze per gli energetici contro le 65 dell’Aston Martin.

George Russell
George Russell (Ansa Foto)

Una netta supremazia che secondo George Russell potrebbe essere addirittura più ampia, se a Milton Keynes non avessero deciso di tenersi qualcosa nel taschino. Costretto dal cedimento del motore della sua Mercedes a guardare parte del GP di Melbourne dal box, l’inglese avrebbe avuto questa sensazione osservando la facilità con cui l’olandese scappava dai rivali in ogni ripartenza.

Lo stesso figlio d’arte ha ammesso al termine della corsa di non aver dovuto e voluto forzare più di tanto, sapendo di avere una buona macchina tra le mani che, in caso di necessità, gli avrebbe consentito facilmente di prendere il largo.

Parole espresse ad arte per spaventare i concorrenti, o pura realtà, per il driver di King’s Lynn è più vera la seconda.

La Red Bull si sta nascondendo? Il parere di Russell

Sicuramente stanno tirando un po’ i freni“, ha asserito il portacolori della Stella al podcast BBC’s Chequered Flag podcast. A suo avviso il margine tecnico della RB19 sarebbe così grande da risultare quasi scorretto palesarlo. “Credo siano imbarazzati dal mostrare il loro vero potenziale. In quanto più vanno veloci, più i vertici della categoria potrebbero fare qualcosa per fermarli“.

In soldoni per il #63 Christian Horner ed Helmut Marko, farebbero correre le loro auto a mezzo servizio, per evitare di incappare in direttive, sfavorevoli della FIA. Effettivamente potrebbe anche starci come ragionamento. Ormai i federali cambiano il regolamento dall’oggi al domani a seconda di come soffia il vento, e ad un certo punto, stanchi di vedere sempre gli stessi imperare, potrebbero introdurre qualche regola per rallentarli.

Realisticamente potrebbero essere sette decimi più veloci del resto del gruppo. Personalmente non saprei indicare la differenza in termini di passo, anche perché non hanno avuto ragione di spingere a fondo finora“, ha affermato congratulandosi per l’ottimo lavoro svolto dal progettista Adrian Newey, sollecitando i suoi a rimboccarsi le maniche per tentare di recuperare.

E’ probabile che se Checo non avesse commesso il fatale errore nel corso della prima fase delle qualifiche, agli Antipodi sarebbe arrivata un’altra doppietta per la squadra. Ed invece, costretto a partire dalla pit lane per la sostituzione di alcune componenti della monoposto, il messicano si è dovuto accontentare del quinto posto.

Le Stella tornerà a far paura?

A proposito del fatto che il rimontone del suo pilota si sia fermato giù dal podio, il talent scout Marko ha dichiarato che ciò è dovuto ai progressi degli avversari.  “Quando si verifica anche un piccolo intoppo si nota come le forze in campo siano vicine. Come abbiamo sempre sostenuto, la superiorità è lampante solamente quando le cose filano lisce”, ha argomento a Sky Deutschland, certo che la verdona, le Frecce Nere e la Ferrari abbiano fatto progressi importanti e che i round a venire potrebbero presentare delle sorprese.

Quando manca poco meno di un mese al prossimo appuntamento in programma, ossia il GP dell’Azerbaijan sul tracciato di Baku, la Mercedes è terza tra le marche con 56 punti. Rispetto ai due gran premi precedenti ha dato prova di essere cresciuta. Sarà stato un segnale di ciò a cui assisteremo nei mesi a venire, o solo un fuoco di paglia?

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