Russell lancia l’allarme: Mercedes ancora in difficoltà

L’assenza di porposing ha risolto solo parzialmente la situazione della Mercedes. Russell non nasconde la preoccupazione per alcuni problemi.

La seconda giornata di test invernali della F1 in Bahrain ha visto le Frecce Nere chiudere fuori dalla top 10. A Brackley e Brixworth devono preoccuparsi? Forse sì, forse no. Le buone notizie arrivano dai saltellamenti che, come visto già giovedì sono stati quasi del tutto neutralizzati, ma questo venerdì qualcosa ha lasciato l’amaro in bocca.

In particolare per George Russell la W14 manca di maneggevolezza, il che rende più complicato farla muovere come si vorrebbe. Sebbene in ingresso curva, secondo l’inglese, la situazione sia progredita, il bilanciamento ancora latita, così come lo spunto nei cambi di direzione.

Mercedes (Ansa Foto)
George Russell su Mercedes (Ansa Foto)

Credo che comunque sia una questione più semplice da risolvere rispetto ai problemi che avevamo l’anno passato. Anche se abbiamo ancora dei limiti, non siamo messi poi così male“, ha commentato a caldo realista con un misto di vago ottimismo.

Soddisfatto delle sensazioni più confortanti di quelle provate al volante fino allo scorso dicembre, il #63 ha assicurato che la direzione presa è quella giusta e che sicuramente qualche risultato più consono ad una scuderia del livello della Stella arriverà.

Mercedes con un punto di domanda

Tornando con la mente al febbraio del 2022, il talento di King’s Lynn ha ricordato come da subito ci furono delle cattive avvisaglie. In quel caso la problematica era stata il porposing. “Non eravamo sicuri di come risolvere l’handicap. Eravamo un po’ persi“, ha rammentato il britannico prima di fare un riassunto delle prove generali finora. “Questa volta, ad esempio, l’affidabilità si sta rivelando ottima. Di sicuro ci sono dei dettagli da sistemare. Ma nel complesso siamo dove ci si aspettavamo“.

Decisamente più da basso profilo l’analisi del team principal Toto Wolff.  Per l’austriaco, non vi è dubbio che Red Bull e Ferrari saranno ancora le vetture da battere. Specialmente in fase di qualifica quando bisogna dimostrare di essere veloci sul giro secco.

Il loro livello è molto alto“, ha commentato ridimensionando da subito le ambizioni della squadra. “Il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di lottare per il campionato. Tuttavia quanto che vediamo oggi non mi fa essere fiducioso“.

Dunque, sebbene sia stata messa una pezza in quello che si era rivelato l’intoppo principale della vecchia W13, ovvero i sobbalzi che disturbavano la performance dell’auto specialmente in rettilineo, lo stato di forma della monoposto tedesca non è ancora tornato quello dell’epoca buona. Si fa dunque sempre più concreta la possibilità che per la Mercedes si sia chiusa l’era vincente. Con l’ingresso delle wing car, il vantaggio che si era costruita partendo in anticipo nello studio e nella progettazione dell’ibrido, si è dissolto nel nulla.

E’ probabile quindi, che a Stoccarda si apprestino a vivere una stagione da terza forza in campo. “Quello che è certo è che siamo una grande squadra. Ne consegue che potremo portare in tempi rapidi delle evoluzioni. Prima però  dobbiamo capire e analizzare le informazioni. Abbiamo tutto quel che ci serve per tornare ad essere competitivi”, ha rilanciato con un attestato di stima verso il suo gruppo di lavoro.

E giusto per mettere qualche carta sul tavolo, il 51enne ha rivelato che il concept alla base dell’odierno bolide, non è di molto dissimile da quello della malriuscita sorella maggiore. Per Tentare do colmare il gap sulla concorrenza e risolvere le lacune, anche il piano relativo agli aggiornamenti sarà aggressivo. “Porteremo diverse parti nuove nel corso della prima fetta di Mondiale“, ha infine assicurato avvisando gli avversari.

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