F1, la Red Bull si spacca? Confronto infuocato tra Perez e Verstappen

La squadra austriaca dovrebbe solo festeggiare, ma il clima tra i due compagni è teso. Ecco cosa si sono detti a fine GP Perez e Verstappen.

Tra i due alfieri del team Red Bull Racing sta nascendo una rivalità accesa. Checo, probabilmente, non si giocherà il mondiale sino alla fine, ma vuole provare a mettere più pressione possibile sulle spalle del teammate. Max non solo è molto veloce, ma è anche furbo e ha tolto, nell’ultima tornata, il giro più veloce all’avversario.

Sergio Perez Max Verstappen (Ansa Foto)
Sergio Perez Max Verstappen (Ansa Foto)

Per la Red Bull Racing poco conta, perché ormai si è capito che i due potrebbero anche battagliare liberamente, considerato lo strapotere tecnico della wing car. I driver si sono dimostrati di un altro pianeta, riuscendo sempre ad estrarre il massimo potenziale nei primi 2 Gran Premi. Per i fan della F1 i due tori della Red Bull Racing rappresentano l’ultimo appiglio per assistere ad una lotta mondiale.

In pista non si sono ancora scornati, ma prima di celebrare la seconda doppietta stagionale, i due hanno avuto un dialogo acceso. Il messicano ha vinto il quinto Gran Premio della sua carriera. Per la Red Bull Racing si è trattata della 24° doppietta della storia su 94 successi totali. Numeri importanti per un team che è destinato a grandi cose in futuro.

La bordata di Perez a Verstappen

Sergio Perez ha chiesto a Verstappen chi avesse fatto il giro più veloce alla fine. Il punto attribuisce un valore non simbolico, dato che avrebbe potuto elevare il messicano in testa alla graduatoria mondiale. Dopo le due doppiette a parti invertite nei primi due Gran Premi a fare da ago della bilancia sarebbe stato l’extra point.

I due piloti della Red Bull Racing sono stati intimati di tenere un certo ritmo, cosa che Perez prima di festeggiare sul podio ha sottolineato al bicampione del mondo. “Non ti era stato di mantenere il ritmo?” ha tuonato il nativo di Guadalajara. Max ha replicato con un “ah, 33.0. Si” ma si è giustificato, dicendo che ha chiesto al team di quanto fosse il giro più veloce e a quel punto ha deciso di prendersi dei rischi, nonostante le raccomandazioni, per agguantare il fastest lap.

Per Perez è stata una doccia fredda perché credeva di aver fatto un hat-trick, dopo la pole e la vittoria. Per il messicano ogni punto ha un valore importante, soprattutto perché il #33, oggi numero 1 della griglia, sembra accusare un leggero appannamento nel confronto interno solo nei tracciati cittadini. Checo tra i muretti ha una striscia molta positiva, avendo vinto anche a Monaco e Singapore nel 2022. Di certo non si fida granché del suo giovane teammate.

Clima caldo in Red Bull

In più di una occasione, via radio, ha chiesto se Max stesse rispettando i parametri cronometrici di riferimento. Il rischio di un nuovo problema tecnico non ha frenato il figlio d’arte di Jos. E’ la fame dei grandi campioni che non hanno intenzione di lasciare nulla agli avversari. Un atteggiamento che irrita l’esperto messicano, già messo a dura a prova nel finale della scorsa annata. Addirittura, dopo lo sgarbo in Brasile, Checo era arrivato a dichiarare che Max avrebbe dovuto ringraziarlo per i suoi 2 mondiali.

L’atmosfera bollente non è ancora divampata perché, in situazioni normali, il messicano farebbe fatica a tenersi alle spalle l’olandese. Max è stato costretto a partire dalla quindicesima posizione a causa della rottura del semiasse in qualifica e, a metà gara, era già secondo. Se non avesse avvertito problemi tecnici, probabilmente, avrebbe tirato al massimo nel tentativo di riacciuffare il teammate e completare la rimonta.

A Perez è andato tutto liscio, salvo lo start dove è stato bruciato da Alonso, ma Jeddah potrebbe essere stata una eccezione come Singapore e Monaco nel 2022. Non a caso, nella scorsa annata, Max vinse 15 Gran Premi su 22, mentre il messicano salì sul primo gradino del podio in sole due occasioni.

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