Tutti puntano su Bagnaia: Pecco però deve sfatare un tabù

Pecco Bagnaia è il grande favorito per il primo round della MotoGP nel 2023, ma c’è un dato che può far sperare i suoi avversari.

Lo spettacolo della MotoGP è pronto ad infiammare le nostre case, visto che da questo fine settimana si torna in pista. Domenica è in programma il Gran Premio del Portogallo, che darà il via alla stagione 2023. Pecco Bagnaia è il favorito d’obbligo, visto che correrà con il numero 1 stampato sul cupolino della sua Ducati, ma anche per i risultati dei test invernali che si sono da poco conclusi.

Bagnaia (Tuttomotoriweb)
Bagnaia ed il tabù da sfatare (Tuttomotoriweb)

Dopo i primi ottimi riscontri della Malesia, dove era però mancata la zampata a livello di tempo sul giro in simulazione di qualifica, il campione del mondo in carica ha iniziato a fare la differenza a Portimao, dominando entrambe le giornate di prove. Girando in 1’37”968 nel secondo ed ultimo giorno di test, Pecco ha siglato il nuovo record della pista, una cosa che durante questa tipologia di sessioni accade molto di rado.

Tutti gli altri sono avvisati, e da quanto emerso in questo mese in pista, pare che l’unica che possa ambire a sfidare la Ducati sia l’Aprilia. Qualche segnale di risveglio è arrivato proprio nelle ultime ore da parte della Yamaha di Fabio Quartararo, che ha chiuso con il terzo tempo e dimostrandosi soddisfatto dei progressi fatti dalla sua moto.

Bagnaia sa benissimo di poter partire con i galloni di grande favorito, ma nel corso della sua carriera in MotoGP ha sempre dovuto combattere contro una sorta di maledizione, che ora dovrà provare a sfatare. A Portimao, infatti, il rider torinese dovrà puntare alla vittoria anche per una questione statistica.

Bagnaia, ecco cosa manca nella sua carriera

Pecco Bagnaia non è mai riuscito a vincere la prima gara stagionale nella sua carriera in MotoGP, che è cominciata nel 2019 con il team Pramac. In quell’anno, il mondiale prendeva il via dal Qatar, con il successo che fu ottenuto dalla Ducati ufficiale di Andrea Dovizioso, mentre il titolo mondiale se lo prese poi Marc Marquez sulla Honda. Il campione odierno, invece, fu costretto al ritiro.

Nel 2020 ci fu tutto il fattaccio legato al Coronavirus, che portò gli organizzatori a cancellare l’appuntamento di Losail ed a cambiare del tutto i calendari. La partenza avvenne nel mese di luglio a Jerez de la Frontera con il GP di Spagna, vinto dalla Yamaha Petronas di Fabio Quartararo, ma il titolo a fine anno lo vinse Joan Mir con la Suzuki. Pecco portò a casa un mesto settimo posto, ancora con il team Pramac.

Nel 2021 avvenne il passaggio in Ducati factory, e Bagnaia si fece valere sin da subito conquistando un bel terzo posto in Qatar, nel giorno del trionfo della Yamaha di Maverick Vinales, ma il mondiale a fine anno andò a Quartararo. Nel 2022, anno del successo finale di Pecco, la prima vittoria stagionale andò ad Enea Bastianini sulla Ducati del Gresini Racing, con il rider torinese che si ritirò per via di una caduta, nel quale coinvolse anche il poleman Jorge Martin.

Leggendo questo articolo, avrete capito che di recente, chi ha vinto la prima gara stagionale non è poi mai riuscito a vincere il titolo a fine anno. L’ultima volta che ciò si è verificato è storia, pensate voi, del 2014, quando Marquez trionfò in Qatar per poi portare a casa il secondo titolo consecutivo in MotoGP.

In Moto2 l’unica gioia di Pecco all’esordio stagionale

Pecco Bagnaia non è soltanto un campione del mondo della MotoGP, visto che nel 2018 portò a casa anche un titolo in Moto2, in sella alla Kalex dello SKY Racing Team VR46, appoggiato dall’Academy di Valentino Rossi. Il rider torinese vinse al debutto in Qatar, e conquistò un totale di otto successi di tappa, laureandosi campione del mondo in Malesia, con una gara di anticipo rispetto alla fine delle ostilità.

MotoGP Pecco Bagnaia (ANSA)
MotoGP Pecco Bagnaia a Portimao (ANSA)

Da quel momento in poi, Pecco si è seduto al tavolo dei grandi in MotoGP, ed in questi anni ha dimostrato di poterci stare ed alla grande. Il 2023 dovrà iniziare nella speranza di spezzare il tabù legato alla prima gara, ricordando però che se non dovesse accadere, la cabala resterà dalla sua parte. Il tempo delle parole è ormai scaduto.

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