Mercedes, vicino l’addio di Toto Wolff? La situazione

A Stoccarda ci sarebbe aria di maretta. Alcune indiscrezioni riguardano da vicino Mercedes e Aston Martin. Ed ora interviene pure Marko.

Le voci di corridoio non si arrestano. Di cosa stiamo parlando? Di una telefonata che il responsabile del muretto della Stella Toto Wolff avrebbe ricevuto direttamente da Stoccarda. Il quartier generale del marchio, dimentico del lungo periodo di dominio della squadra, avrebbe messo sull’avviso il manager viennese che se in tempi stretti, Hamilton e Russell non cominceranno a fare risultati, le risorse finiranno nelle casse di Aston Martin. O meglio serviranno ad aiutare la scuderia di proprietà di Lawrence Stroll, affiliata a Mercedes per la fornitura del motore e non solo, attualmente più in palla.

Il team principal della Mercedes Toto Wolff
Il team principal della Mercedes Toto Wolff (Ansa Foto)

Insomma, se il flop del Bahrain ha portato a diverse fuoriuscite dalla Ferrari, il quinto e settimo posto artigliati rispettivamente da Lewis e George in quel di Sakhir, non hanno prodotto qualcosa di molto diverso in Germania, soprattutto se si conta che Fernando Alonso con la verdona è salito sul podio, e Lance Stroll, con un polso ancora non al 100% dopo la caduta in bici mentre si stava allenando, ci è andato vicino.

Mercedes sacrificata a favore di Aston Martin?

Interrogato sul tema l’onnisciente Helmut Marko ha bollato l’intera questione come una scemenza. A suo avviso non ci sarebbe motivo di preferire la ex Racing Point. O in generale di fornirle materiale di prima mano. E’ interessante notare come la domanda sia stata posta proprio a colui che ancora a caldo, nel Golfo, si era riferito alla AMR23 come ad una sorta di copia della vecchia Red Bull RB18.

Abituate per tanti anni a vincere, le Frecce d’Argento, adesso Nere, per un fatto di risparmio di peso nella pittura, si sono trovate all’improvviso e impreparate nel bel mezzo di una crisi. L’azzardo delle pance azzerate della W13 del 2022 non ha pagato, e l’averlo mantenuto più o meno intatto sull’attuale W14 non ha certo aiutato nella ripresa delle prestazioni. Per questo motivo con toni allarmistici il responsabile del muretto, avrebbe platealmente confidato l’esigenza di mettere mano ai disegni e operare un cambio sostanziale ad un progetto che rischia di non portare da nessuna parte i due piloti.

Volere però, non sempre è potere, e in una F1 caratterizzata e influenzata dal budget cap, le rivoluzioni non si possono fare, neppure se si dispone di denari quasi illimitati. La stessa equipe germanica lo sa bene, avendo dovuto calmierare la spese lo scorso quando c’era da recuperare. Unico motivo per sorridere fu il fatto che tra una cosa e l’altra la monoposto fu sviluppata fino al GP di Austin con esito un bel primo posto in Brasile.

Il 51enne, intanto ha già avvisato la sua line-up che ci sarà da soffrire. La ripresa non potrà avvenire nel breve periodo e probabilmente si verificherà non prima della seconda fetta di stagione. Nel frattempo il malessere impera. E dimostrarlo sono le parole di Ham che, solitamente portavoce di un atteggiamento sinergico e orientato ad unire il gruppo, si è di recente lasciato andare, in preda allo sconforto, ad uno sfogo.

Il sette volte iridato si sarebbe sentito snobbato. In sintesi, davanti alle sue indicazioni tecniche per migliorare la macchina, gli ingegneri avrebbero fatto orecchie da mercante.

L’opinione del talent scout della Red Bull

Ma torniamo a bomba sulla questione aut aut. Secondo il Sport1.de, la Casa madre avrebbe dato al buon Wolff una scadenza fissata al terzo appuntamento dell’annata, ossia l’Australia. Da quel momento in avanti, se non ci saranno stati cenni di vita, la Aston potrà godere di power unit più potenti.

Ci sarà qualcosa di vero o è tutta invenzione? Il plenipotenziario degli energetici non ci crede. “Perché mai Mercedes dovrebbe aiutare un rivale? Non ha senso“, ha sostenuto il 79enne. “Anche se i due brand collaborano sono competitor in pista, come sul mercato“.

Per il cacciatore di talenti e braccio destro di Christian Horner, al contrario la Stella farà di tutto per mandare in archivio come un episodio da dimenticare, il gran premio inaugurale del campionato. “Il loro programma è ambizioso, per cui non penso proprio ci sia spazio per aiutare altri”, ha quindi tagliato corto.

La stessa reazione è stata condivisa da Franz Tost, boss di Alpha Tauri, il quale ha messo in evidenza come secondo il regolamento in vigore team proprietario e clienti devono avere le stesse specifiche di PU. “Il materiale deve essere il medesimo. E da quanto ne so tutti si stanno attenendo alla normativa in maniera scrupolosa. Una preferenza, quindi sarebbe irrealistica e proibita“, si è espresso il dirigente di Trins.

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