Ferrari, Sainz dà speranza: ecco cosa vuole fare a Jeddah

Carlos Sainz ha concluso al quarto posto il Gran Premio del Bahrain, lanciando un allarme preoccupante sul degrado delle mescole. Ecco cosa dovrà fare la Ferrari.

I 48 secondi di distacco dalla Red Bull Racing di Max Verstappen hanno fatto scoraggiare i tifosi di Sainz e della Scuderia. In Bahrain attendevano tutti ben altro inizio, dopo i proclami della vigilia. In alcuni frangenti della gara, con le mescole dure, la Rossa si è presa quasi un secondo al giro dall’auto ad effetto suolo austriaca.

Carlos Sainz Ferrari (Ansa Foto)
Carlos Sainz Ferrari (Ansa Foto)

Sainz ha ammesso che, nel momento in cui ha provato a forzare, ha iniziato a fare una tremenda fatica, distruggendo velocemente le gomme. Non ha potuto tenere il ritmo di Verstappen e Perez e nemmeno difendersi dagli attacchi di Fernando Alonso che, sulla AMR23, ha avuto un passo indiavolato. Il madrileno spera ora di rifarsi sul tracciato cittadino più lungo del calendario.

27 curve per 6,1 km da brividi. La prima edizione l’ha vinta Lewis Hamilton con la Mercedes W12, mentre nel 2022 Max Verstappen, al volante della RB18, fece la voce grossa su Leclerc. L’attività in pista avviene al tramonto e alla sera. Con l’accensione delle luce artificiali la pista araba si illumina a festa. L’asfalto è molto meno abrasivo rispetto a quello del Bahrain e questo potrebbe rappresentare una buona opportunità per i ferraristi. Scoppia la bufera a Maranello, Ferrari “aiuta” la concorrenza? Fan allibiti.

La convinzione di Carlos Sainz

Lo scorso anno lo spagnolo ha conquistato la terza posizione e, considerata la penalità di 10 posizioni in griglia di Leclerc, le speranze dei ferraristi saranno affidate sul #55. Il figlio d’arte del Matador deve dare delle risposte immediate, dopo l’inizio stentato in Bahrain. Prima del ritiro, il giovane teammate lo aveva surclassato. La pista di Jeddah garantisce un equilibrio perfetto tra curve ampie e tratti stretti.

Le tre zone DRS permettono dei sorpassi, specialmente sul rettilineo del traguardo. Gli altri punti dove i piloti possono attivare l’ala mobile posteriore sono tra la curva 20 e la 22 e tra la 24 e la 27. Il circuito è, totalmente, diverso rispetto a quello precedente. Per ora le wing car 2023, tra test e GP, hanno corso solo in Bahrain.

La top speed della SF23 lascia sognare anche il team principal della Ferrari. A Maranello hanno lavorato molto per ottenere il massimo su tracciati come Jeddah. Può essere vista come una prova del nove. Vedremo se Sainz sarà in grado di estrarre il potenziale della monoposto in termini di guidabilità, affidabilità permettendo. “Qui sul podio? Lo spero, pista diversa e anche un’ala diversa dal Bahrain, credo saremo più competitivi. Voglio essere più ottimista e pensare che avremo opportunità di andare sul podio”, ha sancito lo spagnolo.

Le parole dello spagnolo

Sempre in conferenza stampa Sainz ha dichiarato: “Il problema di Leclerc in Bahrain ci ha colto di sorpresa, brutta situazione ma ora possiamo solo guardare avanti. Weekend difficile per noi in Bahrain, ma non potevamo fare di più. Ma è stata solo la prima gara. Il 2022 ha insegnato che non è importante come inizi ma come finisci”. F1, GP Jeddah: Orari TV e streaming su SKY e TV8.

Il madrileno ha spiegato che la Ferrari si è fatta cogliere impreparata dal ritiro nella prima gara. E’ stato inaspettato, ma ha assicurato che a Maranello il clima è sereno. Si pensa al futuro con ottimismo, lavorando con grande attenzione agli sviluppi. “Come vanno le cose? Meglio di come si è letto sui giornali dopo le voci dei giorni scorsi, noi sappiamo cosa fare e siamo fiduciosi. Siamo i primi a non essere contenti per il risultato in Bahrain ma sono sorpreso perché c’è chi ha parlato di crisi in Italia”, ha spiegato il figlio d’arte del Matador.

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