Chi è il pilota che ha corso più GP in F1? Ormai è un veterano

Il record di gare disputate nella storia della F1 appartiene ad un pilota che è ancora in attività. Ecco di chi si tratta con precisione.

Il mondiale di F1 sta ripartendo proprio in queste ore da Sakhir, e c’è grande attesa per scoprire chi sarà davanti a tutti. Non ci sono dubbi sul fatto che Max Verstappen parta con i galloni di grandi favoriti, ma il Circus ha sempre regalato grandi sorprese, per cui, è errato pensare che il risultato finale sia già scritto in partenza.

F1 ecco chi ha corso più gare (ANSA)
F1 ecco chi ha corso più gare (ANSA)

Una delle grandi sorprese potrebbe essere rappresentata da un certo Fernando Alonso, che ha iniziato alla grandissima piantando il miglior tempo nelle seconde prove libere del venerdì. L’Aston Martin pare essere una gran macchina, che il due volte campione del mondo della F1 riesce a sfruttare al meglio.

Nonostante i 41 anni compiuti lo scorso luglio, Nandokan ha tutte le intenzioni di giocarsi le sue opportunità, nella speranza di ritrovare una vittoria che manca da dieci anni. Il suo ultimo successo arrivò nel maggio del 2013 a bordo della Ferrari, nel Gran Premio di Spagna corso a Barcellona, di fronte al suo pubblico. Fernando detiene anche uno dei record più clamorosi della storia, che ora andremo a scoprire insieme.

F1, Fernando Alonso e quel primato davvero clamoroso

Nel 2022, Fernando Alonso è diventato il pilota con più partenze nella storia della F1. Con il Gran Premio del Bahrain di questo fine settimana, lo spagnolo delle Asturie è salito a quota 357, allungando su Kimi Raikkonen che si è fermato a 350 nel 2021 ad Abu Dhabi, nel giorno del suo addio alla massima formula.

Fernando ha accumulato un’esperienza davvero strepitosa, e sarà difficile per chiunque pensare di riacciuffarlo, visto che gareggia ormai dal lontano 2001, quando debuttò al volante della Minardi, facendo subito vedere di avere la stoffa del campione, nonostante si trovasse al volante della peggior F1 della griglia.

Il terzo posto in questa speciale classifica è detenuto da Rubens Barrichello, a quota 323 partenze, seguito da Lewis Hamilton che con Sakhir di questa domenica è salito a 311. Il distacco da Alonso è di 46 gare, praticamente l’equivalente di ben due stagioni intere considerando la lungezza dei calendari odierni.

Questo significa che il sette volte campione del mondo dovrà correre per due anni in più rispetto allo spagnolo per cercare di riacciuffarlo, ma al momento sembra difficile che ciò possa accadere, viste le grandi difficoltà della Mercedes che di certo non pare avere il ritmo per competere con i migliori.

Alonso ed una carriera che lo ha visto fare la storia

Fernando Alonso rappresenta la storia di questo sport, nonostante una carriera che gli ha permesso di ottenere, almeno sino ad oggi, molto meno di quanto avrebbe potuto. Dopo i due titoli vinti nel biennio 2005-2006 con la Renault, il nativo di Oviedo sembrava poter diventare l’erede di Michael Schumacher, ma poi è cambiato qualcosa a causa di scelte non troppo corrette.

Dal 2010 al 2014 ha corso per la Ferrari, sfiorando ben due titoli, ritrovandosi beffato da Sebastian Vettel e dalla sua spaziale Red Bull sia nel 2010 che nel 2012, al termine di due stagioni davvero straordinarie, in cui è emersa la stoffa del campione. In seguito, la terribile unione con la McLaren-Honda lo portò a sparire dalle zone alte della classifica, sino a portarlo al ritiro al termine del 2018.

Nando ha vinto, in quel periodo, ben due edizioni della 24 ore di Le Mans con la Toyota, imponendosi anche nel mondiale endurance, provando anche la grande avventura alla Dakar. Per ben due volte, lo spagnolo ha preso parte anche alla 500 Miglia di Indianapolis, nel 2017 e nel 2020, senza però portare a casa il colpaccio e la Triple Crown.

Nel 2021 è tornato nel Circus con l’Alpine, e lo scorso anno è diventato il pilota con il maggior numero di partenze. Questo record, come detto, gli verrà difficilmente sottratto in futuro, e non possiamo fare altro che goderci questo talento straordinario, che grazie all’Aston Martin ora sogna in grande.

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