Sainz, la Ferrari è da vittoria? Lo spagnolo prova a vederci chiaro

Prima giornata di lavoro complessa per Carlos Sainz, che tra testacoda e controlli non ha avuto un approccio semplice. Ecco le sue parole.

Una Ferrari difficile da decifrare è quella che ha terminato il proprio lavoro nella notte di Sakhir, dove i primi due turni di prove libere della stagione 2023 sono andati in archivio. Charles Leclerc si è piazzato in quarta posizione girando in 1’31”076 con gomma Soft, a quattro decimi dall’Aston Martin di un super Fernando Alonso, mentre Carlos Sainz è ben lontano.

Sainz (ANSA)
Sainz commenta le libere di Sakhir (ANSA)

Lo spagnolo ha chiuso in quattordicesima posizione con un pessimo 1’31”956, ad un secondo dalla vetta e mezzo secondo dal compagno di squadra, in una situazione che pare opposta a quella dei test. Infatti, la scorsa settimana, Carlitos era apparso molto più a proprio agio al volante rispetto al monegasco, mentre ora si è tutto ribaltato.

Sainz è andato in crisi sin dal turno mattutino, quando ha avuto anche un momento di forte tensione girandosi al tornantino della Curva 9. A quanto pare, il guaio è nato dall’eccessivo contatto con un cordolo, ma c’è da dire che lo spagnolo non è apparso affatto a proprio agio.

Il suo tempo in simulazione di qualifica è stato molto alto anche a causa di un grosso sovrasterzo che lo ha visto protagonista all’uscita della penultima curva. In quel tratto, i due della Ferrari hanno fatto tanta fatica per tutto il fine settimana scorso, insomma, durante i test, a causa di un anteriore non troppo preciso che porta i piloti a soffrire di sottosterzo.

Per questo motivo, i due piloti sono così costretti a dare tanto angolo volante per prendere il punto di corda, ma la cosa si tramuta poi in sovrasterzo in uscita. Leclerc sembra essere riuscito a metterci una pezza, mentre il figlio del due volte campione del mondo rally pare dover ancora trovare le misure.

La Ferrari è sicuramente cresciuta se facciamo un diretto confronto con i test invernali, dove pagava dazio soprattutto in simulazione di passo gara. Il trend, soprattutto con Charles, è apparso migliore in termini di degrado, ma i tempi sono stati ben più alti rispetto alla Red Bull ed all’Aston Martin. Qui ci sarà da capire, nel corso del fine settimana, quanto ciò può essere determinato da un carico di carburante più elevato, o se è tutto frutto di un’auto che per il momento è la terza forza in griglia.

Sin dalla qualifica, che scatterà domani alle 16 ora italiana, in piena notte in Bahrain, sapremo qualcosa in più, ed è lecito attendersi una lotta a tre per quello che riguarda il giro secco. Un buon segnale è arrivato dalla Haas, che con il motore Ferrari spinto al massimo ha fatto segnare il quinto tempo con Nico Hulkenberg, subito dietro a Leclerc.

Sainz, ecco il suo commento sulle prove libere di Sakhir

Se la Ferrari sarà protagonista o meno di questo inizio di stagione potrà dircelo soltanto il tempo, ma la speranza è che questi giorni che hanno intervallato i test ed il week-end di gara non siano stati vani. Carlos Sainz e Charles Leclerc meritano di avere tra le mani una monoposto valida, cosa che per il momento è ancora incerta.

Ecco il suo commento a fine sessione: “Il nostro venerdì è stato più difficile di quanto potevamo pensare in origine. Il bilanciamento trovato è stato molto differente, visto che abbiamo cambiato alcune cose sulla macchina tra le due sessioni di prove libere per vedere come andavano le cose e la vettura. Ancora è soltanto venerdì ed ho fiducia nel fatto che la squadra sistemerà tutto. Dobbiamo solo analizzare tutto e cercare di fare un passo in avanti per le qualifiche e la gara“.

Sainz ha avuto un venerdì molto complesso, mentre Leclerc si è lasciato andare anche ad una previsione, affermando che la Ferrari è migliorata, ma che non ha il passo per poter puntare alla pole position. Si tratta di un qualcosa di allarmante, ma che era nell’aria dopo i test.

La Rossa non sta certo entusiasmando, e c’è il serio rischio che l’Aston Martin possa essere davanti sia in qualifica che in gara. Siamo comunque soltanto all’alba di una stagione che sarà eterna, ma è chiaro che chi comincia è a metà dell’opera. Le prossime ore saranno determinanti.

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