Nuova truffa della benzina al distributore: rabbia tra i clienti

La più classica delle truffe è tornata in auge. Famosa compagnia petrolifera ha aggiunto acqua alla benzina. Cosa è successo dopo.

Di tanto in tanto qualcuno rifà l’odioso scherzetto per guadagnarci sopra, incurante dei danni procurati agli avventori. Questa volta la fregatura dell’acqua nel carburante è stata organizzata in Veneto. Decine le persone che si sono trovate a secco, subito dopo aver rifornito. E ora l’inchiesta potrebbe fare emergere un numero ancora più alto di casi.

Benzina (AdobeStock)
Truffa Benzina (AdobeStock)

L’increscioso fatto, che in Italia, va detto, ha una lunga storia di precedenti, si è verificato in una stazione di servizio di Conegliano, in provincia di Treviso. Nello specifico nella giornata di lunedì 20 febbraio.

Benzina annacquata, la truffa del distributore

Il mix acqua – carburante è stato letale per molti veicoli che hanno dovuto essere portati dal meccanico, in quanto impossibilitati a proseguire la marcia. Imbufaliti, gli automobilisti hanno denunciato il proprietario e la compagnia petrolifera che, per adesso, ha deciso di non rispondere alle richieste di risarcimento danni, portando più di qualcuno a contattare un legale per avviare una causa.

Il piccolo distributore in questione è legato ad un importante brand internazionale, e quella mattinata, era stato dotato di un carico da cinquemila litri.

Tra gli sfortunati clienti anche Monica Pollesel, la quale al Gazzettino ha raccontato la propria disavventura. “Mi ero fermata a rifornire, come sempre, verso le 15:30. Ho messo dentro trenta euro e sono tornata a casa“. Il vero problema si è presentato il giorno dopo, quando la donna è salita sulla sua Audi A1 per raggiungere il posto di lavoro. “Sono rimasta bloccata in mezzo alla strada e solo dopo essere andata in officina ho capito il motivo“, lo sfogo.

Come lei, tanti altri hanno lamentato lo stesso guaio e tutti erano passati dallo stesso distributore. Risultato. Serbatoi da svuotare e propulsori da smontare.

Volevo andare a Venezia con mio marito“, un’altra testimonianza riportata dal quotidiano locale. “Ci siamo recati a fare benzina prima di prendere il treno. Venti euro. Ma poco dopo ci siamo bloccati“. Chiamato il carro attrezzi, in quanto non c’era proprio verso di far ripartire la Ford Puma, una volta dal meccanico si renderà conto di essere in buona compagnia. Poco prima infatti, era arrivata una Ford EcoSport nuova, con il motore ko. Tutto per colpa del carburante truccato.

Ma come hanno fatto tutti i puntini ad unirsi? Bisogna dire grazie alla figlia di Monica, la quale pubblicando un post sulla pagina Facebook dei cittadini coneglianesi, ha cercato di dare vita ad un fronte comune.

Abbiamo contattato il gestore tramite il servizio clienti e via pec, ma non abbiamo ancora ottenuto risposte”, la denuncia.

Il coordinatore provinciale dei gestori carburanti Moreno Parin ha tentato di dare una spiegazione a quanto avvenuto. “Non sono certo loro a versare acqua nella benzina in maniera intenzionale. E’ un disguido che si può verificare. Il liquido può ad esempio essere stato pescato durante il caricamento dell’autocisterna che rifornisce i punti vendita. O magari potrebbero esserci state delle infiltrazioni nel serbatoio del distributore stesso. I clienti comunque non devono preoccuparsi. Esiste un iter ad hoc per la richiesta dei danni”, ha cercato di tranquillizzare gli animi.

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