Ferrari, divorzio clamoroso prima del Mondiale: ormai è palese

La Ferrari ha accolto tanti nuovi sponsor negli ultimi anni, ma ora c’è un divorzio in cui molti speravano. Ecco da chi si è separata.

I veli sulla Ferrari SF23 stanno per alzarsi, ed è tantissima l’attesa che si respira nell’aria da parte di tifosi ed addetti ai lavori. Si tratterà della prima presentazione nel ruolo di team principal per Frederic Vasseur, il quale avrà davanti a sé un gran bel lavoro da fare. Il nuovo boss della Scuderia modenese dovrà vedersela con una bella valanga di problemi emersi lo scorso anno, che hanno bisogno di una rapida correzione.

Ferrari F1-75 (LaPresse)
Ferrari F1-75 con Sainz ad Abu Dhabi (LaPresse)

Sulla SF23 ci sono indizi molto positivi per quello che riguarda il potenziale della monoposto, ma anche l’affidabilità. La power unit dovrebbe recuperare quei cavalli persi nella seconda parte di stagione a causa dei troppi guasti che la costrinsero ad abbassare la potenza, ma su questo aspetto c’è molto ottimismo.

I problemi al banco non si sono verificati, ma è chiaro che sarà la pista a darci le risposte definitive. Per quanto riguarda la competitivià, non sembrano esserci grossi dubbi, visto che la nuova Ferrari dovrebbe basare i propri punti di forza proprio sulla potenza ed anche su un telaio estremamente leggero, in grado di migliorare il bilanciamento e, di conseguenza, anche la gestione delle gomme. L’obiettivo è ovviamente battere la Red Bull, la quale deve ancora mostrare la vera RB19 dopo il fake di New York.

Nel frattempo, i tifosi del Cavallino possono sorridere per un curioso motivo, che non si lega alla pista ma ad un fatto di cabala, se così possiamo chiamarla. Infatti, uno sponsor che negli ultimi anni aveva accompagnato la Scuderia modenese non sarà più presente tra i partner ufficiali.

Ferrari, Mission Winnow rimosso dalla lista degli sponsor

La Ferrari non sarà più in partnership con Mission Winnow a partire dal 2023. Il marchio di proprietà della Philip Morris apparve per la prima volta sulla SF71H del 2018 nel Gran Premio del Giappone, e poco dopo, al GP degli Stati Uniti, arrivò la prima ed unica vittoria di una Rossa con questo sponsor, ottenuta ad Austin da Kimi Raikkonen.

Nel 2019 i loghi vennero ripresentati nelle gare extra-europee, ma non ci fu la fortuna auspicata, tant’è che questo logo divenne una sorta di maledizione già da quell’anno. Nel 2020, stagione terrificante per via della scadente competitività della SF1000, Mission Winnow apparve soltanto durante i test invernali di Barcellona, ma poi non trovò mai spazio sulla livrea della monoposto nel corso del campionato.

Il nuovo dietrofront si è registrato sulla SF21 di due anni fa, che disputò una buona parte della stagione con questo sponsor sul cofano motore e sull’ala posteriore, oltre che sulle tute dei piloti. Tuttavia, nel 2022 è tornato ad essere messo da parte, anche se compariva comunque nella lista degli sponsor.

Il 2023 però tirerà una netta linea di demarcazione con il passato, visto che Mission Winnow è stato rimosso del tutto dalla lista degli sponsor. La notizia è di queste ore, e sui social si è già vista tutta la felicità dei tifosi, che a questo marchio avevano associato una sorta di maledizione, anche se sappiamo benissimo che non sarà certo la sua assenza a fare la differenza.

Per quanto riguarda le altre partnership, è stata rinforzata quella con la Santander, e sono tanti i marchi che sono intenzionati ad entrare nella grande famiglia Ferrari. In tutto ciò sarà fondamentale anche il risultato di questa stagione, visto che la Red Bull è la prova provata del fatto che il successo attira molte aziende.

Sino al 2020, le monoposto del team di Milton Keynes avevano pochi loghi, ma già dall’anno del primo titolo di Max Verstappen le cose sono cambiate. La Oracle è diventata title sponsor versando nelle casse della squadra diretta da Christian Horner ben 500 milioni di dollari, mentre la Bybit, che si occupa di criptovalute, ha siglato un accordo da 150 milioni. Non proprio bruscolini.

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