F1, il primato che nessuno vuole: un dato davvero pessimo

Le qualifiche della F1 sono ricche di momenti entusiasmanti, ma la Q1 per tanti piloti rischia di essere un ostacolo insormontabile.

La F1 ha avuto tantissimi cambiamenti negli ultimi anni, con la rivoluzione legata alle qualifiche che sicuramente ha permesso di avere un grande spettacolo già dal sabato, ma la presenza di più step ha portato diversi piloti a vedere la Q1 come un vero e proprio dramma.

Qualifiche F1
F1 (ANSA)

Naturalmente sono da prendere con le pinze le varie percentuali legate al mancato passaggio in Q2 dei vari piloti, perché tutti coloro che staranno guidando un’automobile non certo di primo livello non avranno modo di poter superare comodamente il primo turno.

I piloti sono tanti e allora partiamo subito a vedere le prime percentuali partendo naturalmente da colui che è ancora lo 0%, perché Nyck De Vries si affaccerà per la prima volta in carriera nel 2023 in Formula 1, ma può stare in classifica perché ha già avuto modo disputare una gara a differenza di Logan Sargeant.

Un risultato davvero sorprendente però è quello legato a Lando Norris, con il pilota britannico che è sempre stato a bordo di una McLaren non certo competitiva per il titolo, eppure soltanto nel 1% delle sue qualifiche è stato eliminato in Q1.

Fa meno scalpore invece il 3% di Lewis Hamilton, con il britannico che corre da 15 anni, ma lo ha sempre fatto con delle vetture davvero dominanti.

Poco spazio alla sorpresa anche per il 4% complessivo di Max Verstappen, mentre è curioso notare come entrambi i piloti ferraristi abbiano la stessa percentuale, ovvero il 6% sia per Carlos Sainz che per Charles Leclerc.

Si passa invece a una percentuale del 7% quando si ha a che fare con il rientrante Nico Hulkenberg, un’ottima guida che però non è ancora mai riuscito ad arrivare a podio in carriera, con Valtteri Bottas che gli fa compagnia.

Il finlandese ha visto nettamente peggiorare la sua percentuale quest’anno con l’Alfa Romeo, pur essendo un vero e proprio specialista della qualifica e avendo superato le 100 Q3 consecutive.

Sempre al di sotto del 10% abbiamo Sergio Perez con un totale che si ferma all’8, chiaramente con questa statistica che viene drasticamente abbassata in questi ultimi due anni in Red Bull.

Invece chi ha visto crescere in maniera esponenziale la propria percentuale è stato Fernando Alonso, con il suo secondo periodo di McLaren che lo ha portato così a essere eliminato in Q1 addirittura per il 9% dei casi.

F1, la Q1 può essere una trappola: eliminati di lusso

Iniziamo ora a conoscere chi invece sta vivendo un vero e proprio dramma in Q1, piloti che dunque vedono la propria percentuale toccarla a doppia cifra.

Da questo punto di vista dunque la Alpine non inizia il 2023 nel migliore dei modi, dato che Esteban Ocon è stato eliminato in Q1 nel 18% dei casi, mentre ha fatto ancora peggio a quota 19 il compagno di squadra Pierre Gasly

Si può dire tutto sommato positiva la percentuale del cinese Guanyu Zhou avendo debuttato lo scorso anno con l’Alfa Romeo, ma essendo stato eliminato in Q1 solamente nel 23% dei casi.

Gli ha abbassato drasticamente la percentuale quest’ultimo anno in Williams ad Alexander Albon, con il thailandese che tocca quota 27%.

Sale tantissimo la percentuale con il giapponese Yuki Tsunoda al 34%,, mentre non deve sorprendere l’altissimo 38% di George Russell, perché nei suoi anni in Williams era praticamente impossibile sperare in una Q2, nonostante in qualche caso ci sia anche riuscito.

Al secondo posto invece troviamo la Haas di Kevin Magnussen con il 39% dei casi che lo ha visto perire già in Q1, ma è nettamente un altro il peggior pilota in qualifica.

Lance Stroll non ha mai guidato quelle che venivano considerate come le peggiori monoposto del circus, eppure è stato eliminato al Q1 praticamente una volta ogni due che scendeva in pista, infatti la sua percentuale è davvero terribile ed è del 49%.

Impostazioni privacy