MotoGP, la speranza di Livio Suppo per la Honda: sarà lui la svolta?

Livio Suppo ha appena terminato la propria esperienza come team manager in MotoGP con la Suzuki, ed ora parla della prossima Honda.

Mancano meno di due mesi al via della nuova stagione di MotoGP, che dovrà fornire risposte importanti sotto tanti punti di vista. La Ducati dovrà confermarsi dopo un’annata clamorosa, in cui comunque ha dovuto soffrire nella prima parte prima di iniziare il proprio dominio tecnico, che ora è abbastanza evidente.

MotoGP Livio Suppo (ANSA)
MotoGP Livio Suppo parla della Honda (ANSA)

L’Aprilia è stata la rivelazione della prima metà di campionato, prima di perdere man mano prestazione e di tornare alle performance del passato. La KTM ha alternato grandi exploit ma anche gare negative, mentre i grandi punti interrogativi sono Yamaha ed Honda. Le giapponesi, nobili decadute della MotoGP, non hanno alcuna intenzione di mollare il colpo, ma recuperare il gap che si è venuto a creare sarà complicato.

La Honda deve affrontare anche un’altra problematica, ovvero quella del futuro di Marc Marquez. L’otto volte campione del mondo e punto di riferimento assoluto della MotoGP pare aver recuperato per bene dall’infortunio, ma deve fare i conti con una RC213V tutt’altro che in forma, con la quale diventa difficile fare miracoli persino per uno come lui.

Nelle ultime ore, Livio Suppo, ex team manager della Repsol Honda HRC, ha parlato del nuovo direttore tecnico che è stato ingaggiato dal costruttore nipponico, nella speranza di invertire il trend negativo delle ultime stagioni. L’esperto manager italiano è fiducioso nel suo lavoro, anche se riconosce le ormai evidenti difficoltà delle case del Sol Levante.

MotoGP, Livio Suppo e le sue parole sulla Honda

La carriera di Livio Suppo in MotoGP lo ha portato ad ottenere risultati strepitosi, tra cui spiccano il titolo mondiale di Casey Stoner in Ducati ed i trionfi ai tempi della Honda HRC con Marc Marquez. Dopo una pausa di alcuni anni, il manager italiano era tornato nelle vesti di direttore del team Suzuki, ma la sua avventura è durata davvero pochissimo.

Infatti, la casa nipponica ha deciso di abbandonare la MotoGP alla fine della passata stagione, nonostante le due splendide vittorie ottenute da Alex Rins in Australia e nel round conclusivo di Valencia. L’addio della Suzuki è stata una pessima notizia per il Motomondiale, visto l’importanza che questo costruttore aveva ottenuto con il titolo del 2020 di Joan Mir.

Suppo è stato ospite ai nostri microfoni qualche settimana fa, parlandoci di diversi argomenti molto coinvolgenti, non nascondendo il mal di pancia di Marc Marquez legato alle difficoltà della Honda. La speranza dell’otto volte campione del mondo è legata ad un ritorno alla competitività del team gestito da Albert Puig, che si è rinforzato con tanti nuovi tecnici.

Il direttore tecnico è Ken Kawauchi, ben conosciuto da Suppo, dal momento che fino allo scorso anno ha occupato tale ruolo proprio in Suzuki. Il manager italiano ha parlato delle speranze della Honda in un’intervista riportata da “Todocircuito.com“, augurandosi un ritorno alla competitività della sua ex squadra.

Ecco le sue parole: “Ken era il direttore tecnico della Suzuki, e tutti coloro che lavoravano con noi dovevano inviargli dei rapporti dopo ogni sessione in cui la moto andava in pista, sia prove che gara. Lui è molto bravo a raccogliere le informazioni e poi ad inviarle in fabbrica, era un ottimo elemento“.

Suppo ha poi aggiunto: “Per le squadre giapponesi non è facile inviare informazioni dalla pista alla fabbrica e viceversa, questa è una parte fondamentale del nostro lavoro. L’empatia durante il lavoro è fondamentale e Ken ha questa capacità dentro di sé. Andando in Honda aiuterà tutti. Se le cose miglioreranno subito? Molto difficile da dire, ma se le cose andranno così, sarà un bene per tutto l’ambiente all’interno della squadra“.

Il manager italiano ha molta fiducia nel lavoro del suo ex tecnico, ma è chiaro che la Honda ha un gap importante da recuperare. Pochi giorni fa, il tester Stefan Bradl ha girato sulla pista di Jerez de la Frontera con il prototipo della nuova moto, proprio davanti agli occhi di Kawauchi che seguiva dai box. Il rider tedesco è stato molto chiaro nelle sue parole, affermando che non ci saranno miracoli e che sarà impossibile pensare di vincere sin da subito.

Tuttavia, chi ben comincia è a metà dell’opera come si dice in gergo, e la casa giapponese ha bisogno di iniziare a carburare sin dai test e capire come recuperare il grande distacco che si è venuto a creare. Conoscendo il gruppo di lavoro, le risorse per far bene non mancano di certo, ma è ovvio che sarà necessaria la collaborazione di tutti per tornare al top in fretta.

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