F1, scoop clamoroso su Lewis Hamilton: c’entra anche Ecclestone

L’ex capo della Formula 1, Bernie Ecclestone, ha raccontato un aneddoto impensabile su Lewis Hamilton e il suo passaggio alla Mercedes.

Lewis Hamilton ha vinto tantissimo in carriera. E’ il pilota con il maggior numero di Gran Premi conquistati nella storia della categoria regina del Motorsport, con 103 trionfi e altrettante pole position. Non sarà facile avvicinarsi ai numeri dell’anglocaraibico che, senza dubbio, deve ringraziare Dennis, Wolff e tutti gli altri manager che hanno scommesso in lui, sin dalle categorie minori. Lewis ha iniziato sui kart, nutrendo una grande passione per i motori.

Lewis Hamilton e Bernie Ecclestone (LaPresse)
Lewis Hamilton e Bernie Ecclestone (LaPresse)

La strada è stata molto in salita all’inizio. La famiglia di Lewis ha vissuto in ristrettezze economiche finché Hamilton non è diventato uno degli astri nascenti del Motorsport britannico. Dalle automobili radiocomandate ai kart, la carriera del #44 ha vissuto un primo punto di svolta con la conoscenza di Ron Dennis. Hamilton si avvicinò all’ex boss della McLaren, chiedendo a gran voce le sue attenzioni. Nonostante fosse solo un ragazzino Lewis si fece notare e, grazie ad un talento naturale, riuscì realmente a correre per la McLaren Mercedes in futuro.

A 12 anni Lewis ricevette l’appoggio economico e gli sponsor giusti per arrivare ai massimi livelli del Motorsport. Dopo aver vinto nel campionato propedeutico alla Formula 1, allora chiamato GP2, l’anglocaraibico debuttò nel team di Woking nel 2007. La sfida a Fernando Alonso fu accesissima, grazie ad un’auto straordinariamente competitiva, ma il giovane di Stevenage mise da subito in mostra la stoffa del campione. Il bicampione del mondo spagnolo che aveva sconfitto nei due anni precedenti Michael Schumacher dovette alzare bandiera bianca perché la McLaren decise di investire su Hamilton. Del resto, al suo primo anno in F1, il #44 sfiorò il titolo mondiale, dovendosi arrendere a Kimi Raikkonen nell’ultima gare di Interlagos.

Se solo avesse avuto un po’ di esperienza in più, Hamilton forse avrebbe chiuso i giochi prima e non sarebbe arrivato all’ultimo Gran Premio con la pressione del ferrarista e del compagno spagnolo. L’anno successivo, comunque, si rifece con gli interessi, beffando all’ultimo giro Felipe Massa. Quest’ultimo aveva assaporato il dolce sapore del trionfo mondiale per qualche secondo, ma Hamilton rimontò nelle ultime battute, superando Timo Glock. Dopo un biennio da assoluto protagonista i riflettori del circus iniziarono ad essere puntati tutti sul talento di Stevenage. Il 2009 fu un anno anomalo con la vittoria del connazionale Button sulla BrawnGP, ma dal 2010 in avanti a dominare la scena fu Sebastian Vettel sulla Red Bull Racing.

La McLaren iniziò a palesare clamorose difficoltà e le affermazioni di Hamilton divennero sempre più sporadiche. L’anglocaraibico ebbe bisogno di una svolta e l’occasione si presentò con l’addio definitivo di Michael Schumacher. La Mercedes, rientrata nel circus con grandi obiettivi, avrebbe voluto a tutti i costi trovare un sostituto degno da affiancare a Nico Rosberg. C’era bisogno di un campione del mondo in grado di accendere l’entusiasmo e tutte le fiches furono puntate su Lewis. Max Verstappen provoca, Hamilton risponde: la sua scelta farà discutere.

Hamilton e l’aiuto di Bernie Ecclestone

L’ex boss della F1 era un maestro a muovere i fili del circus. Nessuno come lui era in grado di creare scenari e dinamiche per tenere sempre vivo l’interesse sulla categoria regina del Motorsport. All’epoca Mr. B si offrì di pagare una parte dello stipendio di Hamilton, favorendo il passaggio alla squadra teutonica. Ecclestone e Niki Lauda si conoscevano da tempo e, in quando la superstar anglocaraibico ebbe bisogno di una nuova dimensione, Lauda fu favorevole a coinvolgere Hamilton nel progetto del team per l’era ibrida. Mercedes, Lewis Hamilton è finito? Arrivano parole clamorose.

La casa teutonica dominò la scena per otto anni consecutivi, vincendo dal 2014 al 2021. Lewis ha conquistato ben 6 titoli mondiali con l’auto con la Stella a tre punte, sfiorando anche l’ottavo nel testa a testa con Max Verstappen. Nel documentario Disney+ Lucky! Ecclestone ha spiegato che è stato felice, ai tempi, di propiziare il passaggio del #44 in Mercedes. “Niki si è reso conto di quanto fosse prezioso Lewis come pilota – ha esordito Mr. B – e ha trovato un modo per invogliarlo ad unirsi alla Mercedes. Ma se Lewis non fosse stato pagato quanto voleva, non sarebbe semplicemente cambiato”.

Ecclestone ha ammesso: “Ho detto a Lauda: ‘penso che la Mercedes abbia bisogno di lui, quindi pagherò la differenza’, riferendomi alla differenza tra lo stipendio offerto dalla Mercedes e lo stipendio richiesto da Hamilton. Alla fine, la Mercedes ha pagato il conto”. Lo stipendio di Hamilton dell’epoca era stimato intorno ai 20 milioni di euro. Il boss del circus non dovette rimetterci nulla di tasca sua, ma con un patrimonio miliardario, non avrebbe avuto problemi a motivare personalmente Lewis Hamilton e favorire il suo passaggio epocale al team con sede a Brackley.

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