App per il parcheggio: quali sono e come funzionano

Quante volte ci è capitato di non sapere come pagare la sosta. Ecco tutte le dritte per utilizzare le comode app per il parcheggio. 

A volte capita di arrivare in macchina in un posto che non si conosce e ovviamente dover parcheggiare. Non sempre le colonnine per il parcheggio sono presenti in zona. E in automatico scatta il panico. Quindi, cosa fare? Per rispondere a questa domanda ci vengono in soccorso le app su telefono, gratis o con un piccola tariffa. Le stesse che possono darci una mano anche a trovare dove sostare.

Parcheggio (AdobeStock)
Parcheggio (AdobeStock)

La ricerca di una piazzola libera dove lasciare il nostro veicolo può rivelarsi un’impresa o comunque un’azione piuttosto stressante.

Quali sono le migliori app per il parcheggio

La app “parkopedia” può davvero aiutarci. Tra tutte quelle a disposizione è la più completa coprendo 70 milioni di zone in 89 Paesi del globo, grazie al contributo degli automobilisti stessi. Nata 15 anni fa, l’applicazione è fruibile sia su smartphone, sia su PC in versione free o pay. Nella versione a pagamento si può prenotare il posto, essere navigati fino alla destinazione, verificare tariffe e recensioni. Sfruttando la geolocalizzazione, bisognerà dare l’autorizzazione per determinare la posizione di partenza. Tra i filtri applicabili anche quello che riguarda la ricerca delle colonnine di ricarica per vetture elettriche.

“Spotter” invece è dedicata al social parking, pensata per incentivare lo spirito collaborativo. Se posti un parcheggio, con tutte le informazioni del caso in tempo reale, e dunque contribuisci alla causa, puoi vincere dei premi. Se poi un utente della community vuole il tuo parcheggio e tu lo cedi, la ricompensa diventa ancora più ricca. Oltre a risparmiare tempo, energie e nervoso, si riducono altresì le emissioni nocive di CO2. L’app è scaricabile grauitamente e vi si può accedere tramite e-mail o piattaforme sociali.  Il rating dell’autmobilista e la sua possibilità di accedere a parcheggi e premi si alza anche a seconda del suo comportamento. Più è preciso nelle indicazioni, meglio è.

“ParkinGO” è invece l’ideale per cercare e prenotare un posteggio in Europa, soprattutto vicino agli aeroporti individuando le tariffe più convenienti. L’utente perfetto è colui che si muove spesso per lavoro e deve prendere, aerei, treni o traghetti. Presente in oltre 90 aree di sosta, si concentra in particolare in Francia, Spagna, Portogallo, Austria e Germania. La app consente di individuare i “parcheggi satellite”, ossia quegli spazi a brevissima distanza dagli aeroporti e che offrono il servizio navetta da/e per il terminal, con un grande risparmio di denaro. Oltre a poter prenotare la piazzola on-ine, si possono avere ulteriori servizi come il lavaggio auto, la revisione il cambio gomme. Chi dispone di un’elettrica può  trovare le colonnine. Per quanto concerne l’Italia, questa applicazione coperte 4 stazioni dei treni, 11 porti e 19 aeroporti.

“ParkMe Parking”  fornita da INRIX vanta rami sia a livello nazionale, sia internazionale. In questo caso si possono individuare le rimesse auto più a buon mercato e convenienti nell’area in cui ci troviamo. Ci permette di confrontare i prezzi e altresì di pagare. Ha un archivio di 500 città a livello mondiale. E’ ottima se ci si trova all’estero. Anche qui possiamo confrontare i costi e le varie informazioni.

Forse molti non lo sanno, ma pure “Google Maps” aiuta nell’individuazione di parcheggi non in strada, tramite il servizio “Trova Parcheggio”. Questo funziona solamente con la geolocalizzazione attiva. Per attivarlo basta schiacciare sul simbolo P. Il colore rosso indica la scarsità di posto, mentre il blu ci dice che avremo abbastanza facilità.

Come si ritrova il parcheggio

Capita spesso quando si fanno azioni meccaniche di dimenticarne i dettagli. E assai di frequente ci si scorda il posto preciso in cui si è lasciata la macchina. Se si ha scarso orientamento e si ha la memoria corta, l’applicazione “Trova Auto Parcheggiata – GPS” disponibile per smartphone Android, è da scaricare assolutamente. Specialmente se dove ci troviamo è una zona a noi sconosciuta. Sfruttando la rete mobile, il GPS memorizzerà la posizione di partenza e sarà in grado di riportare l’automobilista alla sua auto.

Anche “Google Maps” ha questa funzione. Basterà selezionare l’ultima posizione salvata in elenco è farsi guidare fino al parcheggio.

Le app per pagare il parcheggio

Quando si parcheggia l’auto può capitare di attardarsi nel posto in cui ci si trova e far scadere il ticket di pagamento. Per evitare in incorrere in multe le app permettono di pagare il supplemento. In alcuni casi è necessaria una commissione. Di sovente bisogna tornare al proprio veicolo ed esporre il biglietto con l’integrazione.

Ora vediamo una carrellata delle applicazioni. La prima è “EasyPark” . Presente in oltre 450 città italiane e in 20 Paesi stranieri, permette di pagare il parcheggio via telefono, usando pagamenti elettronici senza dover aggiornare l’orario del tagliando e senza la paura di non avere abbastanza monetine con sé. Uno dei vantaggi è rappresentato dal fatto che non si paga ad orario, ma ad uso effettivo. Inoltre quando si avvicina la scadenza, si viene avvisati via notifica. Piuttosto utile è la funzione “Find&Park” per trovare parcheggi liberi in strada.

Questa app, prevede anche degli abbonamenti personalizzabili sulla base delle proprie esigenze, con una tariffa fissa mensile e una a consumo. Sono disponibili inoltre abbonamenti ad hoc per le aziende, e la possibilità di inviare le fatture elettroniche dei pagamenti sostenuti dai propri dipendenti, per un costo che va dai 4 ai 20 euro al mese.

“MyCicero”, consente di pagare il tempo effettivo di sosta in oltre 150 città italiane, e di acquistare biglietti e abbonamenti per treni, bus e metro, nonché i permessi per accedere alle Ztl. Il funzionamento è identico a quello di EasyPark, per cui si paga per il tempo in cui si tiene l’auto ferma, e si può estendere l’orario con un supplemento. In questo caso bisogna ricaricare il conto sull’app. Se si paga con carta la commissione è più alta.

E’ comunque consentito prenotare il posto in parcheggi di scambi. I metodi di pagamento sono numerosi visto che sono consentite le solite Visa e Mastercard, ma pure American Express,  Postepay, Bill Satispay, PayPal e Masterpass. Grazie al servizio integrato che funziona con GPS, si può ritrovare la propria vettura.

“Tap&Park” individua i parcheggi liberi disponibili e valuta i più convenienti. Dà inoltre la chance di pagare il parcheggio in poco tempo e con pochi tocchi. L’applicazione è integrata da un servizio di notifica per quando si avvicina la scadenza del parcheggio, così da poter poi integrare. Come le app precedenti permette di pagare solo il tempo effettivo garantendo il rimborso per quello non utilizzto. E’ presente il servizio di memorizzazione della posizione per ritrovare la vettura. E’ attiva in 15 città, ovvero Carrara, Crema, Firenze, Forlì, Lazise, Livorno, Lucca, Mantova, Napoli, Parma, Pisa, Rho, Sarzana, Treviglio e Verona, ma si può usare solamente dopo la registrazione all’azienda di mobilità del comune di riferimento. In alcune zone viene rilasciato un pass. In altre è sufficiente la registrazione del mezzo.

Per avere il Mobility Pass, è possibile  rivolgersi agli sportelli dell’azienda di mobilità territorialmente competente,così da poter sfruttare l’applicazione in ogni sua parte.

“Phonzie” è disponibile per Android e iPhone. Sempre aggiornata non applica commissioni per il pagamento del parcheggio. Di nuovo si salda solo lo stop effettivo e si può prolungare da remoto. Ciò che conta è esporre sul cruscotto il tagliando così che gli ausiliari possano verificano la regolarità. Come per MyCicero, è necessaria la registrazione e la creazione di un profilo assocciato alla vettura, nonché di un borsellino da ricaricare ogni volta che se ne ha bisogno.

E’ importante dire che può essere condiviso da tutti i membri della famiglia.  Per adesso è attivo ad Arezzo, Baratti, Bologna, Bussolengo, Centola – Palinuro, Chianciano Terme, Eboli, Empoli, Fabriano, Figline e Incisa Valdarno, Firenze, Ischia, Lastra a Signa, Lucca, Parco della Sterpaia, Piombino, Pistoia, Pordenone, Roma, San Giovanni Valdarno, Sacile, San Giorgio a Cremano, San Vito al Tagliamento, Scandicci, Termoli, Terranuova Bracciolini, Torino, Vigevano e Viverone.

“ParkAppy” è un’app per il pagamento dei parcheggi usufruibile a Roma, Marina di San Nicola, Napoli, Bologna, Torino e Lecce. Nella Capitala, così come a Lecce e a Bologna si può usufruire pure di abbonamenti mensili. Una volta parcheggiata l’auto bisogna farsi localizzare dall’app, inserire il numero di targa e la fine della sosta, anche se il pagamento sarà per il tempo effettivo. Questo può avvenire solo via carta. Mentre le verifiche dei vigili verranno effettuate via targa. Anche qui è necessario stampare il tagliando da stampare ed esporre sul cruscotto.

Tramite questa app, si possono consultare le soste precedenti e richiedere le relative fatture, piuttosto che scaricare la ricevuta per dimostrare il pagamento. Vi è poi il servizio di notifica in caso di sosta vicino alla scadenza o scaduta la possibilità di prolungare o terminare in anticipo lo stop. Non è obbligatorio registrarsi, ma se lo si fa, si può usufruire si qualche benefit in più.

“ParkMan” è l’applicazione che va per la maggiore grazie alla sua immediatezza e per la sua diffusione a livello internazionale, in Italia, in Europa e negli States. Inoltre vanta un’interfaccia chiara e intuitiva. Prevede l’opportunità di estendere il tempo di sosta, pagare il periodo di parcheggio utilizzato in effettivo, tornare alla posizione di parcheggio memorizzata in precedenza ed individuare i parcheggi più vicini a dove ci troviamo. Per il pagamento è prevista una commissione, ma passando parola e invitando altri a scaricare la app, si possono guadagnare dei parcheggi gratis.

Per dimostrare che abbiamo effettivamente pagato il parcheggio, oltre alla conferma della sosta via app, andrà esposto il solito tagliando del costo di 2 euro sul cruscotto. Eventualmente si può armarsi di carta e penna e scrivere in maniera leggibile su un foglio il nome dell’applicazione. La transazione può avvenire solamente con carta di credito.

Infine una delle più conosciute e utilizzate, ovvero l’app Telepass o Telepass Pay X. Tramite il suo utilizzo si può usufruire del servizio Strisce Blu, che consente di pagare i parcheggi sulle strisce blu attraverso un’interfaccia chiara ed immediata, senza la necessità di disporre del dispositivo in macchina. Come per le altre offerte, anche qui si paga solamente il tempo effettivo di sosta e non vi sono costi aggiuntivi. Tra le opzioni possibili, la “sosta senza limiti”. Questa si attiva in avvio e non si ha la necessità di specificare quando termina. Se al contrario è previsto un termine, un servizio di notifica invia un avviso dieci minuti prima della scadenza della sosta.

Pure qui è necessario scaricare l’apposito biglietto e metterlo in bella mostra sul cruscotto per evitare sanzioni, ma altresì per agevolare i controlli dei vigili.

L’applicazione è fornita di servizio di geolocalizzazione integrato, che consente di ritornare alla propria macchina seguendo il miglior percorso disponibile, sia in termini di durata, sia di velocità di percorrimento. Fino al 31 dicembre 2022, i nuovi utenti di Telepass potranno usufruire pure di un rimborso del 15% sui pagamenti delle soste su strisce blu. Allo stesso modo per i clienti affezionati è già previsto un cashback del 5%.

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