F1, il declino della Ferrari nel confronto tra i 2 Carli: statistica impietosa

I piloti della Ferrari, Charles Leclerc e Carlos Sainz, hanno completato una stagione ricca di alti e bassi. I numeri hanno evidenziato una chiara distanza tra i driver.

Una curiosa statistica ha messo in luce le differenze tra i principali attori protagonisti del circus. Verstappen con 616 giri guidati in prima posizione ha quasi accumulato nel 2022 più lap led di tutti gli altri 5 top driver messi insieme. Da sottolineare il contrato tra le seconde guide, in particolare tra Charles Leclerc e Carlos Sainz. Il monegasco ha comandato la classifica in 311 giri del campionato del mondo 2022, mentre lo spagnolo ha occupato la prima posizione in sole 72 tornate. Leclerc, senza le avarie tecniche, e gli errori strategici subiti in modo ingiustificabile, avrebbe demolito il suo teammate. Il #16 è l’unico ad avere dei numeri dignitosi nel confronto con il bicampione del mondo della Red Bull Racing.

Carlos Sainz Charles Leclerc Ferrari (Ansa Foto)
Carlos Sainz Charles Leclerc Ferrari (Ansa Foto)

Tutti gli altri driver hanno accumulato un numero irrisorio di lap led. Perez, compagno di squadra dell’olandese, soli 147, Russell 99, Hamilton addirittura 46, mentre i campioni del mondo Vettel (2) e Alonso (1) almeno, in una stagione avara di soddisfazioni, si sono goduti la possibilità di mettere tutte le monoposto in riga per qualche minuto. Il regolamento tecnico di sicuro ha fallito perché la battaglia tra i piloti sarebbe dovuta essere intensa e ravvicinata. Soli 5 piloti hanno festeggiato un successo, ovvero Max Verstappen, Charles Leclerc, Sergio Perez, Carlos Sainz e George Russell, mentre sugli altri gradini del podio sono finiti solo Lewis Hamilton e Lando Norris.

Nelle annate precedenti persino Ricciardo, Gasly e Ocon si erano tolti la soddisfazione di arrivare in prima posizione. La categoria regina del Motorsport non ha fatto clamorosi passi in avanti in merito alla competitività in pista con il passaggio alle auto ad effetto suolo. Il DRS continua ad essere essenziale nelle manovre di sorpasso, le vetture sono più pesanti, ma un bilancio tra teammate va fatto. I numeri parlano chiaro e, al momento, l’unica sfida alla pari può esserci nel box Mercedes. Tra l’altro tra i due driver inglesi è iniziato un inevitabile passaggio di consegne. Russell ha la stoffa del campione, mentre Hamilton ha già fatto la sua brillantissima carriera in F1. Situazioni definite anche nel box Red Bull dove Max Verstappen ha sempre avuto e sempre avrà l’appoggio incondizionato del suo team.

Ferrari, che differenze tra Leclerc e Sainz

La squadra austriaca ha costruito intorno alla figura del bicampione olandese una squadra fenomenale. Max ha il numero 1 sulla livrea della sua monoposto, ma è anche il n.1 indiscusso per tutti gli uomini di Milton Keynes. Sergio Perez e il suo futuro sostituto avrà sempre il ruolo di seconda guida. In casa Ferrari, invece, la gestione dei piloti è risultata poco chiara, sin dall’insediamento di Mattia Binotto nel 2019. Nell’annata di debutto di Charles in red era scontato un ruolo di primo piano per Vettel. Il tedesco, però, non si aspettava di essere messo così in difficoltà dal monegasco. I due finirono per toccarsi, mandando alle ortiche l’opportunità di un piazzamento nobile in classifica per il giovane. Charles, infatti, dovette accontentarsi della quarta piazza, beffato nel finale da Max Verstappen.

Nel 2020, invece, la mancanza di competitività ha accantonato ogni logica gerarchia. Leclerc ha, nuovamente, battuto Sebastian Vettel sulla disastrosa SF1000. Il tedesco, infatti, fu messo da parte anche a causa di prestazioni altalenanti e non più in linea con il palmares di un 4 volte iridato. Binotto scelse di promuovere in Ferrari, Sainz, dopo un biennio di alto profilo in McLaren. Ecco come lo ha salutato il madrileno. Il favorito per sostituire Binotto è un tecnico francese. Le aspettative non erano alte, come nel 2022, ma il madrileno dimostrò di essere un autentico mastino.

Nel 2021, il figlio d’arte del Matador riuscì a precedere Leclerc e il suo ex teammate in McLaren, Lando Norris, chiudendo dietro solo agli inarrivabili piloti di Mercedes e Red Bull Racing. La scelta Ferrari di parità assoluta tra i piloti, nella nuova era della F1, è stata giusta, ma sin dalle prime gare Carlos non ha dimostrato di avere il medesimo passo di Charles. I due driver della Ferrari hanno calcato i primi due gradini del podio nell’appuntamento inaugurale in Bahrain, per poi perdere di vista i rivali austriaci. La RB18 è cresciuta in modo esponenziale nel corso della stagione, mentre la F1-75 ha iniziato a palesare gravi limiti tecnici. L’auto ad effetto suolo modenese non è stata sviluppata a dovere.

Charles, dopo aver combattuto per la P1 in Arabia Saudita e celebrato il suo primo grand chelem in Australia, non è più riuscito a trovare continuità. Gli errori strategici a Montecarlo e Silverstone hanno segnato la sua cavalcata. Sainz, invece, vinse a Silverstone, tra le polemiche, ma non ha dimostrato di poter mettere seriamente in difficoltà il suo compagno di squadra sulle wing car. Del resto la classifica finale della stagione ha messo in luce una differenza abissale. Sainz ha concluso alle spalle anche del debuttante in Mercedes, George Russell. L’ex Williams ha guidato una delle peggiori monoposto della storia della casa teutonica, ma nonostante ciò ha messo a segno più punti dello spagnolo. La Ferrari deve riflettere attentamente in chiave 2023 perché, numeri alla mano, Leclerc meriterebbe da subito un sostegno da prima guida.

Impostazioni privacy