F1, lavori mirati sulla nuova monoposto Ferrari: spunta un rumor clamoroso

L’erede della F1-75 dovrà regalare spettacolo, stando alle dichiarazioni dei vertici del Cavallino. Ecco come potrebbe essere la nuova monoposto Ferrari.

A Maranello, da settimane, sono sotto la lente d’ingrandimento le problematiche che hanno limitato la Ferrari F1-75 nella seconda parte di stagione. I tecnici dovranno prima risolvere tutti i problemi avuto sul piano motoristico e anche in merito al degrado delle gomme. Ad inizio stagione la Rossa appariva l’auto più veloce del lotto. Frutto di un telaio indovinato, la wing modenese faceva esprimere al meglio Charles Leclerc. Quest’ultimo si è esaltato in Bahrain e Australia, grazie all’agilità e alla spinta del motore Superfast.

Ferrari F1-75 (LaPresse)
Ferrari F1-75 (LaPresse)

I fan e gli uomini del team italiano speravano nell’inizio di una nuova fase, dopo anni amarissimi. Binotto decantò la qualità del lavoro dei tecnici della Scuderia, mentre Leclerc arrivò a dichiarare, in più occasioni, di credere nella cavalcata mondiale. Tutto è durato troppo poco. Già dalla quarta tappa è emerso lo strapotere tecnico della RB18. L’auto ad effetto suolo austriaca è risultata, assolutamente, imprendibile dopo i primi aggiornamenti tecnici. Una volta ridotto il peso, Max Verstappen ha trovato il feeling giusto e ha collezionato ben 15 vittorie in 22 Gran Premi.

Superfluo sottolineare che si è trattato di un campionato dominato. Al di là di quello che affermano i tecnici di Milton Keynes, la Red Bull Racing è strafavorita anche nel 2023. Le limitazioni in galleria del vento, causate dallo sforamento del Budget Cap, potrebbero avere un impatto solo in un caso. Qualora gli ingegneri, capitanati di Adrian Newey, dovessero spingersi in nuove soluzioni estreme, potrebbero andare in difficoltà se dovessero dimostrarsi fallimentari. Partendo da una base eccellente, difficilmente, i tecnici campioni del mondo proveranno a migliorare il progetto 2022. Ferrari e Mercedes, invece, dovranno impegnarsi per trovare la quadra.

Ferrari, i progressi dell’auto 2023

La Rossa ha conquistato soli 4 Gran Premi. Se vogliamo restringere il campo a quando la Red Bull Racing ha risolto i problemi tecnici iniziali, Leclerc ha vinto in Austria e Sainz in Inghilterra. Il primo successo in carriera dello spagnolo, tra l’altro, è stato favorito da una incredibile sfortuna per Max che registrò la distruzione del fondo della RB18. Da leader della corsa, Verstappen colpì in pieno un detrito che gli rovinò la gara. L’auto “senza pance” della Stella a tre punte, invece, ha collezionato un solo trionfo. George Russell, in Brasile, celebrò la P1 nella Sprint Race e nell’appuntamento domenicale. I motori Superfast esplosi nel corso del 2022 hanno inciso, in modo importante, sulla cavalcata di Charles Leclerc.

Quest’ultimo ha fatto la differenza nel giro secco, conquistando più pole di chiunque altro, ma ha raramente tradotto in vittorie le nove partenze al palo. Di questo passo il monegasco rischia di diventare il pilota di F1 con il maggior numero di pole e la peggior percentuale di conversione in vittorie. La fragilità della Ferrari ha rappresentato un peso anche per Sainz. Sebbene il figlio d’arte del Matador non avesse mai dimostrato un particolare feeling al volante della F1-75, i problemi di affidabilità lo hanno condizionato. Leclerc ha chiuso secondo, mentre Sainz quinto. La Ferrari ha concluso la stagione ad oltre 200 punti dalla Red Bull Racing.

Le Power Unit giapponesi della RB hanno dimostrato di essere le migliori. La squadra austriaca ha collezionato la bellezza di 17 vittorie su 22 Gran Premi, oltre a 2 Sprint. Per porre fine al dominio dei rivali, in Ferrari stanno lavorando, alacremente, sulla vettura 2023. Mattia Binotto ha scelto di stoppare gli sviluppo della Rossa anzitempo per concentrare tutti gli sforzi sull’erede della F1-75. Un altro secondo posto, senza una battaglia con i competitor, rappresenterebbe un fallimento epocale. Leclerc ha fatto una promessa da brividi ai tifosi. Il dopo Binotto dovrà tradursi in una svolta sul piano gestionale. Ecco cosa farà l’ingegnere di Losanna in futuro.

Sul piano motoristico, secondo quanto trapelato su AMuS, i tecnici hanno scoperto i problemi che hanno portato i ferraristi a girare depotenziati nel finale di stagione. Sainz e Leclerc hanno cambiato sei Power Uniti a testa. I 30 CV extra dovrebbero avvicinare la Rossa alle performance sul dritto dell’auto austriaca. A livello telaistico, considerata anche la nuova altezza dal suolo, l’erede della F1-75 presenterà un incavo più profondo nella parte bassa della fiancata nel raccordo con la zona esterna del fondo, stando a quanto anticipato da Filisetti.

La Ferrari avrebbe compreso la necessità di intervenire sulla zona specifica, proprio osservando i rivali della Red Bull Racing. La RB18, rispetto alla F1-75, ha beneficiato di un miglior indirizzamento dei flussi verso la zona posteriore della wing car. Si prevede una coda più snella, ma alcune soluzioni dell’auto ad effetto suolo modenese dello scorso anno dovrebbero rimanere simili. Qualcosa andrà fatto anche in termini di meccanica delle sospensioni. Del resto si parla di una evoluzione e non di una rivoluzione totale. Vasseur si augura di ritrovarsi per le mani un’auto competitiva per podi e vittorie in ogni appuntamento del Mondiale.

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