Ferrari, Mattia Binotto non si arrende: arriva una nuova promessa ai fan

Dopo una qualifica e una Sprint Race da incubo, la Ferrari ha concluso il Gran Premio del Brasile al terzo posto con Sainz. E’ arrivata una importante garanzia in chiave 2023.

La tappa di San Paolo era iniziata nel peggiore dei modi per la Rossa con una qualifica da incubo. Carlos Sainz era riuscito a salvarsi, conquistando un quinto crono nell’unico tentativo a disposizione, ma le cose non sono andate nel verso giusto per Charles Leclerc. Quest’ultimo è stato piazzato in pista, dopo tanti patemi in Q1 e Q2, nel decisivo Q3 con mescole intermedie prima dell’arrivo della pioggia. Di fatto l’asfalto era asciutto, ma i tecnici hanno preferito prendersi un rischio proprio con il pilota di punta in lotta per la seconda piazza nel mondiale.

Mattia Binotto Ferrari F1 (Ansa Foto)
Mattia Binotto Ferrari F1 (Ansa Foto)

La Sprint Race non ha regalato troppe gioie a Sainz, secondo al traguardo alle spalle di Russell, perché già consapevole che avrebbe dovuto scontare 5 posizioni penalità per la sostituzione dell’endotermico. Lo spagnolo è scivolato al settimo posto sulla griglia. Una delle problematiche della Rossa è l’inaffidabilità dei propulsori. Dopo un inizio sensazionale la novità Superfast si è dimostrata una delusione. Il motore, non solo a livello di performance non è risultato all’altezza della PU giapponese della Red Bull Racing, ma ha anche lasciato a piedi, in diverse occasioni, gli alfieri della Rossa. Una situazione difficile da digerire dopo anni di mancate vittorie. Dopo il grande esordio il Bahrain e il trionfo in Australia, il #16 credeva di poter lottare sino ad Abu Dhabi per la conquista del titolo mondiale.

I gravi errori del muretto e qualche sbavatura dei piloti hanno fatto scivolare ben presto la Rossa al secondo posto. La direttiva 39 ha ravvivato una Mercedes, in profonda crisi nella prima parte di stagione a causa dei rimbalzi, riportando la W13 davanti alla F1-75. Un pesante KO politico per la Scuderia capitanata da Mattia Binotto. Ad Interlagos la Rossa è arrivata con un vantaggio di 40 punti sulle Frecce d’Argento. La Scuderia ha cercato di limitare i danni, ottenendo un terzo e un quarto posto con Carlos Sainz e Charles Leclerc, di fatto il miglior risultato possibile dopo tutti i problemi dei giorni precedenti. La corsa del monegasco è stata caratterizzata anche da una lotta con Lando Norris, terminata contro il muro.

Il Principino di Monaco è riuscito ad evitare un pesante DNF, rimettendosi in carreggiata e recuperando dal fondo dello schieramento. La corsa è stata ricca di colpi di scena, ma alla fine Sainz e Leclerc hanno superato Perez, finendo alle spalle della Mercedes. La prima vittoria in carriera di George Russell è molto significativa e ha riportato alla mente dei fan il primo trionfo di Leclerc a Spa. Dal successo in Belgio, nell’Università della F1, sono trascorsi più di 3 anni e il talento della Ferrari Driver Academy ha vinto in sole altre 4 occasioni. Nonostante 18 pole position il #16 non è mai riuscito a lottare per un titolo, ma vorrebbe quantomeno chiudere secondo nel mondiale in corso.

Ferrari, l’impegno di Mattia Binotto

Dopo un tredicesimo posto al debutto con l’Alfa, un quarto nel 2019 al fianco di Vettel, un disastroso ottavo un una SF1000 da incubo e il settimo di un deludente 2021, Charles Leclerc è a pari punti a 290 con Sergio Perez. La delusione è cocente perché il giovane è passato dal lottare con il campione del mondo, Max Verstappen, a chiedere, in un discusso team radio, la terza piazza a Sainz per avere la meglio della seconda guida della Red Bull Racing. La Rossa, inoltre, è incalzata dalla Mercedes in classifica costruttori. Il team teutonico si è riportato a 19 punti dalla Scuderia. Ecco gli orari dell’ultima corsa ad Abu Dhabi.

Mattia Binotto ha annunciato, ai microfoni di Sky Sport, che la Ferrari ha già interrotto gli sviluppi sulla F1-75 per puntare tutte le fiches sulla prossima stagione. Non vi ricorda qualcosa? Si tratta di un film già visto nelle precedenti annate, alla vigilia del cambio di regolamento che avrebbe dovuto rappresentare la svolta. Nell’estate del 2021 il team principal della Ferrari dichiarò: “Il nostro obiettivo è vincere il mondiale al più presto, puntiamo forte sul 2022, figlio di una rivoluzione regolamentare. L’anno prossimo lottare per il titolo è un obbligo. Non riuscirci significherebbe aver sbagliato tutto. Un fallimento“.

La Scuderia non solo non ha lottato per il titolo fino alla fine, ma ha dimostrato di non essere pronta a sfidare una squadra rodata come la Red Bull Racing. In occasione della tappa in Brasile, ai microfoni di Sky, il team principal della Ferrari ha spiegato: “Abbiamo visto una Mercedes molto forte sia sul passo che nel degrado. Noi ci siamo concentrati già da tempo sulla vettura del prossimo anno, abbiamo interrotto lo sviluppo della monoposto 2022 molto presto mentre loro hanno continuato a portare sviluppi anche negli Stati Uniti ed in Messico. Per questo motivo non è sorprendente che siano migliorati e che siano veloci. Questo però fa capire che il prossimo anno non sarà una battaglia tra due team”. Una narrazione già letta, cambierà il risultato finale nel 2023 o si ripeterà la medesima storia a metà stagione?

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