Colpo di scena al termine della mini-gara del Brasile svoltasi sabato pomeriggio. Il bicampione F1 ha ricevuto una penalizzazione dai commissari.
E’ durata appena 24 giri, ma la Sprint Race di questo sabato sul circuito in Interlagos, Brasile, ha regalato belle battaglie, alcune sul filo della scorrettezza. Tra queste quella ha visto protagonista Lance Stroll. Il canadese dell’Aston Martin è stato autore, per l’ennesima volta, di una manovra sporca, nonché pericolosa, ai danni del suo compagno di squadra Sebastian Vettel, e per questo è stato punito con 10″, più 3 punti sulla patente.
I commissari brasiliani non sono stati clementi neppure con Fernando Alonso, anche se in questo caso, la punizione è arrivata a corsa ultimata. Dopo aver visionato i filmati a disposizione, hanno ritenuto opportuno sommare 5″ al tempo finale dall’iberico, per via di uno scontro avvenuto alla curva 15 con il suo vicino di box Esteban Ocon, nelle prime battute dell’evento.
Al momento del fatto il Samurai si è sfogato via radio prendendosela con il francesce. Ma gli steward alla fine non si sono dimostrati d’accordo. A loro avviso ci sarebbe stato un errore di giudizio del campione di Oviedo, per quanto concerne la distanza tra le due monoposto. Questo sbaglio avrebbe portato alla collisione tra la sua ala anteriore e la ruota posteriore del 26enne.
Alla luce di tale disattenzione che poteva essere evitata, lo spagnolo è stato decurtato di 2 punti sulla licenza, degli 8 che gli restano.
Sulla griglia di partenza della corsa vera e propria domenicale, il 41enne, bicampione del mondo F1, scatterà non più dalla 15esima piazza, in cui ha tagliato il traguardo, ma dalla 18esima. Il driver di Evreux, invece, scatterà appena una piazza davanti.
F1, dopo Alonso un altro spavento per l’Alpine
Per lui, comunque, gli spaventi non si sono esauriti qua. Al di là della toccata con Alo, il #31 è stato vittima di un episodio ben peggiore. Probabilmente a causa di una toccata avuta con qualcuno alla curva 4 nelle battute conclusive, la sua auto si sarebbe danneggiata. Facendogli perdere ulteriore terreno e scivolare definitivamente fuori dalla top 10.
A quanto pare un buco creatosi nell’impatto, avrebbe provocato una perdita di benzina. Così, non appena parcheggiata la sua A522 in pit lane, prima ha cominciato ad uscire del fumo, poi si sono viste delle fiamme. Una situazione piuttosto pericolosa visto che si trovava, appunto, nel budello della corsia box, dove oltre alle altre macchine, c’è tutto il personale impiegato delle scuderie.
Questo il racconto del vincitore della GP3 nel 2015. “Sono sceso dall’auto. Ho fatto giusto un paio di passi e ho visto che qualcosa stava bruciando. Pensavo fosse una Williams. Ed invece era proprio la mia“, ha commentato a The Race. Ad ora non è stato reso noto ciò che ha provocato l’incendio. Tuttavia il pilota si è soffermato ad osservare una delle pance della vettura. “Da un lato era completamente aperta. Non so come abbia fatto a non volare via“, ha concluso quasi stupito.
A due appuntamenti dalla fine del campionato la ex Renault occupa il quarto posto costruttori. Ed è in bagarre con la McLaren. Alle sue spalle di sole 7 lunghezze.