Marquez sbotta contro Honda: le parole di fuoco dopo il GP di Valencia

Nel post-Valencia Marquez mastica amaro e per la prima volta non usa mezzi termini per definire la Honda. Che sia il segno di un idillio finito?

Era dal 2010 che non chiudeva una stagione del Motomondiale con zero vittorie. E questo per uno come Marc Marquez è un vero smacco. A Valencia la faccia del cabroncito è tutta un programma, segno che proprio questa ennesima travagliata stagione proprio non l’ha mandata giù. I nuovi problemi fisici l’hanno condizionata ancora, ma alla fine il nuovo intervento al braccio destro (il quarto dopo l’incidente di Jerez nel 2020) sembra quantomeno aver risolto il problema. Particolare questo non secondario, visto che per Marc è stato un vero e proprio ritorno alla vita. Ora lo spagnolo sa che può tornare a guidare come vuole, ma è qui che nascono i problemi.

Marc Marquez (ANSA)
Marc Marquez (ANSA)

Infatti a dirla tutta più che il fisico quest’anno a limitarlo decisamente è stata la Honda che ha avuto tra le mani. La RC213V di questo 2022 era stata completamente rivista per adattarla finalmente a Marquez, al suo stile. E invece si è rivelata un buco nell’acqua. Le potenzialità ci sono ma a dirla tutta si è rivelata una moto davvero difficile da comprendere. Basti pensare di nuovo alle tante cadute dell’iberico, che per cercare il limite ha sempre ricevuto una risposta negativa dal suo mezzo.

Nonostante qualche GP fuori, alla fine Marquez ha racimolato solo il secondo posto dell’Australia: troppo poco per dire che la Honda il prossimo anno può lottare per il Mondiale. C’è tanto, troppo terreno da recuperare alle rivali, in primis la Ducati che ora è diventata il nuovo punto di riferimento della categoria dopo decenni in cui la Honda ma in generale le moto giapponesi sono state leader e per questo “copiate”. E lo sa bene il numero 93.

Marquez e quelle parole mai sentite prima su Honda

Marc nel post-gara si è complimentato con Pecco Bagnaia, che non ha mai realmente elogiato in passato (forse perchè della scuderia dell’odiato rivale Valentino Rossi?). Stavolta però ha ammesso che questo per il pilota italiano non sarà l’unica iride che porterà a casa. Segno che forse Marquez ha capito che l’aria è cambiata e che sarà dura contrastare questa Ducati. Ma anche un messaggio chiaro alla Honda e alle sue chance di tornare a stretto giro di posta in lotta per un obiettivo così importante.

Hanno però dell’incredibile le altre parole del pilota iberico, che per la prima volta ha platealmente bacchettato Honda e i suoi ingegneri: “La moto dei prossimi test è un primo passo, ma bisogna farne di più. Nel 2023 non sarò il favorito perché non ho mai vinto quest’anno. Per questo bisogna migliorare, ma non dipende solo da me. Siamo ultimi tra i costruttori”. E ha tuonato: “Ho provato a rischiare a Valencia, compensando con la staccata. Quella guida la puoi tenere per uno, due o tre giri, non farci tutta la gara. Se vogliamo lottare per il titolo il prossimo anno non possono accadere queste cose“.

Poi un nuovo messaggio: “Non solo io, ma anche la Honda dovrà lavorare per tutti i test. Io voglio una moto per vincere“. Anche perché a fine 2024 scade il contratto di Marquez con Honda. E se la casa giapponese non dovesse venire incontro ai desideri del suo campione, per la prima volta in carriera c’è aria di cambiamento per Marc. E chissà che la Ducati, nonostante Bagnaia e Bastianini, non ci faccia un pensiero. Di nuovo.

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