MotoGP, Bagnaia al settimo cielo: arriva un ringraziamento da brividi

A Valencia si è deciso il campionato del mondo di MotoGP 2022. Pecco Bagnaia si è laureato campione del mondo per la prima volta in carriera.

Allo spegnimento dei semafori, lo spagnolo del team Pramac ha subito perso la testa della corsa, sopravanzato dalla Suzuki di Alex Rins. Gli occhi erano tutti puntati su Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo. 

Pecco Bagnaia (foto ufficiale)
Pecco Bagnaia (foto ufficiale)

Pecco Bagnaia è riuscito a mettersi alle costole di Fabio Quartararo. I due si sono marcati già dalle prime curve del Gran Premio spagnolo. Fabio ha sopravanzato subito Jack Miller, in leggere in difficoltà nel primo giro. I due si sono sfidati con il coltello tra i denti. L’australiano si è buttato dentro, sopravanzando con cattiveria il Diablo. Quest’ultimo è stato infilato da Pecco Bagnaia e i due si sono anche toccati. Un componente aerodinamico della Ducati Desmosedici GP22 è volato via. Clamoroso quanto accaduto nel secondo giro. I due rivali alla corona si sono sfidati, in un confronto finale, con sorpassi e controsorpassi. Nel corso della stagione non si sono dati battaglia tante volte, ma nel momento decisivo, con visiera abbassata, hanno dato spettacolo. Fabio ha provato a innervosire il torinese, mettendosi in scia della Desmosedici. Il francese si è ritrovato davanti al quarto giro, con un sorpasso magnifico su Pecco. I primi tre della classifica, Rins, Martin e Marquez erano scappati via.

Jack Miller ha perso un po’ di tempo nelle prime tornate, nella lotta con i contendenti alla corona, ma è riuscito poi a guadagnare diversi decimi su Fabio. Jack ha provato a ricucire il gap dai primi tre. L’australiano ha superato Marquez al sesto giro. Lo spagnolo è scivolato all’undicesimo giro, alla curva, dando alla possibilità a Quartararo di recuperare una posizione. Il francese ha cercato a quel punto di avvicinarsi Jack Miller. Pecco Bagnaia, scavalcato da Binder, ha scelto di non prendersi ulteriori rischi, amministrando una buona sesta posizione. Il piemontese è stato scavalcato anche da Miguel Oliveira su una KTM in formissima. Al contrario, l’Aprilia ha chiuso la stagione con un doppio ritiro. La casa di Noale ha fatto, comunque, una grande stagione. Al giro 18 Binder ha sopravanzato di gran carriera Fabio Quartararo.

Negli ultimi 10 giri Pecco Bagnaia ha gestito con furbizia le ultime tornate, tra il panino delle Ducati di Marini e Bastianini. Quest’ultimo con l’uscita di scena di Aleix è stato sicuro di poter arrivare in terza posizione nella graduatoria mondiale. Enea, a sei giri, dalla fine, ha superato Pecco. Dopo essere stato scavalcato da Binder, Jack Miller è finito al tappetto. Pecco ha riguadagnato una posizione e ha chiuso ottavo, vincendo il suo primo titolo mondiale in MotoGP. Succede a Valentino Rossi nell’albo d’oro degli italiani vittoriosi in MotoGP. Valentino Rossi, l’ammissione su Bagnaia: ecco come stanno le cose.

L’emozione di Pecco Bagnaia

Al termine della corsa, Pecco ha dichiarato: “E’ bellissimo, è fantastico. E’ la gara più dura della mia vita e di quest’anno. La mia ambizione era arrivare nei primi 5, ma non so perché dopo tre o quattro giri ho cominciato a soffrire tanto all’anteriore della moto. Era impossibile da controllare, ma poi la cosa più importante è che abbiamo vinto il campionato. Siamo i campioni del mondo ed è, davvero, una grande giornata. Sono molto felice“.

In Ducati hanno lavorato tanto per arrivare sul tetto del mondo con Pecco. Nello studio di Sky Sport, il torinese ha annunciato: “Stanotte ci dormo insieme con il casco (di campione del mondo, ndr). È incredibile, nel giorno della gara più difficile dell’anno è arrivata l’emozione più bella di sempre. Forse è stata la gara più dura di tutta la mia carriera perché all’inizio andavo bene e ho lottato con Fabio, tra l’altro una bella lotta, poi ho iniziato veramente a fare una fatica con l’anteriore. Ho cominciato a contare i giri alla fine, sembrava sempre più lunga. Ho cercato di gestire il possibile da lì in avanti e ho iniziato a fare molta fatica in tutte le curve, però è uguale. Bisogna essere più orgogliosi per ciò che è stato fatto prima, siamo arrivati qui per poterci permettere un po’ di margine per queste cose qui, quindi è giusto così”.

La cosa più bella è stata il Warm-up di questa mattina, mi sono proprio tolto un sacco di pesi da dosso perché alla fine dopo tutto quello che è successo è tornato tutto più o meno simile. Ieri, però, ho faticato tanto. Il weekend, in generale, col feeling quindi non avevo neanche il tempo di pensare al mondiale. Ero preoccupato perché dicevo ‘cavolo se non ci mettiamo a posto, arriviamo veramente quindicesimi’, ma stamattina siamo tornati alla moto di sempre. Mi sono trovato benissimo e mi la strategia con il duello con Fabio a è stata la cosa più giusta che potessi fare, anche a discapito di aver perso una aletta, ma è stata una cosa che è venuta dopo”.

Avevamo abbastanza margine per riuscire ad arrivare davanti, però sapere che lui potesse vincere e io magari incappassi in un errore perché, davvero, ho fatto una fatica col davanti incredibile mi ha preoccupato. Poi, però, siamo riusciti, bene o male, a gestire tutto e limitare un po’ il rischio, abbiamo dovuto alzare il ritmo, però bello”. Pecco si è dichiarato molto orgoglioso di aver lottato con Fabio per il titolo mondiale. I due sono stati due rivali all’altezza della classe regina. Il centauro non ha ancora realizzato di aver fatto la storia ma ha ringraziato tutta la famiglia e i tecnici della Ducati.

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