F1, Leclerc vs Verstappen: la statistica parla chiaro, in Ferrari ci sperano

In molti in questa annata speravano di assistere, sino all’ultimo atto del campionato, al confronto tra Leclerc e Verstappen. Un dato lascia i fan senza fiato.

Il duello tra Charles Leclerc e Max Verstappen è durato troppo poco, ovvero nei primi round del campionato del mondo 2022. I due sono cresciuti insieme, lottando sui kart. In F1 si sono sfidati, con il coltello fra i denti, già nel 2019. Quando Charles Leclerc ha avuto a disposizione un’auto all’altezza del suo talento ha sempre dato del filo da torcere a tutti. Il super debutto in Ferrari, dopo un’ottima annata in Alfa Romeo, ha creato tantissimo hype sulla sfida generazionale dei due classe 1997. Max Verstappen, avendo esordito da minorenne in Formula 1, al volante della Toro Rosso, ha maturato più esperienza del rivale.

Charles Leclerc Max Verstappen F1 (LaPresse)
Charles Leclerc Max Verstappen F1 (LaPresse)

I duelli in Inghilterra e in Austria nel 2019 avevano esaltato i tifosi di tutto il mondo, lanciando un’immagine genuina della rivalità tra i due alfieri di Ferrari e Red Bull Racing. Dopo lo scandalo della Rossa, concluso con un accordo segreto della FIA, Leclerc non ha più avuto a disposizione un’auto in grado di lottare per il primo gradino del podio. I suoi primi successi sono arrivati su due tracciati storici ovvero Spa Francorchamps e Monza. Al suo primo anno a Maranello il monegasco aveva dimostrato di riuscire a mettersi alle spalle un 4 volte campione come Sebastian Vettel.

Se avesse avuto a disposizione un’auto di alto profilo nei due anni successivi, certamente, avrebbe avuto un’esperienza diversa, anche in ottica 2022. La Ferrari, invece, è naufragata tra questioni tecniche e progetti fallimentari. Finalmente il 2022 sembrava la più bella delle luci in fondo al tunnel, dopo due anni e mezzo di mancati successi. Il nuovo ciclo regolamentare ha visto i due al top nelle prime fasi del Mondiale. Per Leclerc è stata una liberazione. Tra il trionfo del #16 a Monza, al volante della SF90, e quella del Bahrain nel 2022, nell’abitacolo dell’auto ad effetto suolo F1-75, sono trascorsi ben due anni e mezzo. Il principino di Monaco era riuscito ad impressionare tutti i sin dai primi test prestagionali.

La wing car di Maranello sembrava essere un portento, sia dal punto di vista dell’agilità che della performance. Si è rivelata una illusione. Max ha dominato la stagione. Un traguardo, invece, Max Verstappen lo aveva già portato a casa con il suo primo sigillo iridato del 2021, dopo diverse annate in cui aveva mostrato solo a tratti il suo talento. Il figlio d’arte di Jos, già nella passata stagione, è stato di una costanza impressionante. Il 33, oggi numero 1 della griglia, è riuscito a mettere in difficoltà un fenomeno come Lewis Hamilton. Nella passata stagione ha vinto ben 10 gare che gli sono valse la corona iridata. In pochi potevano immaginare una lotta fino all’ultima curva dell’ultimo giro dell’ultimo Gran Premio, ma la trama dello scorso campionato rimarrà nella storia della categoria regina del Motorsport.

Il confronto tra Leclerc e Verstappen

Max Verstappen, dopo il trionfo di Abu Dhabi, ha fatto ulteriori passi in avanti nel 2022, mettendo in mostra una fame di vittorie straordinaria. Il toro olandese ha già conquistato 14 vittorie superando il record storico stagionale di 13, condiviso da Michael Schumacher e Sebastian Vettel. Due nomi che hanno scritto pagine indelebili della Formula 1. Fare una valutazione oggi sull’operato di Leclerc in Ferrari è abbastanza difficile anche perché dovremmo tenere conto di tutte le auto di basso livello su cui è stato costretto a gareggiare il pilota con il numero 16.

Nel 2022 l’hat trick del Bahrain e il grand chelem dell’Australia avevano lasciato presagire un duello accesissimo al campione del mondo in carica. Charles, a livello di guida, ha fatto solo due errori di cui uno assolutamente giustificabile. Ad Imola, nel tentativo di rimanere scia di Verstappen, per strappare la seconda posizione a Sergio Perez è finito in testacoda. In Francia, invece, è arrivato uno 0 molto pesante, a causa di un GP terminato troppo presto contro le barriere.

Tutti gli altri punti invece sono stati persi a causa di errori del team, problemi di affidabilità e strategie sbagliate. In alcuni casi la squadra ha preferito favorire il compagno di squadra spagnolo, Carlos Sainz, mettendo in serissime difficoltà Leclerc a Monaco e Silverstone. Il #16 ha lasciato per strada diversi punti a causa delle scelte del muretto box della Ferrari. Dall’altra parte della pit lane, invece, la Red Bull Racing ha sempre avuto ben chiaro il cavallo su cui puntare e lo ha fatto senza timori, in tutte le fasi della stagione. Le due vittorie di Sergio Perez sono state merito esclusivo del messicano, senza alcun tipo di favoritismo.

Se ci concentriamo sulle prime 100 gare di entrambi, Charles ne ha vinte sole due in meno del figlio d’arte di Jos, conquistando 18 pole contro la sola di Max. Quest’ultimo nelle sue prime 100 apparizioni conquistò 29 podi con 13 ritiri per incidenti. Leclerc, invece, è salito sul podio in 23 occasioni, finendo anzitempo le gare in 12 circostanze per crash. Numeri non troppo diversi. Negli ultimi 2 anni, invece, Verstappen, grazie a due monoposto fenomenali, ha fatto la differenza. Per Leclerc non resta che aspettare una vettura di alto profilo nei prossimi anni per raggiungere il massimo traguardo.

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